Bimbo di 2 anni morto a Longarone, l’autopsia conferma: il piccolo è deceduto a causa di un’intossicazione. Le ipotesi degli investigatori.
Sono ancora diversi i punti da chiarire nella tragedia del piccolo Nicolò Feltrin, morto lo scorso giovedì all’Ospedale di Pieve di Cadore dove era stato trasportato d’urgenza dal padre. Intanto le prime certezze arrivano dall’esame autoptico: il piccolo è deceduto per un arresto cardiaco dovuto a un’intossicazione.
Inizialmente si pensava che il piccolo potesse aver ingerito qualcosa raccolto dal terreno, dopo una mattina trascorsa al parco Sidney di Codissago di Longarone in compagnia del papà. Ma con l’esito dell’autopsia, effettuata ieri dall’anatomopatologo Antonello Cirnelli, prende corpo l’ipotesi che il dramma possa essersi consumato tra le mura domestiche. Si attendono i risultati degli esami sulla sostanza ingerita dal bimbo ma già ora il sospetto degli inquirenti è che possa trattarsi di droga.
Nei prossimi giorni si procederà con l’analisi dei liquidi biologici prelevati dal corpo del piccolo, che saranno in seguito confrontati con i materiali sequestrati dai Carabinieri nell’abitazione della famiglia Feltrin. In queste ore la Procura della Repubblica di Belluno sta procedendo per omicidio colposo nei confronti di Diego Feltrin, padre di Nicolò, poiché il genitore era l’unica persona presente in casa al momento del malore rivelatosi poi letale.
Bimbo di 2 anni morto per intossicazione a Longarone: la vicenda
Il piccolo Nicolò Feltrin era stato trasportato d’urgenza al Pronto soccorso, dove era arrivato con insufficienza respiratoria e battito cardiaco rallentato. Al personale sanitario il padre aveva raccontato che il bambino aveva ingerito una sostanza marrone, raccolta da terra nel parco sotto casa.
Qualche ora dopo il bimbo ha iniziato a stare male, con difficoltà respiratorie durante il sonno. Intorno alle 14 la corsa in ospedale, dove il piccolo si è spento gradualmente. E a distanza di sole due ore dal suo ricovero, il suo cuore ha smesso di battere.
“Non so davvero cosa possa essere successo a mio figlio – si è difenso Diego Feltrin, che il giorno dell’accaduto era a casa, mentre la mamma Serena era uscita per andare a lavoro – non riesco nemmeno a guardare le sue foto”.