Omicidio ambulante nigeriano, escluso l’odio razziale | Killer pentito: il motivo per cui ha ucciso è terribile

Si delineano con il passare delle ore i particolari sull’omicidio dell’ambulante nigeriano Alika Ogorchukwuch, ucciso brutalmente dal 32enne italiano Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo. La polizia fa chiarezza sui motivi del gesto. La politica si infiamma e il caso diventa materia di scontro per la campagna elettorale.

Non ci sarebbero i motivi legati all’odio razziale, come era stato ipotizzato subito dopo l’aggressione da parte di Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo all’ambulante nigeriano Alika Ogorchukwu

Omicidio ambulante nigeriano, escluso l’odio razziale

Nel suo terribile epilogo, che ha portato alla morte dell’ambulante, la vicenda è stata terribilmente più semplice. Il chiarimento arriva dalla polizia: Le indagini sono in corso, ma la situazione è abbastanza chiara” hanno detto il dirigente della Squadra Mobile di Macerata Matteo Luconi e quello del commissariato di Civitanova Marche Fabio Mazza, durante una conferenza stampa. “Tutto sembra essere nato da una lite per futili motivi, con una reazione abnorme da parte dell’aggressore nei confronti della vittima che gli stava chiedendo l’elemosina” spiegano. 

Intanto è prevista per lunedì l’udienza di convalida del fermo di Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo, le cui immagini, mentre pesta a morte l’ambulante, sono diventate virali sui social. I legali della difesa del killer, stanno valutando se richiedere una perizia psichiatrica per verificare eventuali problemi, forse già emersi nel passato, dell’ uomo.

Omicidio ambulante nigeriano, escluso l’odio razziale. Il pentimento del killer 32enne

La brutale aggressione ha scosso non soltanto l’intera cittadina, ma l’Italia intera, colpita dalla violenza del gesto del 32enne. La vittima Alika Ogorchukwu sarebbe morto agonizzante, è durato tutto 4 minuti. 

Civitanova il luogo dell’omicidio dell’ambulante nigeriano

Alla luce di questo, arriva però il colpo di scena, con le parole di Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo ha affidato ai suoi legali nel corso di un colloquio. Chiedo scusa alla famiglia della vittima”. Un pentimento maturato forse dopo il folle gesto dalle tragiche conseguenze. Secondo una prima ricostruzione dell’uomo, tra lui e il cittadino nigeriano sarebbe nata una lite perché: l’ambulante chiedeva insistentemente l’elemosina e ha anche tenuto per un braccio la mia fidanzata“. In molti però ricordano il nigeriano Alika Ogorchukwu come una persona mite ed educata, che si limitava a chiedere l’elemosina per sfamare la sua famiglia. Saranno quindi i successivi interrogatori a Ferlazzo a stabilire la modalità dell’aggressione. 

Nel frattempo, l’episodio è diventato un caso anche in ambito politico. Con il 25 settembre alle porte, data del voto, l’aggressione al cittadino nigeriano è stata un “piatto servito caldo” per gli scontri da campagna elettorale. Gli schieramenti sono chiari, anche se sia da destra che da sinistra è arrivata una ferma la condanna per l’aggressione.

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