Si torna a parlare del caso di Manuela Orlandi, l’adolescente rapita il 22 giugno del 1983 nella Città del Vaticano.
Da vecchie scartoffie è emerso un elemento che all’epoca è stato sottovalutato e che invece potrebbe dare alcune risposte a quel mistero che dura da 39 anni. Chi aveva rapito la giovane figlia del messo pontificio?
In una dichiarazione del 2008, Salvatore Sarnataro, pregiudicato noto ai militari, aveva riferito alla polizia che a rapire Manuela Orlandi era stato suo figlio Marco. All’epoca ragazzo, Marco Sarnataro faceva il loro sporco per conto della banda della Magliana e fu proprio il boss Enrico De Pedis a ordinargli di prelevare e sequestrare la giovane Manuela.
Il nesso tra Sarnataro e la Orlandi era noto agli investigatori. Alcuni amici della quindicenne, infatti, tra le foto di vari indiziati, riconobbero Marco, e lo identificarono come l’uomo che da un po’ di tempo li seguiva passo passo.
“Dopo aver lungamente riflettuto – si leggeva nella dichiarazione di Salvatore Saranataro del 2008 – ho deciso di riferire alle signorie vostre quanto appreso da mio figlio Marco alcuni anni fa in relazione alla vicenda di Emanuela Orlandi. Poco tempo dopo il sequestro, ricordo che eravamo al Regina Coeli, sia io che mio figlio”.
“Quest’ultimo, durante l’ora d’aria mi confessò di aver partecipato al sequestro dell’Orlandi nei termini seguenti: mi disse che per diversi giorni, sia lui che “Ciletto” (Angelo Cassani, ndr) e “Giggetto” (Gianfranco Cerboni, ndr), pedinarono Orlandi per le vie di Roma su ordine di Renato De Pedis, da loro chiamato il Presidente. Questo è quanto riferisce La Repubblica, che ha letto quella testimonianza del 2008.
Quell’inchiesta è stata poi chiusa. Forse troppo velocemente, almeno questa è sempre stata la tesi della stessa famiglia Orlandi.
“So chi ha rapito Manueala Orlandi” | La dichiarazione del 2008 riappare oggi ma resto il mistero
Da quanto si può ricostruire dalla testimonianza di Salvatore Sarnataro, il figlio Marco con altri due soci seguì Manuela Orlandi per molto tempo. Poi un giorno la avvicinò alla fermata dell’autobus vicino a piazza Risorgimento. E lì la fece salire a bordo di una Bmw.
Secondo quanto raccontato, la quindicenne salì spontaneamente in macchina e fu poi condotto all’Eur. Lì ad aspettare il gruppo c’era un altro tirapiedi di De Pedis. Il quale prelevò la ragazza e se ne andò con lei. Sembra che per questo “lavoretto”, Marco Sarnataro fu ricompensato dal boss della Magliana con una moto Suzuki 1100.
Marco Sarnataro è morto nel 2007 a 46 anni e non c’è modo di appurare la veridicità delle informazioni. Ma la famiglia Orlandi ha sempre saputo di questa pista e ha sempre voluto che si approfondisse maggiormente.
Manuela Orlandi, “So chi ha rapita…” | La rivelazione shock nell’interrogatorio. Settimane fa la scoperta sconvolgente nella tomba di Katty Skerl.
Anche prima di questo scoop di Repubblica, qualche settimana il caso Orlandi è tornato sulle prime pagine dei giornali. E’ accaduto dopo che al cimitero romano del Verano è stato scoperto che la tomba di Katty Skerl, diciassettenne svedese uccisa nell’84 era vuota. Ma chi è questa ragazza e come è collegata a Manuela Orlandi?
Tutto risale al 2015, quando il fotografo Marco Accetti rivelò di essere collegato sia al rapimento di Manuela Orlandi sia all’omicidio di Katty Skerl. E raccontò che entrambi i delitti erano conseguenze delle faide interne al Vaticano. Per gli investigatori, il fotografo non era attendibile. Accetti aggiunse che il corpo della diciassettenne svedese non era, in realtà, stato sepolto e che nella bara c’era solo una maniglia. Neanche questo dettagli spinse gli inquirenti a credergli, convinti che l’uomo fosse solo in certa di visibilità.
Sette anni dopo, però, la Procura di Roma ha ordinato di aprire la tomba della Skerl e lo sgomento è stato fortissimo. All’interno, proprio come aveva riferito Accetti, non c’era il corpo, ma solo una maniglia. Non è chiaro se davvero i due casi siano collegati. La famiglia Orlandi è sempre stata molto scettica. Ma restano aperta ancora molte domande. E il mistero si infittisce.