Soldatessa Usa travolge e uccide 15enne in bici | Dalle analisi spunta un’amara verità

Si aggrava il quadro accusatorio nei confronti della soldatessa Usa che ha travolto Giovanni Zanier, il ragazzo di 15 anni ucciso mentre era in bici la notte tra sabato e domenica.

Emergono dettagli importanti sull’omicidio di Giovanni Zanier. La militare americana di 20 anni che il 21 agosto ha investito e ucciso il ragazzo di 15 anni a Porcia, in provincia di Pordenone, era ubriaca.

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Soldatessa Usa travolge e uccide 15enne in bici | Dalle analisi spunta un’amara verità

Impietoso l’esito dell’alcoltest: stando a quanto appreso dall’ANSA il tasso alcolemico nel sangue della giovane era pari a 2,09 grammi per litro. 4 volte superiore al limite consentito. Circostanza questa, che non cambia il quadro accusatorio nei confronti della statunitense, ma ne aggrava la posizione.

In servizio ad Aviano, già nella giornata di ieri era stata posta dai Carabinieri agli arresti domiciliari all’interno della Base Usaf. L’accusa è di omicidio stradale. La Procura di Pordenone ha chiesto al Gip del Tribunale locale la convalida dell’arresto della cittadina americana, avvenuto in flagranza di reato, e l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari. E nelle prossime ore dovrebbe tenersi l’udienza di convalida.

Soldatessa Usa travolge e uccide 15enne mentre era in bici: la ricostruzione dei fatti

Intorno alle 2.30 della notte tra sabato e domenica Giovanni Zanier si trovava assieme a due amici lungo una pista ciclabile all’altezza della rotatoria tra via Lazio e via Roveredo, a Sant’Antonio di Porcia. Quando all’improvviso è stato centrato dall’auto condotta dalla militare americana. La giovane statunitense ha perso il controllo del veicolo dopo essere uscita da una rotatoria. Ha sbandato con la sua vettura colpendo da dietro il quindicenne, sbalzato in avanti a una decina di metri di distanza.

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Soldatessa Usa travolge e uccide 15enne mentre era in bici: la ricostruzione dei fatti

Nel frattempo mazzi di fiori, messaggi e lumini sono stati portati da parenti, amici e coetanei della vittima, sul luogo della tragedia. Sul posto anche il Sindaco del piccolo centro Marco Sartini che ha invitato a evitare polemiche e speculazioni sul fatto che la sua Amministrazione abbia deciso di spegnere l’illuminazione pubblica a partire dalle due di notte, per consentire un risparmio energetico.

C’è attesa di capire, nei prossimi giorni, se la giovane continuerà il suo iter giudiziario in Italia o nel suo Paese, come spesso accade in base a quanto stabilito dai trattati internazionali sulla giurisdizione dei militari Nato in Europa. Intanto, però, proseguono le indagini preliminari.

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