Guerra in Ucraina, giorno 158. La battaglia infuria sulle coste della Crimea. Secondo quanto riportato dai media russi, un drone ucraino avrebbe bombardato la sede dello Stato maggiore della Flotta russa del Mar Nero a Sebastopoli.
I colpi sganciati sul porto avrebbero ferito almeno cinque persone. La notizia è arriva dal governatore della penisola, Mikhail Razvoziaiev.”Questa mattina i nazionalisti ucraini hanno deciso di rovinare la giornata della Flotta russa che si celebra oggi in Russia”. Sono state queste le parole di Razvoziaiev su Telegram.
Kiev, però, smentisce di aver bombardato il porto di Sebastopoli. Il governatore dell’amministrazione regionale militare di Odessa Serghei Bratchuk ha definito bugie le accuse di Mosca. “L’attacco alla flotta russa è un’aperta provocazione, una bugia del nemico”, ha detto. “La liberazione della nostra Crimea dagli occupanti avverrà in modo diverso e molto più efficace”, ha poi aggiunto.
Ma Putin insiste che il porto è stato colpito dagli Ucraina e, pertanto, ha confermato che la Russia garantirà con fermezza la protezione dei suoi confini marittimi. Vladimir Putin lo ha annunciato alla parata della Marina Militare a San Pietroburgo in corso questa mattina per celebrare proprio la Flotta russa.
Il capo del Cremlino stava preparando da giorni un annuncio a effetto, com’è solito fare durante gli eventi ufficiali. E infatti, davanti a tutti, ha firmato il nuovo regolamento della Marina russa che delinea i confini e le aree degli interessi nazionali della Russia. Putin ha, inoltre, annunciato che la Marina militare russa riceverà missili da crociera ipersonici Zircon entro i prossimi mesi.
Intanto, nella notte sono proseguiti i bombardamenti russi su Mykolaiv. Secondo quanto riferito, dall’una di notte alle sei di questa mattina Mosca ha sganciato sulla città meridionale dell’Ucraina moltissime bombe a grappolo. Il sindaco della città Oleksandr Senkevych ha definito il bombardamento di questa notte il più forte di sempre. Durante l’assalto sarebbe morto Alexey Vadatursky, fondatore e ad della “Nibulon”, la più grande compagnia ucraina di commercio di grano.
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E nella notte anche Kharkiv è stata bersagliata di colpi. Il sindaco Ihor Terekhov ha denunciato un violento attacco nel distretto Nemyshlianskyi avvenuto intorno alle 4.40 di questa mattina. Secondo quanto riferito dai cittadini, i bombardamenti avrebbero danneggiato alcuni edifici. E quello di questa mattina è solo l’ultimo degli attacchi da parte dei russi. Kharkiv, infatti, è quotidianamente mira di razzi e bombe a grappolo, quasi per tutta la giornata.
La guerra, dunque, non si placa nemmeno per un momento e nei prossimi giorni sarà ancora la regione di Donetsk il centro della battaglia. Ieri sera, infatti, il presidente Volodymyr Zelensky ha, ancora una volta, invitato i cittadini della zona che sono ancora sotto il controllo di Kiev a scappare via.
“Una decisione governativa è stata presa sull’evacuazione obbligatoria della regione”. Il provvedimento era previsto a fine agosto, prima dell’arrivo del freddo. Ma la situazione sta velocemente precipitando e l’evacuazione si rende, dunque, necessario ora. La misura dovrebbe riguardare 200.000-220.000 ucraini, di cui 52.000 bambini.