Ruberti lascia, minacce di morte del braccio destro di Gualtieri a candidato Pd | “Inginocchiati o sparo” – VIDEO

Caso Ruberti, il capo di gabinetto di Gualtieri rassegna le dimissioni dopo la pubblicazione di un vido in cui minaccia il fratello di un candidato Pd.

Albino Ruberti, capo di gabinetto del Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, si è dimesso. E’ lo scontato epilogo della vicenda relativa al video pubblicato dal Foglio, in cui lo stesso Ruberti urla e minaccia di morte due uomini.

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Ruberti lascia, minacce di morte del braccio destro di Gualtieri a candidato Pd | “Inginocchiati o sparo” – VIDEO

Il filmato è stato girato a Frosinone la sera del primo giugno. Urla e minacce squarciano la quiete della cittadina ciociara: Me te compro!? A me? Si deve inginocchiare e chiedermi scusa, altrimenti dico a tutti quello che mi ha detto. Li ammazzo! Lo ammazzo! Deve venire qui a chiedere in ginocchio scusa, altrimenti io stasera scrivo quello che mi avete chiesto a tavola. Cinque minuti je do. Cinque! Vi sparo! T’ammazzo. Cinque minuti, qui in ginocchio, tutti e due”, urla Ruberti. Vittima dell’invettiva è tale Vladimiro, broker assicurativo della Unipol e fratello di Francesco De Angelis, ex assessore regionale ed europarlamentare Pd appena ricandidato alle Politiche del 25 settembre (candidatura poi ritirata). Il braccio destro di Gualtieri si scaglia anche con un non meglio identificato Adriano. Mentre Sara Battisti, compagna del manager e Consigliera regionale del Partito Democratico, tenta di placare Ruberti, con scarsi risultati.

Ruberti rassegna le dimissioni: “Reazione aggressiva per difendere la mia onorabilità”

“Per evitare strumentalizzazioni che possano ledere il tuo prestigio e quello dell’istituzione che rappresenti, con la presente rimetto il mio mandato da capo di gabinetto, ha scritto Ruberti nella lettera di dimissioni inviata al Sindaco Gualtieri.

“Illustrissimo Sindaco, in merito al video pubblicato nella serata di ieri dal quotidiano ‘Il Foglio’ – si legge ancora – confermo che quanto avvenuto trattasi di un litigio verbale durante una cena privata, che nulla ha a che vedere con il mio ruolo istituzionale. In particolare, ho reagito con durezza alla frase ‘mi ti compro’, che pur non costituendo in sé una concreta proposta corruttiva, mi ha portato a chiedere con foga sicuramente eccessiva e termini inappropriati, di ritirarla immediatamente perché l’ho considerata lesiva della mia onorabilità. “Sono a disposizione per ogni chiarimento che riterrai necessario”, conclude Ruberti.

Episodio gravissimo che non può restare senza conseguenze: così il Nazareno aveva immediatamente stigmatizzato la violenza verbale del dirigente romano. Ed è lo stesso Enrico Letta a intervenire su quanto accaduto chiudendo la questione. “Entrambe scelte giuste e doverose”, ha commentato il Segretario Pd interpellato sulle dimissioni di Ruberti e sul ritiro della candidatura di Francesco De Angelis.

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