C’eravamo tanto amati, Spalletti – Totti: la verità sul rapporto con l’ex capitano giallorosso raccontata dall’attuale tecnico del Napoli ai microfoni di DAZN.
“L’allenatore che fa smettere i capitani” si è raccontato in un’intervista a 360 gradi, come al solito senza peli sulla lingua, toccando temi scomodi. Dall’addio al calcio del giocatore simbolo di Roma, al divorzio tra Napoli e Insigne, passando per la cessione di Icardi quando sedeva sulla panchina dell’Inter.
Roma, si sa, è una piazza calcisticamente agitata. Nella Capitale il tecnico di Certaldo ha lasciato un ricordo amaro per quel rapporto così turbolento con Francesco Totti, che secondo molti avrebbe appeso gli scarpini al chiodo per colpa sua. Una versione unanimemente accettata all’ombra del Colosseo e respinta con forza dall’ex tecnico giallorosso, dipinto da tanti come il cattivo di turno: “Mi disturba quando dicono che l’ho fatto smettere perché non è assolutamente vero”, ha ribadito per l’ennesima volta. “Totti ha finito quando tutti sapevano che a fine anno avrei lasciato. Per cui avrebbero potuto farlo continuare. Chi era presente sa tutto il bene che gli ho voluto”, perché l’ex dieci romanista era il classico giocatore fondamentale dentro e fuori dal campo “come apporto alla squadra, come personalità, come forza di tirare dentro lo stadio”.
Nella testa dell’attuale tecnico partenopeo è tutto chiaro ciò che è successo, quel periodo fatto di polemiche infinite e colpi di scena continui con i tifosi giallorossi rimasti col fiato sospeso per mesi.
“In quella squadra c’erano giocatori importanti come Keita, Maicon, Strootman, De Rossi. Se non avessi fatto la cosa giusta sarebbe stato difficile essere seguito, se avessi fatto un torto sarebbe stato impossibile arrivare secondi in classifica. Poi è chiaro che mi dispiaccia, con lui ho avuto un grandissimo rapporto“, ha raccontato il tecnico tirando in ballo il peso specifico all’interno dello spogliatoio dei senatori di quella seconda Roma targata Spalletti.
Infine una battuta sulla serie Tv dedicata all’ex capitano giallorosso “Speravo de mori’ prima”: “Un po’ l’ho guardata, ne ho sentito parlare. Quello che trovo sbagliato è che aveva contenuti per farla su sé stesso la serie. E invece l’ha fatta su di me, mi ha fatto diventare popolarissimo. Ci sono delle scene che se me l’avessero chiesto gliele avrei prestate volentieri, allora avrebbe fatto sicuramente un’esplosione di ascolti”, ha concluso.
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