Dopo il terribile omicidio di Alika Ogorchukwu avvenuto a Civitanova Marche, ha parlato la fidanzata del suo assassino, Filippo Ferlazzo. La donna ha raccontato cosa è successo e ha confessato che la sua vita è rovinata.
Dice di essere molto arrabbiata con lui Elena, la fidanza di Filippo Ferlazzo, l’uomo che ha ammazzato di botte Alika Ogorchukwu. La donna è stata ascoltata in questura, dove ha raccontato cosa è successo quel pomeriggio. E cosa ha fatto scattare il suo compagno.
Erano insieme a passeggiare nelle vie del centro di Civitanova Marche quando Alika, come faceva sempre con tutti, si è avvicinato per chiedere l’elemosina. Ha fermato la donna prendendole un braccio e lei si è liberata, continuando a camminare. Ma dopo che la coppia si è fermata davanti a un negozio, Ferlazzo è tornato indietro per dare una lezione all’ambulante. Colpevole nella sua testa, di aver offeso irrimediabilmente la sua donna.
E così ha iniziato a colpire il trentanovenne nigeriano, sotto gli occhi impassibili dei passanti. Che hanno ripreso tutta la scena con i telefonini, senza intervenire. “L’ho visto arrivare verso di me sporco di sangue, con un cellulare in mano che non era il suo. Gli ho detto: Filippo che hai fatto, che hai combinato? Lui mi ha risposto piano all’orecchio, quasi sussurrando: “andiamo, ho picchiato uno”…”, ha raccontato Elena in una intervista al Corriere della Sera.
“Ero ferma là in Corso Umberto I davanti a quell’uomo per terra che i medici stavano cercando disperatamente di rianimare. Pregavo dentro di me che si risvegliasse, ma poi ho capito che non c’era più niente da fare.
E ora la nostra vita, il nostro amore, è distrutto per sempre”. Più che altro, è distrutta per sempre la vita di Alika e della sua famiglia.
Alla polizia, Elena ha detto che il comportamento di Filippo Ferlazzo era sempre stato instabile e tendente all’irascibilità. “Voleva sempre proteggermi”, ha spiegato la donna, di 13 anni più grande dell’assassino. “Non tollerava l’idea che qualcuno o qualcosa potesse farmi del male.
Questo però ingenerava a volte la sua aggressività, la sua iracondia. Ma mai fino a questo punto”, ha detto ancora la donna al Corriere. “In un attimo Filippo ha distrutto tutto, sogni e progetti. Spero che in carcere un giorno si renda conto che ci siamo rovinati la vita. Io e lui”, ha poi confessato la donna agli investigatori.
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