Aggressione e rapina ai danni di un operaio nigeriano da parte dei due noti trapper Jordan Jeffrey Baby e Traffik: accusati di discriminazione razziale. Durante l’atto violento le parole d’odio dei due all’uomo: “Vogliamo ammazzarti”
L’ennesima aggressione in strada. Questa volta gli autori che hanno rapinato e aggredito violentemente un uomo di origini nigeriane sono due trapper, Jordan e Traffik.
I due sono finiti in manette con accuse pesantissime aggravate dalla discriminazione razziale. Le parole di profondo odio rivolte alla vittima 41enne sono assurde, una motivazione scioccante che ha portato i due ad agire: “Ti ammazziamo perché sei nero”.
Trapper Jordan Jeffrey Baby e Traffik, aggressione operaio nigeriano | Poi le frasi d’odio: “Ti ammazziamo perché sei nero”
I trapper Jordan Jeffrey Baby e Traffik sono stati fermati e arrestati dai Carabinieri della stazione di Bernareggio sempre Monza e Brianza, comune vicino alla stazione di Carnate, luogo dove è avvenuto il fatto.
Il motivo delll’arresto, poi convavlidato ieri dal gip dopo l’interrogatorio di garanzia in carcere, è “Rapina in concorso aggravata dall’uso delle armi e dalla discriminazione razziale” ai danni di un uomo 41enne di origini nigeriane.
I due trapper armati di coltello hanno rapinato l’operaio nigeriano della sua bicicletta e dello zaino. La frase di odio dei due aggressori all’uomo è sconvolgente: “Vogliamo ammazzarti perché sei nero”.
Il trapper brianzolo Jordan, di 25 anni (dall’arresto è sotto sorveglianza speciale), è noto per la sua insofferenza nei confronti delle forze dell’ordine nonché di diversi personaggi televisivi. Mentre, Traffik, l’altro trapper 26enne di origini romane, ha già collezionato precedenti per rapina.
Dalla ricostruzione dei carabinieri intervenuti a seguito della rapina, i due trapper avrebbero aggredito l’operaio nigeriano appena quest’ultimo è sceso dal treno mentre si dirigeva nel sottopasso pedonale con la sua bicicletta.
Jordan e Traffik sono comparsi all’improvviso, a torso nudo con le magliette a coprire loro le spalle. Così hanno iniziato ad inveire contro l’uomo minacciandolo di morte con un coltello. “Ti ammazziamo perché sei nero” sono le parole piene di odio razziale pronunciate dai due aggressori.
L’uomo 41enne inseguito dai due aggressori ha lasciato la bicicletta e lo zaino ma i due trapper hanno gridato al nigeriano di fermarsi minacciandolo di morte.
La vittima arrivata dall’altra parte dei binari ha chiesto ai ragazzi di restituirgli lo zaino e la bici. Per tutta risposta uno dei due rapinatori ha gettato la refurtiva tra i binari. Non soddisfatto ha poi lacerato i copertoni della bicicletta dell’uomo utilizzando il coltello. Nel frattempo l’altro trapper ha ripreso tutto con il cellulare postando, successivamente, il video suoi social.