Emergono nuovi dettagli sul femminicidio di Alessandra Matteuzzi. Secondo quanto raccontato dall’omicida Giovanni Padovani, si sarebbe portato dietro il martello usato per colpire la ex solo per legittima difesa. Intanto arriva una sospensione per il direttore della Croce Bianca che aveva usato parole gravi e irrispettose contro la vittima.
Durante l’interrogatorio di convalida del fermo, l’uomo ha riferito al pm Domenico Ambrosino di aver portato con sé il martello per difendersi dalla sorella di Alessandra e da suo marito. I quali, secondo Padovani, avrebbero cercato di colpirlo con un cric.
Il killer di Alessandra ha ricostruito davanti al pm le 48 ore che hanno preceduto l’omicidio. Padovani, dopo la fine della relazione lo scorso 23 luglio, era ancora ossessionato dalla donna e voleva assolutamente chiarire alcune cose che lo tormentavano.
“Aveva iniziato ad aggiungere i miei amici sui social e questa cosa andava chiarita“, avrebbe detto al pm Padovani, impazzito all’idea che la sua ex potesse iniziare una relazione con uno di loro. Per questo aveva deciso di andare a Bologna per parlare con lei. Questo succedeva la mattina del 22 agosto.
La sorella di Alessandra sostiene che l’uomo le aveva teso un agguato nel locale dei contatori, dove la donna si era recata proprio perché lui le aveva staccato la corrente elettrica in casa. L’ha aspettava e l’ha affrontata. Padovani, invece, ha sostenuto di averla aspettata su una panchina e di aver parlato con lei fino a chiarire del tutto la questione tra loro.
Ha raccontato al pm Ambrosino che le cose tra loro erano tanto serene da aver avuto anche un rapporto sessuale. Circostanza confermata dalla sorella di Alessandra, la quale aveva raccontato l’accaduto sottolineando, però, di aver fatto un grosso errore. La relazione era interrotta, ma lui non si voleva arrendere. E quando la donna non gli ha risposto più al telefono ha ripreso la macchina e da Senigallia è tornato di corsa a Bologna.
Questa volta portandosi dietro il martello. Quello che, secondo quando dichiarato, avrebbe preso con sé solo per difendersi da eventuali aggressioni della sorella e del cognato. Quando l’ha visto sotto casa Alessandra era a telefono proprio con la sorella, gli ha intimato di andare via, di aver chiamato la polizia. Ma lui l’ha colpita a morte.
Intanto, è stato sospeso dal suo incarico Donatello Alberti, il direttore della Croce Bianca dell’Emilia Romagna. A poche ore dal femminicidio di Alessandra Matteuzzi aveva scritto sui social commenti maschilisti e offensivi nei confronti della vittima.
“Comunque anche lei come andava conciata, ovvio che il ragazzo era geloso”. Questa la frase che ha postato, suscitando critiche e sdegno non solo da tantissime donne. Ad alcune di loro, rincarando la dose di stereotipi maschilisti, ha scritto: “Comportatevi più sobriamente come le nostre nonne e gran parte delle aggressioni saranno evitate”.
Il post è stato poi cancellato e Alberti ha detto di essere stato frainteso. Non si capisce in che modo. Infatti, anche la stessa Croce Bianca dell’Emilia Romagna ha preso le distanze dal post e dal suo lavoratore. Dario Marzola, legale della Croce Bianca ha precisato subito la posizione dell’associazione.
“Non va confuso l’operato di una cooperativa con l’azione di un suo singolo appartenente, che si assume le sue responsabilità”. Per Donatello Alberti, dunque, è scattata la sospensione dalla Croce Bianca e nei suoi confronti è stato aperto anche un procedimento disciplinare.
Immagina di aver finalmente sistemato tutto, di aver raggiunto la sicurezza finanziaria per te e…
Ti sei mai chiesto come le tue scelte alimentari possano influenzare il pianeta? Ogni volta…
RC Auto, il trucco per avere una polizza a prezzi stracciati: d'ora in poi non…
Quando arriva il freddo in Italia? In attesa che arrivi (per rimanere) prepariamoci mentalmente e…
WhatsApp è l'app di messaggistica di gran lunga più usata al mondo ma alcune funzioni…
Tutti pazzi per gli oggetti Ikea, ma questo che costa soltanto un euro è il…