Polemica con strascico giudiziario per due finanzieri. Gli agenti in borghese, in servizio a Pordenone, durante una contestazione fiscale si sono trovati contro proprietario e avventuri di un locale.
I finanzieri, secondo il proprietario del bar ristorante a cui è stata contestata l’infrazione fiscale, non avrebbero agito correttamente durante il loro servizio.
Una serata di festa e musica a Pordenone si è trasformata in polemica. Protagonisti due finanzieri, in servizio in borghese, e il proprietario di un bar e i suoi clienti. Il luogo una delle zone principali della cittadina friulana dove era in corso un concerto di Antonella Ruggiero, ex cantante dei Matia Bazar. Il locale in questione Le Ciaccole, che si trova proprio nei pressi del chiosco della biblioteca.
Doveva essere un mercoledì sera tranquillo, fatto di musica buon cibo, invece si è trasformato in un piccolocaos: da un lato i due finanzieri, dall’altro il proprietario del locale e i suoi clienti.
Il motivo è stato la contestazione della mancata emissione dello scontrino da parte dei due finanzieri al proprietario del locale. Una infrazione che il titolare del ristorante ha respinto con veemenza.
I finanzieri, che si erano finti clienti, avrebbero ordinato un’acqua e menta e una Coca Cola, Una volta arrivate le bevande avrebbero atteso qualche minuto prima di contestare la mancata emissione dello scontrino. A questo punto l’accesa discussione tra il proprietario del locale, supportato da alcuni clienti, e gli agenti della Guardia di Finanza a cui è stato contestato il verbale emesso.
Secondo il proprietario del ristorante lo scontrino sarebbe stato emesso, ma si sarebbe aspettato a consegnarlo visto che i due finti clienti non avevano ancora pagato la consumazione. Tra coloro che hanno cercato di dare supporto al titolare de Le Ciaccole anche l’avvocato Francesco Furlan il quale era presente al momento dei fatti “Erano circa le 21.30, il locale era strapieno. I due uomini della Guardia di finanza in borghese hanno ordinato due bibite, una volta ricevute hanno aspettato un po’, quindi hanno tirato fuori i tesserini, affermando che lo scontrino non era stato emesso e dovevano fare un verbale» ha raccontato l’avvocato.
Il proprietario, Antonio Mazzucchin, ha provato a spiegare ai due finanzieri che lo scontrino era stato emesso “ma non hanno voluto sentire ragioni o vedere quello che mostravo loro”. Una situazione che è andata avanti tra i clienti che stavano consumando. “Ho preso i nomi di tutti i presenti che possono raccontare cosa è accaduto. – ha proseguito nel suo racconto l’avvocato Furlan – Lo scontrino solitamente non si dà al cliente fino a che non si paga, perché magari vuole fare altre ordinazioni. Però alle Ciaccole man mano che i camerieri prendono le comande ulilizzando l’I-pad, queste vengono registrate in cassa».
Una vicenda che avrà strascichi legali “Faremo ricorso – ha concluso l’avvocato Furlan che tutela il titolare del locale -. La multa non è quantificata, lo farà l’Agenzia delle entrate. Ma noi, ripeto, faremo ricorso in opposizione al giudice di pace. Perché quel verbale è una cosa assurda”.
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