Tra caro benzina, caro bollette e inflazione, i conti degli italiani sono messi a dura prova. Oggi sono risaliti i prezzi di benzina e diesel e intanto, se non si interviene, anche i costi delle bollette continueranno a lievitare. Anche i dati Istat mostrano un quadro poco ottimista per l’Italia. Cosa sta succedendo? Quanto si spenderà? A Free.it Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
Secondo i dati del Mite, salgono prezzi carburanti, con il gasolio che sfonda 1,8 euro e supera valori pre-guerra, arrivando a un +5%. Intanto, se non si interverrà, le famiglie continueranno a pagare bollette per energia e gas molto salate. E non tutti riusciranno a sostenere la spesa familiare. Quanto in più pagheremo? A Free.it Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
Oggi i prezzi sono risaliti passando, in modalità self-service, a 1,761 euro al litro e a 1,809 euro.
“E’ una speculazione bella e buona sul rientro dalle ferie degli italiani. Il fatto che in questa settimana i prezzi siano saliti così tanto, dopo una discesa che durava ininterrottamente dall’inizio di luglio, dimostra come l’andamento non dipenda solo dal prezzo all’ingrosso del barile. Che, per quanto in salita, non giustifica certo un rincaro così consistente alla pompa. Ma piuttosto dipende dalla volontà di sfruttare ogni situazione per fare lauti profitti, approfittando della scarsa concorrenza nel settore.
Rispetto alla settimana scorsa, un pieno di benzina da 50 litri costa la bellezza di 61 centesimi in più, mentre per il gasolio, che sfonda nuovamente la soglia di 1,8 euro, si tratta di una bastonata da 3 euro e 21 cent. Il dato negativo e vergognoso è che il gasolio oggi torna sopra al livello precedente all’invasione dell’Ucraina nonostante il taglio di 30,5 cent del Governo”.
Cosa avete notato?
“Da quando è iniziata la guerra, se un litro di benzina costa ora quasi 9 cent in meno, con una flessione del 4,8%, pari a un risparmio di 4 euro e 42 cent per un pieno da 50 litri, il gasolio resta a livelli ancora maggiori a quelli pre-conflitto. Quasi 9 cent al litro, con un balzo del +5%, pari a 4 euro e 32 cent a rifornimento. Dall’inizio dell’anno, poi, per il diesel siamo a +14,1%, 11 euro e 17 cent a pieno.
Nemmeno la benzina si salva: +2,4%, pari a 2 euro e 9 cent a rifornimento. Insomma, a settembre va rinnovato il taglio delle accise o saranno guai. Unica consolazione, è che dalla fine di giugno, grazie all’aumento della produzione dei paesi Opec+, il prezzo della benzina è sceso di oltre 31 centesimi al litro. Con un ribasso del 15,1%, pari a 15 euro e 63 cent per un pieno da 50 litri. Il gasolio è diminuito di oltre 22 cent al litro, con una riduzione dell’11,1%, pari a 11 euro e 26 cent a rifornimento”
A parte la benzina, ci sono poi i costi delle bollette. Unione consumatori ha fatto dei calcoli. Quanto in più pagheranno le famiglie italiane per energia e gas?
“Anche se il Governo, con un nuovo Dl Aiuti, congelasse gli aumenti di luce e gas, ci sarebbe comunque una stangata per le bollette delle famiglie. Anche se a ottobre 2022 i prezzi del mercato tutelato restassero quelli attuali, ossia quelli del terzo trimestre 2022, una famiglia tipo pagherebbe la luce il 39,8% rispetto al quarto trimestre 2021. Mentre il gas costerebbe il 27,6% in più.
Caro prezzi, Massimiliano Dona (Unione Consumatori) a Free.it “Benzina in rialzo è speculazione su italiani. Le famiglie pagheranno 2.852 euro per…
La bolletta della luce del quarto trimestre 2022 salirebbe, per una famiglia tipo, di 80 euro nel confronto con il corrispondente periodo dello scorso anno. Passando da 200 a 280 euro. Per il gas, invece, la bolletta passerebbe da 461 a 588 euro, con un rialzo pari a 127 euro. Una mazzata trimestrale complessiva pari a 207 euro. Su base annua, anche se immaginassimo prezzi fermi per tutto l’anno, una famiglia tipo avrebbe una spesa complessiva pari a 2852 euro, 1121 euro per la luce e 1731 per il gas”.
Cosa deve fare il governo che entra in carica?
“Il Governo deve fare due cose urgenti: una manovra di bilancio per ridurre i prezzi dell’energia e rinviare la scadenza del mercato tutelato del gas prevista per il 1° gennaio 2023, allineandola, come chiede Arera, a quella della luce, programmata invece per il 10 gennaio 2024”.
Qualche giorno fa sono usciti i dati Istat. Cosa ne pensa?
“Secondo i dati Istat, ad agosto risale la fiducia dei consumatori. Ma è solo un rimbalzo tecnico, dopo il crollo che si era registrato a luglio per via dell’effetto Draghi e della caduta del suo Governo. Insomma, un miraggio destinato presto a svanire. Il fatto che l’Esecutivo, pur se in carica per il disbrigo degli affari correnti, abbia varato comunque il Dl Aiuti Bis, intervenendo su benzina e bollette con un provvedimento da 17 miliardi, in pratica una manovra, ha certo rassicurato gli italiani. Per questo sono migliorate le attese sull’Italia.
Intanto, non migliora, però, il giudizio sulla situazione economica della famiglia che continua ad essere minata dal carovita e dal caro bollette di luce e gas. Insomma, le condizioni reali degli italiani restano gravi e urge il varo di un nuovo provvedimento del Governo contro l’inflazione galoppante e il gas alle stelle”.