Una forte esplosione alla periferia di Mosca ha ucciso Daria Dugina, la figlia trentenne di Oleksandr Dugin ideologo e statista, fidato consigliere di Vladimir Putin.
La giovane donna viaggiava a bordo della macchina del padre, una Toyota Land Cruiser Prado, quando è saltata in aria nei pressi di Bolshiye Vyazemy, alla periferia di Mosca
La morte di Daria Dugina ha scosso il Cremlino che ha subito accusato Kiev di aver commissionato l’omicidio. Per le autorità corse sul posto è indubbiamente un attentato, ma forse il vero obiettivo era il padre. Secondo le fonti, infatti, i due stavano per prendere la stessa auto e solo per un caso, improvvisamente, Dugin ha preso un’altra auto.
Ad accusare l’Ucraina sono anche i dirigenti filorussi di Donetsk. Il leader del Donbass Denis Pushilin ha accusato apertamente Kiev. “Vigliacchi infami! I terroristi del regime ucraino, nel tentativo di eliminare Aleksandr Dugin hanno fatto saltare in aria sua figlia. Era una vera ragazza russa!”, ha scritto su Twitter. Subito dopo la notizia della morte della figlia, Aleksandr Dugin è stato ricoverato in ospedale. Secondo i testimoni, era in strada quando l’auto della donna è esplosa e ha dovuto assistere, inerme, alla sua morte.
Le fonti hanno raccontato che era con le mani nei capelli, sotto shock. Ed è in ospedale per problemi cardiaci. Ora sono gli investigatori russi a dover ricostruire la vicenda. Secondo il Comitato investigativo russo, a bordo del Suv che guidava la ragazza c’era un ordigno esplosivo. Ieri, padre e figlia avevano partecipato al festival tradizionale fuori Mosca, una cinquantina di Km dalla capitale.
Durante l’evento, la macchina era parcheggiata nell’area vip, ma le telecamere sarebbero stato fuori uso. Secondo la polizia, è probabile che in quel frangente, approfittando del caos, i killer hanno piazzato l’ordigno. Darya Platonova Dugina, laureata in filosofia all’Università Statale di Mosca, dal giugno scorso era nella lista dei russi sanzionati dal Regno Unito insieme a molte altre personalità, tra cui Roman Abramovic.
Era, per la precisione, al 244°posto in un elenco di 1.331 perone. La trentenne aveva appoggiato le politiche del Cremlino. Era “autore di alto profilo della disinformazione circa l’Ucraina e riguardo all’invasione russa dell’Ucraina su varie piattaforme online“,
Darya Dugina | La figlia dell’ideologo di Putin assassinata da un’autobomba
Ed era “responsabile per il supporto e la promozione di politiche o iniziative di destabilizzazione dell’Ucraina, per comprometterne o minacciarne l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza”.
Darya Dugina era anche oggetto di sanzioni da parte del Dipartimento del Tesoro Usa, come direttrice del sito United World International (Uwi), accusato di disinformazione. Aleksandr Dugin, il padre, è ritenuto fomentatore dell’ideologia ultranazionalista eurasiatica, nota anche come fascismo russo. Il coinvolgimento degli Ucraini è da dimostrare. Ci sono molte incongruenze nella ricostruzione dell’omicidio, ora attribuito a Kiev. Indubbiamente, questa morte potrebbe esacerbare gli animi. E innescare ulteriori rappresaglie.
Intanto, l’esercito ucraino ha accusato le truppe russe di aver ucciso quattro civili nella regione di Donetsk. Pavlo Kyrylenko, capo dell’Amministrazione militare regionale di Donetsk ha riferito che il 20 agosto i russi hanno ucciso quattro civili nella regione di Donetsk: due a Heorhiivka, uno ad Avdiivka e uno a Paraskoviivka. Complessivamente, dall’inizio dell’invasione russa, nella regione di Donetsk sono stati uccisi 755 civili e 1.943 sono rimasti feriti.