Novità importanti sull’omicidio di Tarquinia avvenuto a dicembre 2021: l’omicidio di Dario Angeletti e i dettagli sulla vicenda.
La morte di Dario Angeletti è avvenuto il 7 dicembre 2021 con due colpi di arma da fuoco che non gli hanno lasciato scampo. Fatale la ferita all’altezza dell’orecchio sinistro avvenuta per opera di Claudio Cesaris, individuato dalle indagini come il “rivale in amore”. La vicenda è accaduta nel giro di pochissimo tempo, poi il lavoro degli inquirenti.
Cesaris è accusato di aver ucciso Angeletti, con tanto di dettaglio rinvenuti sul dispositivo mobile dell’uomo. Alcune ricerche, infatti, sarebbero state l’ennesima prova di un episodio alquanto intricato e controverso. Il tragico finale avrebbe fatto il resto, senza dimenticare i rilievi effettuati all’epoca dalle forze dell’ordine.
Omicidio Tarquinia, novità dalle indagini | Cosa è emerso sulla storia di Claudio Cesaris
Cesaris avrebbe infatti cercato online la dicitura “come eseguire un delitto perfetto“. A scoprirlo sono stati gli inquirenti che, di conseguenza, si sarebbero soffermati sull’ennesimo elemento utile alle indagini. E pensare che a poca distanza dal delitto, l’ex compagno si è messo a chattare con la donna, totalmente ignara del terribile delitto.
Studiato anche i delitti avvenuti in Italia, poi la scelta di uccidere l’uomo. Le novità sono emerse dall’analisi del computer e anche del telefono di Claudio Cesaris. A carico dell’ex dirigente tecnico di un laboratorio dell’Università di Pavia pende l’accusa di omicidio. Il 7 dicembre 2021 due colpi di pistola esplosi contro Angeletti. Nulla da fare per il professore associato di Ecologia presso l’Università della Tuscia. Il rinvenimento del corpo senza vita è avvenuto lo scorso dicembre all’interno dell’auto Volvo V40, precisamente nel parcheggio delle Saline che si trova a Tarquinia.
Altri dettagli
L’accusa nei conforti di Cesaris è di omicidio volontario aggravato da premeditazione e futili motivi. Il delitto sarebbe avvenuto in meno di due minuti nel parcheggio del Mandrione, non molto distante dalle Saline. A ricostruire l’accaduto sono stati i carabinieri. L’uomo è stato trovato con la cintura di sicurezza ancora allacciata, tracce di sangue alla testa e all’altezza delle gambe.