Alla luce della Guerra Ucraina, è giallo sullo strano malore di Anatoly Chubais, un tempo uomo molto vicino al presidente Vladimir Putin, scappato in Italia a marzo dopo aver preso pubblicamente posizione contro l’attacco all’Ucraina.
L’uomo è ricoverato in una “clinica europea” dopo aver avuto un malore. “Non sento più mani e piedi, non riesco a muovermi”, ha detto alla moglie Avdotia Smirnova prima di correre in ospedale.
Secondo le prime informazioni circolate tra i servizi di sicurezza, a Chubais è stata diagnosticata la sindrome di Guillain-Barré, una malattia rara in cui il sistema immunitario del corpo attacca i nervi. Ma c’è il sospetto che possa trattarsi di un avvelenamento. Anche perché l’economista è entrato in rotta con la Russia dopo l’invasione dell’Ucraina. E per questo è in fuga da Mosca. Chubais è stato uno dei principali fautori delle privatizzazioni in Russia negli Anni Novanta. Ha ricoperto la carica di vicepremier durante il governo di Boris Eltsin e ha dato a Putin il suo primo incarico al Cremlino. Lo Zar ricambiò il favore nel 2020 nominandolo inviato speciale per il clima della Russia con l’incarico di “raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile”.
Il quotidiano Repubblica ricorda oggi che Chubais è passato da Turchia ed Israele per espatriare. Attualmente viveva tra la Toscana e la Sardegna. Le sue condizioni di salute sono sempre state buone fino a ieri. “Improvvisamente” stando a Repubblica, l’uomo ha raccontato ai medici: “ho cominciato ad avere difficoltà a muovere gambe e braccia”. Le condizioni sono apparse subito gravi. Visti i sintomi, è stata allertata la Polizia che ha inviato i suoi tecnici specializzati per effettuare analisi.
Cominciata la terapia, le condizioni del paziente hanno registrato un miglioramento. Attualmente non è in pericolo di vita. La notizia del suo malore è stata data dall’agenzia russa Tass, che ha citato come fonte la presentatrice tv Ksenia Sobchak, che ha detto di avere avuto la notizia dalla moglie di Chubais e che l’uomo si troverebbe in terapia intensiva in un imprecisato ospedale europeo, anche se Repubblica riporta che si trovi in Sardegna.
Il 66enne è il funzionario di più alto livello che ha abbandonato la Russia in questi mesi, in netto contrasto con la politica guerrafondaia di Putin. Visti quindi precedenti eccellenti come quelli Litvinenko, Navalny, Yushchenko e anche dell’oligarca Roman Abramovich durante il negoziato di Istanbul, i sospetti su un possibile caso di avvelenamento sono sotto la lente d’ingrandimento.
Sebbene Chubais non abbia dichiarato il motivo delle dimissioni a marzo, si presumeva che fosse dovuto all’invasione russa dell’Ucraina il 24 febbraio.Nel frattempo, quasi a voler dissipare le voci, il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, parlando con la stampa, gli ha augurato pronta guarigione. La Russia, ha detto il portavoce, “è pronta ad assistere l’ex consigliere presidenziale, qualora questo chiedesse aiuto“.
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