La folle corsa al rialzo del prezzo del gas non conosce limiti. Si è arrivati a toccare i 295 €/MWh dopo il prezzo aveva chiuso a 280 €/MWh. E le borse questa mattina ne stanno risentendo pesantemente. Costi alle stelle, rischio recessione e le politiche restrittive delle banche stanno mandando in tilt i mercati. A farne le spese, alla fine, sono i cittadini, alle prese con bollette sempre più alte. Da ottobre potrebbero esserci nuovi rincari ma soprattutto si prospettano pesanti razionamenti. A Free.it Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia.
La compagnia russa Gazprom ha annunciato che il gasdotto Nord Stream sarà nuovamente chiuso dal 31 agosto al 2 settembre. Anche questa volta, come capitato già negli scorsi mesi, la motivazione è tecnica. “Servono manutenzioni”, dicono da Mosca. Ma è chiaro a tutti che si tratta di una strategia per tenere all’amo chi sta ostacolando l’invasione russa in Ucraina. Per ora gli stoccaggi di gas in Italia sono pieni al 79% ma questo non basterà. Il problema più grande, ora, è per aziende e imprese. Ci spiega qual è la situazione Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia.
Quali sono le previsioni per l’autunno?
“Ovviamente prevediamo un peggioramento sul fronte delle bollette, dell0inflazione, perché i numeri continuano a peggiorare. Oggi abbiamo raggiunto nuovi record. Avevamo raggiunto numero alti ma meno di così e già gli imprenditori se ne lamentavano. Adesso è addirittura peggio. Purtroppo potremmo andare in conto a un calo dell’attività economica se non alla recessione”.
Cosa potrà fare il governo che entrerà in carica dopo il 25 settembre?
“Quello che ha fatto il governo precedente. Aumentare il debito, cercando di tamponare gli aumenti. Questo l’esecutivo Draghi l’ha fatto molto bene per le famiglie, il settore domestico che certamente va tutelato. Ma c’è tutto un settore produttivo economico che è fuori da questi meccanismi e che sta soffrendo tantissimo. Questa situazione porterà alla chiusura, al calo dell’attività economica nel Paese”.
In realtà molte aziende sostengono che anche gli interventi fatti finora non sono stati sufficienti…cosa ne pensa?
“Senza gli interventi del governo avremmo avuto aumenti tre volte superiori a quelli attuali, hanno limitato. Sono stati dei palliativi, dei tamponi hanno stanziato 30miliardi, facendo sempre dei calcoli macro, Ma noi abbiamo un peggioramento della nostra bilancia energetica di 100 miliardi di euro. E adesso sta peggiorando ancora. Perciò è uno shock peggiore di quello degli anni ’70”.
Il gasdotto Nord Stream ha annunciato che potrebbero esserci ulteriori interruzioni del flusso. A che punto sono gli stoccaggi di energia?
“Gli stoccaggi sono alti, ma questa è una condizione normale, necessaria ma non sufficiente. Tutti gli anni arriviamo a ottobre con gli stoccaggi pieni.
Gas e caro bollette, Davide Tabarelli (Nomisma) a Free.it “Costi alti dramma per imprese. Il problema principale e…”
Il problema è che se manca il gas russo non ce la faremo. Perciò, ci dobbiamo preparare al razionamento, che non è una tragedia comunque. Il problema principale è il calo dell’attività economica”.
Proprio ieri Eni ha annunciato il ritrovamento di un nuovo giacimento di gas al largo di Cipro. È una buona notizia? Ci sarà utile?
“È sicuramente una buona notizia, ci da un po’ di speranza. E soprattutto ci dice che di gas sottoterra nel mondo ce n’è tantissimo. In Italia e nel bacino Mediterraneo vicino a noi. Solo che ci vorranno anni per recuperare questo gas. Prima o poi, per tanto, il prezzo del gas scenderà da questi prezzi folli di questi giorni. Però ci vorrà molto tempo e nel frattempo dovremmo stringere la cinghia. Evitando che crolli il sistema produttivo”.