Guerra Russia Ucraina. Le notizie di mercoledì 3 agosto 2022. Gli aggiornamenti sul conflitto.
161esimo giorno di guerra, la prima nave mercantile carica di grano ucraino salpata ieri mattina dal porto di Odessa è arrivata a Istanbul. Oggi sarà ispezionata dai membri delle delegazioni di Russia, Ucraina, Turchia e Nazioni Unite, prima di riprendere la rotta verso Tripoli, in Libano.
Ma Mosca avverte: “Si rispetti anche la seconda parte dell’accordo e si sblocchino le esportazioni russe“. Intanto il Cremlino conferma il vertice Putin-Erdogan a Sochi per venerdì 5 agosto. La Corte suprema russa dichiara il battaglione Azov “organizzazione terroristica”. L’Amministrazione Biden autorizza un nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina da oltre mezzo miliardo di di dollari.
19.45 – La nave Razoni, imbarcazione battente bandiera della Sierra Leone, dovrebbe raggiungere Tripoli il prossimo 6 agosto. Ad affermarlo è una nota dell’agenzia Tass che cita fonti dell’amministrazione portuale del Libano. “Normalmente ci vogliono tre o tre giorni e mezzo per consegnare merci da Istanbul a Tripoli, a meno che le condizioni meteorologiche non interferiscano. Se la nave lascia il Bosforo oggi ci raggiungerà sabato pomeriggio“, dichiarano.
19.15 – I prigionieri di guerra ucraini uccisi la scorsa settimana in un’esplosione nelle loro baracche sono state vittime di un’operazione speciale del Cremlino pianificata in anticipo e approvata ai massimi livelli. A dichiararlo sono alti funzionari del governo di Kiev. I detenuti sono stati uccisi “con un crimine di guerra insensibile e premeditato“. All’origine ci sarebbero i mercenari russi del gruppo Wagner.
18.00 – Mosca ha tagliato ulteriormente le forniture di gas e aumentato i prezzi. In Italia si paga il 50% in più per averne il 50% in meno. L’ipotesi è quella di mettere un tetto massimo al costo, oltre il quale non acquistare. Restano in ogni caso da tutelare altri Paesi fornitori come Algeria, Azerbaigian, Egitto, Qatar e Stati Uniti. L’obiettivo è evitare il dirottamento della loro offerta verso altri mercati.
17.00 – Il commissario europeo per l’Allargamento, Oliver Varhelyi, si è detto soddisfatto per la prima nave carica di grano che ha di recente attraversato lo stretto del Bosforo. “Ne sono pronte nuove. Accolgo con favore il coraggio diplomatico e la riuscita organizzazione della prima ispezione da parte delle autorità turche sotto l’egida di Onu, Ucraina e Russia. Mentre la prima nave da grano sta attraversando lo stretto del Bosforo, ne sono pronte di nuove. Accolgo con favore il coraggio diplomatico e l’organizzazione di successo della prima ispezione da parte delle autorità turche“, ha ribadito Varhwlyi.
16.22 – La nave Razoni, salpata dal porto di Odessa lunedì mattina con 27mila tonnellate di grano, ha lasciato Istanbul dopo essere stata ispezionata in mattinata da rappresentanti di Turchia, Russia, Ucraina e Onu. L’imbarcazione mercantile è uscita dal Bosforo ed è diretta a Tripoli, in Libano. Lo riporta il Kyiv Independent.
16.07 – “Oggi vorrei che la Cina si unisse alla posizione internazionale riguardo alla tirannia della Russia contro l’Ucraina. Finora non è successo perché Pechino si è fatta da parte“. Lo ha dichiarato il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando a degli studenti universitari australiani. “Oggi, la Cina è in uno stato di equilibrio mantenendo la neutralità – ha aggiunto Zelensky – questa neutralità è molto meglio dell’appoggio alla Russia. Credo che la società cinese, il suo popolo, farà una scelta saggia. Tuttavia, è importante per noi che la Pechino non aiuti Mosca“, ha concluso. Lo riporta Ukrinform.
16.00 – “La Russia era ed è tuttora pronta a risolvere la crisi ucraina attraverso la diplomazia“. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ribadendo che “i termini sono stati concordati a Istanbul da entrambe le parti, russa e ucraina”. Lo riporta la TASS.
15.49 – “Le sanzioni dell’Unione europea stanno colpendo duramente la Russia, limitando la sua capacità di finanziare l’aggressione contro l’Ucraina. In coordinamento con 40 Paesi, l’Ue manterrà la pressione per privare il Cremlino dei mezzi per proseguire questa guerra brutale e insensata”. Lo scrive in un tweet la Commissione europea sottolineando come il Pil russo sia sceso del 10%, la produzione di auto del 90% e oltre mille aziende internazionali abbiano lasciato il Paese.
15.33 – “Mosca sta alzando il livello di terrore con una mano e con l’altra invita ad arrendersi. Schroeder è un noto araldo dell’Impero e una voce alla corte dello Zar russo. Se Mosca vuole il dialogo, sta a loro. In primo luogo serve un cessate il fuoco e il ritiro delle truppe“. Lo ha scritto in un tweet il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, commentando le dichiarazioni del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov secondo cui, durante i colloqui tra il Presidente russo Vladimir Putin e l’ex Cancelliere tedesco Gherard Schroeder, Mosca si sarebbe detta disponibile a negoziare la pace con Kiev alle sue condizioni.
15.22 – Il mondo deve fare un passo importante e riconoscere la Russia come sponsor del terrorismo. Lo ha affermato il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato da Ukrinform, in un discorso agli studenti e agli insegnanti delle Università australiane. “Il mondo deve fare una scelta, l’ONU deve fare una scelta, i Paesi dell’Ue e della Nato devono fare una scelta – ha aggiunto Zelensky – gli Usa devono fare una scelta e compiere questo passo importante: riconoscere la Russia come sponsor del terrorismo. Quel momento è arrivato. E’ passato molto tempo. Il conto alla rovescia dell’orologio mondiale è iniziato. Ci sono solo due opzioni: usare determinazione, e porre fine ai crimini e alle atrocità della Russia, o accettare altre bombe da parte di questi terroristi”, ha concluso.
15.13 – E’ di un morto e due feriti il bilancio dei bombardamenti dell’Esercito russo sulla Regione di Karkhiv. Lo ha riferito il capo del Dipartimento investigativo della Polizia di Stato nella regione di Kharkiv Serhii Bolvinov, citato da Ukrinform.
15.00 – Mosca ha accusato, per la prima volta dall’inizio del conflitto, Washington di coinvolgimento diretto in azioni militari in Ucraina. Il generale Igor Konashenkov ha puntato il dito contro l’Amministrazione Biden rea di aver approvato bersagli presi di mira dall’Esercito ucraino con missili Himars fabbricati negli Stati Uniti. Lo riporta la Bbc.
13.39 – Sono oltre dieci milioni gli ucraini che hanno attraversato i valichi di frontiera dall’inizio dell’invasione russa dello scorso 24 febbraio. Lo rende noto l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati. Sono 6.180.345 i rifugiati ucraini registrati in Europa, di questi 3.766.193 sono registrati per la protezione temporanea o misure affini di protezione.
13.25 – Durante il vertice della scorsa settimana a Mosca, il Presidente russo Vladimir Putin ha comunicato all’ex Cancelliere tedesco Gerhard Schroeder che il gasdotto Nord Stream 2 “è pronto per un uso immediato”. Lo ha reso noto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, precisando che Schroeder si è detto “preoccupato” per la crisi energetica che sta colpendo il continente europeo. Lo riporta la TASS.
13.14 – La Lituania ha fatto sapere che il transito delle merci nella Regione di Kaliningrad potrebbe interrompersi completamente a breve. Motivo del possibile stop sono le sanzioni contro la Russia in ambito bancario, che non consentono il pagamento dei servizi di trasporto. Lo riporta NEXTA.
13.00 – “La visita del Presidente della Camera degli Stati Uniti Nancy Pelosi a Taiwan è una provocazione allo stato puro. Non ha niente a che vedere con la linea di sostegno alla libertà e alla democrazia. Tali gesti dovrebbero essere chiamati con il loro nome. E’ una pura provocazione”. Così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla TASS.
12.48 – L’Esercito ucraino negli ultimi giorni ha liberato 7 villaggi nell’Oblast di Kherson, portando a 53 i centri della zona tornati sotto il controllo di Kiev dall’inizio dell’invasione delle truppe russe. Mosca sta anche facendo arrivare personale medico dalla Russia in assenza a causa dell’aggravarsi della situazione umanitaria. Lo rende noto l’Amministrazione militare di Kherson, citata dal Kyiv Independent.
12.37 – Il Cremlino ha confermato che la Russia è pronta ad una soluzione negoziale del conflitto in Ucraina, ma “alle sue condizioni”. Lo ha detto il portavoce presidenziale Dmitri Peskov ai giornalisti che chiedevano se, durante l’incontro a Mosca tra Vladimir Putin e l’ex Cancelliere tedesco Gerhard Schroeder, il leader russo avesse dato disponibilità a risolvere il conflitto attraverso la diplomazia. “Sì, la Russia è pronta a risolvere la questione ucraina attraverso la diplomazia, ma alle sue condizioni”, ha dichiarato Peskov.
12.17 – La situazione relativa alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, occupata dai soldati russi all’inizio di marzo, sta diventando ogni giorno più pericolosa. Lo ha dichiarato il Direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) Rafael Grossi in un’intervista rilasciata all’Associated Press. “Ogni principio di sicurezza nucleare è stato violato” , ha commentato Grossi facendo riferimento ai continui bombardamenti nella zona e alle reciproche accuse tra Mosca e Kiev di mettere a repentaglio la sicurezza dell’impianto.
12.09 – Il Cancelliere tedesco Olaf Scholz ha accusato la Russia di bloccare l’invio della turbina necessaria per mantenere il flusso di gas attraverso il North Stream 1 verso l’Europa. “Non c’è ragione per la quale questa spedizione non possa avvenire. Mosca deve solo dire di volerla e fornire i documenti doganali necessari per il trasporto in Russia”, ha dichiarato Scholz. A causa della mancanza della turbina, Mosca ha ridotto il flusso attraverso il Nord Stream al 40% e dal 27 luglio le forniture sono state ridotte al 20%. Lo riporta la TASS.
11.58 – Il Ministero della Difesa russo ha fatto sapere che missili sganciati dalle Forze Armate di Mosca hanno distrutto un deposito di armi fornite dalla Polonia, nella Regione ucraina di Leopoli. “Missili a lungo raggio e ad alta precisione, vicino al villaggio di Radekhiv, hanno distrutto una base di stoccaggio con armi e munizioni di fabbricazione straniera consegnate al regime di Kiev dalla Polonia”, ha annunciato il rappresentante ufficiale del Ministero, il tenente generale Igor Konashenkov. Lo riporta la TASS.
11.48 – La nave mercantile carica di grano ucraino partita lunedì da Odessa lascerà presto Istanbul per dirigersi a Tripoli, in Libano. Lo rende noto in un tweet il Ministero della Difesa turco comunicando che l’ispezione da parte di rappresentanti di Ankara, Kiev, Mosca e Onu è terminata.
11.27 – La piattaforma ucraina United24 ha raccolto circa 20 milioni di dollari attraverso donazioni per la sua iniziativa “Esercito di Droni”, che raccoglie fondi per l’acquisto e la riparazione di droni. La maggior parte dei donatori proviene da Stati Uniti, Regno Unito, Irlanda, Germania, Francia, Svizzera, Australia e Israele. Lo riporta il Kyiv Independent.
11.11 – E’ iniziata l’ispezione sulla nave mercantile carica di grano ucraino che ha lasciato ieri mattina il porto di Odessa. Secondo il Ministero della Difesa turco, esperti di Ucraina, Russia, Turchia e Onu sono saliti questa mattina a bordo del Razoni che si trova all’entrata del Bosforo con un carico di 27mila tonnellate di cereali destinate al Libano. Su Twitter il Ministero ha diffuso alcune immagini dell’arrivo a bordo del team per verificare che il carico sia conforme agli accordi.
09.38 – Le Forze armate di Kiev riferiscono di aver colpito la base russa di Chornobayivka nella Regione occupata di Kherson. Altri attacchi aerei sarebbero stati portati nei distretti di Berislavsky e Bashtansky nelle Regioni di Kherson e Mykolaiv su strutture utilizzate dall’Esercito russo come depositi di armi e attrezzature militari. Lo rende noto il portavoce del comando operativo Sud Vladyslav Nazarov, citato da Unian.
09.27 – Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky è pronto a valutare la legalizzazione delle “unioni civili” fra persone dello stesso sesso, ma non a modificare in tempo di guerra la definizione di matrimonio come unione tra un un uomo e una donna espressa nella Costituzione ucraina. Lo riporta il New York Times. Zelensky ha risposto così alla petizione popolare sui matrimoni omosessuali che sta ricevendo ampio consenso nel Paese. Attualmente l’Ucraina non riconosce il diritto al matrimonio per le coppie dello stesso sesso, né dispone di uno statuto che consenta loro di contrarre unioni civili. Le richieste di concedere a queste coppie uguali diritti sono aumentate anche in seguito alla morte in battaglia di soldati LGBTQ, per difendere il Paese dall’invasione russa.
09.18 – Sono almeno 41.350 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione su larga scala dello scorso 24 febbraio. Lo rende noto l’Esercito di Kiev nel consueto aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca. Nell’ultimo report si registrano anche 223 caccia russi, 191 elicotteri e 740 droni abbattuti. Lo riporta il Kyiv Independent. Inoltre le Forze Armate di Kiev riferiscono di aver distrutto 1.774 carri armati russi, 939 sistemi di artiglieria e 4.022 veicoli blindati per il trasporto delle truppe.
09.06 – La visita della presidente della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti Nancy Pelosi a Taiwan scaturisce dal desiderio di Washington di dimostrare la propria impunità e illegalità. Lo ha dichiarato il Ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov in conferenza stampa a margine dei colloqui con il suo omologo birmano Wunna Maung Lwin. “Non posso dire quale sia stata la motivazione degli americani, ma non ci sono dubbi che rifletta la stessa linea di cui stiamo parlando per quanto riguarda la situazione ucraina”, ha affermato. Lo riporta la TASS.
Il conflitto tra Mosca e Kiev giunge al 161esimo giorno, dopo un’attesa durata settimane la prima nave mercantile carica di grano ucraino partita ieri mattina dal porto di Odessa è arrivata a Istanbul, dove sarà ispezionata dai membri delle delegazioni di Russia, Ucraina, Turchia e Nazioni Unite prima di riprendere la rotta verso Tripoli, in Libano.
Intanto Mosca avverte: “Si rispetti anche la seconda parte dell’accordo e si sblocchino le esportazioni russe“. Il Cremlino conferma l’incontro tra il Presidente russo Vladimir Putin e quello turco Recep Tayyp Erdogan a Sochi per venerdì 5 agosto. La Corte suprema russa dichiara il battaglione Azov “organizzazione terroristica”. L’Amministrazione Biden autorizza un nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina da oltre mezzo miliardo di di dollari.
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