Caparezza chiude per sempre. Dopo l’ultimo tour saluta i fan: l’annuncio commuove gli estimatori. Il cantautore lascia con una promessa.
Exuvia era un po’ una resa dei conti e anche il tour è rimasto fedele alla scelta di Salvemini Michele, meglio noto come Caparezza. Il cantautore salentino aveva preannunciato ai fan che questo album avrebbe segnato una svolta. Il cambiamento ci ha messo un po’ ad arrivare, anche causa Covid il tour è stato più volte rimandato, ma poi tutto si è svolto per il meglio. Ultime date per compiere quello che Capa – come lo chiamano i fan – aveva in mente da qualche anno.
Prendersi del tempo per sé: l’uomo ha sempre vissuto di musica e cultura, spesso le ha mescolate insieme. Album come “Museica” o “Le dimensioni del mio caos” sono un perfetto esempio di come i due campi possano coesistere. Anzi l’uno è il sottoinsieme dell’altro. Unire diverse consistenze ontologiche l’hanno fatto in molti, ma pochi sono stati in grado di lasciare un segno. Salvemini ci è riuscito anche grazie a un lavoro introspettivo che, nel tempo, ha compiuto su sé stesso restando fuori da riflettori e social per prendere le misure con quello che l’attendeva.
Caparezza chiude i battenti: il commovente saluto ai fan
Exuvia ha avuto lo stesso successo degli album precedenti confermando Caparezza uno dei massimi esponenti musicali del nostro tempo: impossibile da etichettare e da evitare. Arriva come un fulmine e resta in testa come un tarlo difficile da rimuovere: per questo le case discografiche aspettano e gli esercenti fanno la fila per le esibizioni. I suoi non sono semplici live, ma veri e propri viaggi che compie assieme al pubblico. La platea paga, ma esce appagata. Non è scontato, proprio per questo la notizia – inevitabile – dello stop alla musica live arriva come un pugno nello stomaco.
L’aveva accennato mesi fa: “Faccio le ultime date del tour e poi smetto”. La colpa di tutto questo è di un compagno di viaggio indesiderato: l’acufene. Una malattia che non gli consente di stressare l’udito come un tempo. I live per lui – ha spiegato – sono Kryptonite, ma Caparezza è Superman ed è andato avanti nonostante tutto. Alla soglia di Ferragosto, però, l’ultima data del tour sancisce il giorno che molti avrebbero voluto non arrivasse: l’addio di Salvemini Michele alla musica dal vivo.
L’acufene: nota dolente in un pentagramma perfetto
Continuerà a fare cose in studio, magari altri album, ma stando alle sue parole, concerti dal vivo non ce ne saranno più: “Grazie a tutti – scrive su Instagram – spero di riuscire a rimanere nel mood”. Pioggia di cuori, like e commenti. Dimostrazioni d’affetto nella speranza che il cantante ci ripensi, ma non decide soltanto lui.
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L’acufene ha suonato l’ultimo campanello d’allarme, l’unica nota che Capa non può fare a meno di ignorare. Siccome “Chissenefrega della musica” non lo dirà mai davvero, tanto vale chiudere con l’unica cosa a cui riesce a rinunciare: i live. Il “palco giochi” avrà un attrazione in meno: Capa saluta per la salute. Forse è davvero giusto così.