Trump, dopo il blitz dell’Fbi un’altra grana giudiziaria | La reazione dell’ex presidente Usa spiazza tutti

Una spia a Mar-a-Lago. Fra gli alleati e i sostenitori di Donald Trump si fa largo l’ipotesi che nella casa dell’ex presidente ci sia una ‘talpa traditrice’ che avrebbe riportato informazioni all’Fbi e che, quindi, sarebbe dietro il blitz degli agenti federali. Intanto l’ex presidente americano oggi ha dovuto affrontare il procuratore di New York per un’altra causa.

Trump è arrivato oggi negli uffici del procuratore di New York per deporre sotto giuramento. La mossa del tycoon ha spiazzato tutti.

L’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, oggi si è presentato davanti al procuratore di New York

Non è un periodo facile per l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Qualche giorno fa la perquisizione da parte dell’Fbi nella sua residenza di Mar-a-Lago alla ricerca di documenti che Trump può aver potuto portare con sé dopo aver lasciato la Casa Bianca.

Le autorità americane, da quanto affermano alcune fonti citate dal Washington Post, hanno iniziato a dubitare negli ultimi mesi sui documenti restituiti da Trump, sospettando che alcuni fossero stati trattenuti dall’ex presidente.

Trump non risponde. L’ex presidente in silenzio davanti al procuratore di New York che indaga su lui e le sue società

E dopo il raid dei federali l’ex presidente era atteso oggi da un altro appuntamento delicato con la giustizia. La sua mossa, però, ha spiazzato tutti.

Donald Trump si è avvalso del Quinto Emendamento non rispondendo alle domande del procuratore di NY

L’ex presidente aveva già in passato acconsentito a deporre ma per questa specifica istanza, è sotto indagine per le sue società perché potrebbe aver gonfiato i valori dei suoi asset per spuntare condizioni finanziarie migliori, si è mostrato a più riprese riluttante, sottolinea il New York Times. Trump era riuscito a rinviare fino ad ora la deposizione considerata fondamentale per l’esito delle indagini sulla storia patrimoniale del tycoon e della sua famiglia, e nello specifico della società di famiglia, la nota Trump Organization.

Oggi era attesa la svolta con la deposizione dell’ex presidente che però si è smarcato dalla presa della procuratrice di New York decidendo di non rispondere alle sue domande. A comunicarlo è stato lo stess Trump in una nota. “Ho rifiutato di rispondere alle domande in base ai diritti che sono concessi a ogni cittadino dalla Costituzione americana“.

il tycoon ha anche attaccato il procuratore di New York Letitia JamesNon ho fatto nulla di sbagliato ed è per questo che dopo cinque anni di indagine i governi federale, statale e locale, insieme alle Fake News, non hanno trovato nulla“, ha scritto Trump, secondo il quale James da anni sta conducendo una campagna contro di lui, la sua famiglia e la sua società. “Ha creato una piattaforma politica e fatto carriera attaccando me e la mia società”, aggiunge Trump parlando di “caccia alle streghe politicamente motivata“.

Trump ha invocato il Quinto Emendamento, che consente di non testimoniare contro se stessi, con il procuratore di New York. “Una volta mi è stato chiesto: ‘se si è innocenti perché invocare il Quinto Emendamento?’ Ora so la risposta. Quando la tua famiglia, la tua società e tutte le persone nella tua orbita diventano target di una infondata caccia alla streghe motivata politicamente non si ha altra scelta – mette in evidenza Trump -. Se avevo qualche dubbio al riguardo, questi sono stati spazzati via dal raid dell’Fbi due giorni prima della deposizione. Non ho altra scelta perché l’attuale amministrazione e molti procuratori in questo paese hanno perso la decenza morale e etica“.

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