Quello che è accaduto al concerto di Noemi ha dell’incredibile. La cantante romana così arrabbiata non si era mai vista. Le parole pronunciate durante la serata live sono dure: “Guarda che se continui scendo!”
Noemi adirata e furiosa così non si era mai vista. La cantante romana si è arrabbiata durante il suo concerto a tal punto da prendere di petto il “colpevole”, quasi minacciandolo: “Guarda che scendo!”.
L’artista è andata su tutte le furie proprio mentre si stava esibendo in un suo celebre brano musicale “Ti amo non lo so dire”. Certo, forse non sa dire Ti amo, ma di sicuro le ha “suonate” al disturbatore. Il concerto era nel pieno del suo svolgimento quando, ad un certo punto, mentre Noemi cantava un suo famoso pezzo musicale ha interrotto tutto per un “disturbatore” presente nel pubblico.
Il colpevole che ha fatto infuriare l’artista sembra essere un bambino che, a detta della cantante, stava disturbato l’evento. Così, durante l’esibizione del brano sanremese “Ti amo non lo so dire”, ha sbottato fermando l’orchestra: “Guarda che scendo!”, le parole usate dalla cantante romana.
Noemi le ha “cantate”, il concerto è nel caos | Mai così furiosa come ora
Il vero motivo che ha fatto infuriare l’artista, non sono state le urla del piccolo bensì il laser che quest’ultimo stava puntando contro gli occhi di Noemi. Così, lei ha fermato improvvisamente la musica e ha detto al piccolo “disturbatore”: “Bambino con quel laser, guarda che scendo eh!”.
La sua reazione inaspettata e molto forte non è passata inosservata tanto da diventare virale sui social. Molti si sono chiesti se l’artista non abbia esagerato nell’ammonire il bambino in quel modo brusco. Sicuramente ai fan non è particolarmente piaciuto il suo atteggiamento. I commenti social, come succede in questi casi, sono diversi. Alcuni utenti hanno associato la frase detta dalla cantante con quella celebre di Gigi Proietti che recitava: “Al Cavaliere Nero…”.
Ma ovviamente Noemi, seguitissima dai giovani, ha dichiarato che la sua frase voleva essere in tono scherzoso, ma con l’obiettivo serio di far capire al piccolo che non è corretto puntare un laser negli occhi. Il concerto è poi continuato senza ulteriori stop. Il caso è chiuso (almeno fino al prossimo disturbatore).