Un ordigno bellico ha creato morte e distruzione in provincia di Venezia. L’esplosione all’interno di un appartamento.
Quando i carabinieri e i vigili del fuoco sono giunti sul posto hanno trovato due persone colpite dalla deflagrazione.
Le unità di soccorso non appena arrivate sul luogo dell’esplosione hanno provveduto ad allontanare i vicini. I Vigili del fuoco e i carabinieri all’interno dell’appartamento di San Stino di Livenza, nel Veneziano, dove è avvenuta la deflagrazione hanno trovato altri ordigni rimasti inesplosi. Per mettere in sicurezza la zona sono dovuti intervenire anche gli artificieri dei Carabinieri per disinnescare le altre bombe presenti.
Esplosione
L’esplosione nella casa in provincia di Venezia ha fatto una vittima e lasciato gravemente ferita un’altra persona.
I pompieri sono entrati all’interno dell’abitazione portando all’esterno il ferito. Un altro uomo, a terra, è stato dichiarato morto dai sanitari. Il ferito è stato stabilizzato e trasferito in ospedale. L’esplosione è stata probabilmente causata dal disinnesco artigianale di un ordigno bellico.
La persona deceduta nell’esplosione è Mauro Paladin di 60 anni, morto a causa della deflagrazione nella sua stessa abitazione. L’uomo, secondo le prime ipotesi investigative, era un collezionista di residuati bellici della Grande Guerra. Nella casa, infatti, sono stati trovati altri ordigni simili a quello esploso.
Il sindaco Matteo Cappelletto, che abita non troppo distante dal luogo del disastro, è stato tra i primi ad arrivare sul posto: «Stavo giocando con mio figlio quando abbiamo sentito il boato. All’inizio non ci abbiamo fatto caso perché qua vicino passa l’autostrada e pensavamo a un incidente, poi ho visto l’elicottero e siamo corsi fuori». Gli artificieri hanno dovuto lavorare tutta la sera per poter bonificare la zona.