Sono state identificate le due ragazzine che questa mattina intorno alle 7 sono morte investite da un treno Alta Velocità alla stazione di Riccione. Si tratta di due sorelle di 15 e 17 anni.
È accaduto nella stazione delle città romagnola, meta estiva preferita dei molti giovani, dove ora sono in corso i rilievi della polizia ferroviaria. Ma ci sono anche i carabinieri della compagnia di Riccione e i vigili del fuoco, che stanno recuperando i corpi delle giovani vittime.
La dinamica dovrà essere chiarita ufficialmente. Per ora i testimoni raccontano che le due giovani sono arrivate insieme, tenendosi l’una all’altra e barcollando vistosamente. Avrebbero tentato di attraversare i binari correndo senza rendersi conto che proprio in quel momento stava arrivando un treno. Era il Frecciarossa 9802 partito da Pescara e diretto a Milano che stava transitando in quel momento proprio da Riccione.
Subito dopo l’impatto sono stati avvertiti i soccorsi, ma per le ragazze non c’era niente da fare. Intanto, il traffico ferroviario è stato immediatamente sospeso tra le stazioni di Rimini e Cattolica, in direzione Ancona. A disposizione dei passeggeri ci sono già autobus sostituitivi che fanno lo stesso percorso dei treni regionali.
La polizia ferroviaria di Bologna ha sequestrato tutte le telecamere a circuito chiuso della stazione di Riccione e delle vie attorno. Per ricostruire l’accaduto, capire in che condizioni erano le vittime e che cosa è davvero successo. Le ragazze identificate sono Alessia e Giulia Pisanu: le due sorelle vivevano con la famiglia a Castenaso.
Intanto, sul posto è arrivata anche la Pm Giulia Bradanini e la polizia scientifica, per prelevare i corpi delle ragazze e recuperare anche tutti i resti. L’impatto con il convoglio è stato fortissimo e ha sbalzato le giovani a oltre 700 metri di distanza.
I corpi sono dilaniati e i resti sono stati ritrovati anche ai bordi dei binari. Per questo ora tutta l’area è interdetta ai non addetti ai lavori. Anche il Frecciarossa è fermo in stazione e a breve sarà messo sotto sequestro. Sulla rete ferroviaria, dalle 7 ad ora si sono accumulati già oltre 100 minuti di ritardo.
L’identificazione delle vittime avverrà solamente in obitorio, con l’equipe del medico legale, ma la notizia ha sconvolto fortemente Riccione, che si è svegliata questa mattina sotto choc. Quel treno non avrebbe dovuto fermarsi a Riccione e le due ragazze avrebbero potuto attraversare i binari qualche minuto prima o dopo il passaggio. E invece, il destino ha spezzato le loro vite, in un istante. L’identità è chiara agli investigatori e alla famiglia, massimo riserbo ancora sui nomi, si tratta di una terribile tragedia: le vittime sono sorelle di 15 e 17 anni. Per identificarle fondamentale un cellulare trovato sul luogo dell’impatto.
Appena sveglia, saputa la terribile notizia, la sindaca di Riccione Daniela Angelini si è precipitata alla stazione. Ha voluto essere presente, al fianco della autorità che stanno ancora lavorando nel punto del tragico schianto. “Un brutto risveglio per me e per la città sia come sindaco che soprattutto come mamma“, ha commentato la sindaca.
“Una tremenda disgrazie che ha visto coinvolte due giovani donne. Sono nei panni di quei genitori che con ansia stanno aspettando i figli che ancora non sono rientrati“, ha aggiunto la Angelini. “Speriamo di poterle identificare le vittime per dover dare la brutta notizia ai familiari e, allo stesso tempo, liberare dall’ansia le altre. E’ triste dirlo ma è così“, ha poi concluso.
Ci sarebbe anche un testimone di quanto accaduto, intervistato dall’Agi e presto ascoltato dalle autorità. Si tratta del gestore del bar della stazione di Riccione che alle 6,30 stava sistemando la sua merce. “Stavo caricando il distributore delle bibite, erano circa le 6.30, quando mi si è avvicinata una bellissima ragazza vestita di nero per chiedermi qualcosa, ma ho subito capito che non era in sè”, ha raccontato l’uomo al giornalista dell’Agi.
“Mi ha detto che non aveva soldi e che le avevano rubato il telefonino. Poi con una sua amica vestita di verde e con gli stivali in mano, all’improvviso si sono dirette al binario 2 dove era fermo il treno per Ancona”, ha raccontato ancora il testimone. “Quando ho capito cosa volessero fare ho urlato, tutti dietro di me hanno urlato. Poi ho sentito il fischio fortissimo del treno e una botta tremenda. Poi non ho capito più nulla, tutti urlavano“.
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