Spia russa infiltrata in Italia | Ecco dove si nascondeva la donna scoperta da una inchiesta giornalistica

Una spia russa infiltrata in Italia. È quello che emerge da una inchiesta giornalistica internazionale che ha tra i protagonisti anche il quotidiano italiano Repubblica.

La missione segreta sarebbe quella che viene definita “la protagonista della più clamorosa operazione d’intelligence” realizzata dalla Russia in Italia.

Spia russa infiltrata in Italia | Ecco dove si nascondeva la donna scoperta da una inchiesta giornalistica

Un’inchiesta condotta per dieci mesi dal quotidiano Repubblica insieme al sito investigativo Bellingcat, al settimanale tedesco Der Spiegel e a The Insider ha ricostruito una storia di una 007 russa infiltrata in Italia. Una spia che si sarebbe inserita nei circoli mondani di Napoli per riuscire poi a infiltrarsi tra il personale della base Nato e della VI Flotta statunitense.

La traccia principale che la collega ai servizi segreti di Mosca – spiega Repubblica – è il passaporto russo usato per entrare in Italia: appartiene alla stessa serie speciale utilizzata dagli 007 del Gru, l’intelligence militare agli ordini del Cremlino“.

Spia russa infiltrata a Napoli, l’inchiesta internazionale svela i retroscena

Si tratta della trentenne Maria Adela Kuhfeldt Rivera, nata in Perù da padre tedesco. L’inchiesta racconta l’attività della spia e di come sia riuscita a infiltrarsi.

Spia russa infiltrata a Napoli, l’inchiesta internazionale svela i retroscena

La nostra inchiesta – afferma il quotidianonon è riuscita a ricostruire quali informazioni siano state ottenute dalla spia, né se sia stata capace di seminare virus informatici nei telefoni e nei computer dei suoi amici. E’ però entrata in contatto con figure chiave della Nato e della Marina statunitense: nessun agente russo era mai riuscito a penetrare così in profondità il vertice dell’Alleanza atlantica“.

Da parte sua il Copasir, il comitato parlamentare per la sicurezza, sottolinea come proprio la copertura diplomatica sia storicamente la modalità operativa privilegiata dalle spie russe. Stando comunque alla relazione alle Camere messa a punto dal Comitato, e approvata il 19 agosto, “sono stati 30 i diplomatici e i rappresentanti dell’intelligence russa espulsi a inizio aprile“.

Ironica la replica dell’ambasciata russa, che sceglie di pubblicare una vignetta sui suoi canali social: “Se vedi gli 007 russi ovunque, forse leggi troppo la Repubblica…“, si legge nella didascalia del disegno che mostra un uomo seduto su una panchina che si guarda sospettoso intorno circondato da presunte spie.

La notizia ha scatenato anche diverse reazione politiche.La vicenda della spia Russa infiltrata nel quartier generale Nato a Napoli evidenzia una volta di più quanto sia fondamentale per il futuro dell’Italia fare chiarezza su Putin. La destra, in particolare con Salvini e Berlusconi, resta come minimo ambigua, anche sul sostegno all’Ucraina e sulle sanzioni. +Europa -Putin“. Lo scrive su Twitter il segretario di Più Europa e sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova.

Diversa la reazione del leader della Lega Matteo Salvini:Ho perso questa notizia, non leggo Repubblica, ho questo torto. E’ stata a Napoli? No, non l’ho letta, mi sono perso la spia russa“.

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