Guerra Russia Ucraina. Tutte le notizie più importanti di venerdì 29 luglio 2022. Gli aggiornamenti sul conflitto.
156esimo giorno di guerra sindaco di Kharkiv, Ihor Terekhov, ha segnalato che le forze russe hanno colpito una casa a due piani e un’università. Lo ha riferisce Kyiv Independent. Sul posto sono al lavoro i soccorritori e non si hanno ancora notizie di vittime. È di sette morti e sei feriti il bilancio dei bombardamenti effettuati dalle forze russe nelle ultime ore nell’Oblast meridionale ucraino di Kherson, secondo quanto riferisce la polizia locale.
21.37 – Una nave geografica ucraina ha colpito una mina nell’estuario del Danubio in un’area vicino alla costa del Mar Nero dove – avverte il ministero della Difesa russo su Interfax – persiste una elevata minaccia di mine ucraine. Lo riporta Interfax. “Il 28 luglio 2022, mentre misurava la profondità del fairway nell’estuario del Danubio, la piccola nave geografica Shliakhovych del Servizio idrografico statale dell’Ucraina ha attivato una mina ucraina galleggiante”, ha affermato il capo del Centro di controllo della difesa nazionale russo, il colonnello generale Mikhail Mizintsev. “Settanta navi straniere provenienti da 16 paesi rimangono bloccate in sei porti (Kherson, Mykolaiv, Chornomorsk, Ochakiv, Odessa e Pivdennyi). La minaccia di bombardamenti creata da Kiev e l’elevata minaccia di mine rendono impossibile alle navi di uscire liberamente in mare aperto”, ha detto Mizintsev. “La Russia – ha aggiunto – sta adottando tutte le misure per garantire la sicurezza della navigazione civile nel Mar Nero e nel Mar d’Azov“, ha affermato Mizintsev.
20.30 – “Diciassette navi sono state caricate con il grano nei porti di Odessa e Chornomorsk, dieci di queste sono pronte a partire“. Lo riporta Ukrinform. “Oggi la delegazione del ministero delle Infrastrutture insieme al presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, agli ambasciatori dei paesi del G7, della Turchia e ai rappresentanti delle Nazioni Unite ha ispezionato il processo di carico delle prime navi nell’ambito dell’iniziativa siglata a Istanbul – riferisce il servizio stampa del ministero delle Infrastrutture ucraino -. In particolare, 17 navi sono già state caricate nei porti di Odessa e Chornomorsk, dieci di queste sono pronte a partire“.
20.10 – Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov nel corso della telefonata con il suo omologo Usa Anthony Blinken ha affermato che “gli obiettivi dell’operazione militare speciale russa in Ucraina saranno raggiunti“. Lo riporta il ministero degli esteri russo, citato dalla Tass.
20.00 – Antony Blinken ha chiesto alla Russia ri rispettare l’accordo sul grano mediato dalla Turchia. Lo ha detto il segretario di stato americano dopo il suo colloquio con il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov.
18.15 – La sottosegretaria generale delle Nazioni Unite per gli Affari politici, Rosemary DiCarlo, ha parlato di quanto sta accadendo sull’esportazione del grano ucraino. “Non c’è alcun segno che indichi la fine della guerra in Ucraina, il dialogo politico tra Kiev e Mosca è fermo“, ha ribadito. Davanti al Consiglio di sicurezza dell’Onu il tema è alquanto pregnante. “L’accordo sul grano è un segno che il dialogo tra le parti è possibile nel tentativo di alleviare le sofferenze umane, ma il dialogo politico si è fermato“, ha sottolineato Di Carlo.
17.45 – Mosca e Kiev si rilanciano le responsabilità per l’attacco missilistico contro una prigione di Olenivka, nell’oblast di Donetsk, al cui interno sarebbero morti almeno 40 prigionieri di guerra ucraini. Cremlino parla di un attacco dell’Ucraina, citando razzi Himars forniti di recente dagli Stati Uniti.
15.50 – Dmytro Kuleba è il ministro degli Esteri ucraino che ha scritto un messaggio su Twitter. Diverse le accuse contro i russi e il capo di governo Vladimir Putin. “La Russia ha commesso un altro crimine di guerra agghiacciante bombardando una struttura correttiva nell’Olenivka occupata dove deteneva prigionieri di guerra ucraini. Invito tutti i partner a condannare fermamente questa brutale violazione del diritto umanitario internazionale e a riconoscere la Russia come uno stato terrorista“, ha ribadito Kuleba. La Russia sarebbe responsabile del bombardamento del centro di detenzione che si trova a Donetsk. Al momento ci sarebbero 53 prigionieri ucraini, alcuni morti apparterebbero al battaglione Azov.
15.15 – Sarebbe circa 5.600 i bambini ucraini trasferiti con la forza in Russia. A lanciare l’accusa è Kateryna Pavlichenko, viceministro dell’Interno in una nota rilanciata dal The Kiev Independent. I numeri potrebbe essere addirittura più alti, ma Pavlichenko dichiara di volersi mettere in prima linea per riportare migliaia di bambini ucraini nel proprio Paese.
15.00 – Non è prevista alcuna manutenzione imminente per il gasdotto Nord Stream. Gazprom e Nord Stream AG non hanno risposto immediatamente alle richieste di commento sui rapporti sui social media secondo cui è prevista una maggiore manutenzione. A riportare la notizia è l’agenzia Reuters. Il gas ha ripreso a fluire attraverso il Nord Stream 1 la scorsa settimana dopo un’interruzione annuale di manutenzione, ma la fornitura è attualmente crollata a solo il 20% della capacità. Gazprom aveva già ridotto la capacità del gasdotto al 40% lo scorso 14 giugno, parlando di un ritardo della turbina in fase di manutenzione in Canada da parte del fornitore di apparecchiature Siemens Energy.
13.00 – “La mano di Putin nella campagna elettorale italiana. Dai porti libici controllati dai russi stanno partendo molti più migranti rispetto agli ultimi due anni. Così Salvini e Meloni possono rilanciare la loro campagna contro l’immigrazione clandestina“. Così il sindaco dem di Bergamo Giorgio Gori su Twitter rilancia un articolo dal titolo ‘L’arma dei migranti sul voto‘.
12.20 – I separatisti filo-russi della Repubblica di Donetsk hanno accusato le forze di Kiev di aver attaccato con missili una prigione sul loro territorio dove erano detenuti combattenti ucraini. Almeno 40 di loro sono morti e 130 sono rimasti feriti, precisano i separatisti. “Di notte (gli ucraini, ndr) hanno sparato sulla prigione di Yelenovka, presumibilmente con il sistema Himars“, ha detto Daniil Bezsonov, viceministro dell’informazione dei separatisti. “Ora si scava tra le macerie e il bilancio delle vittime potrebbe aumentare“, ha aggiunto.
11.50 – “Il centro è operativo. Funzionari turchi, ucraini, russi e delle Nazioni Unite stanno lavorando giorno e notte perché le navi in attesa nei porti ucraini inizino a trasportare il grano nelle prossime ore e nei prossimi giorni“. Lo ha detto il ministro della Difesa turco Hulusi Akar, in una conferenza stampa a Riga con l’omologo lettone Artis Pabriks e assicurando che il Centro di coordinamento congiunto aperto a Istanbul per supervisionare l’export di grano “è operativo“.
11.10 – “C’è stato un attacco con bombe a grappolo contro un quartiere di Mykolaiv. Ci sono dei feriti e sul luogo sono state chiamate le ambulanze. Chiedo a tutti i cittadini di rimanere ancora nei rifugi”. Lo ha scritto su Telegram il sindaco di Mykolaiv Oleksandr Senkevych.
10.25 – Le autorità dell‘autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk hanno denunciato la morte di 40 prigionieri ucraini in un attacco dell’esercito ucraino contro una prigione nella città di Yelenovka. Sul fatto per ora Kiev non si è pronunciata. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa russa Tass, il viceministro dell’Informazione della Repubblica popolare di Donetsk, Daniil Bezsonov, ha sottolineato che l’attacco sarebbe stato effettuato con il sistema missilistico Himars, aggiungendo che “il bilancio per ora è di 40 morti e 130 feriti. Stiamo ancora rimuovendo le macerie e le cifre potrebbero aumentare“.
09.50 – La Russia ha effettuato attacchi in tutta l’Ucraina, mentre Kiev ha intensificato i suoi sforzi per riconquistare la regione meridionale di Kherson occupata. Cinque persone sono state uccise e 26 ferite nell’attacco alla città centrale ucraina di Kropyvnytskyi. Otto persone sono morte a Bakhmut, nell’est del Paese. Vicino a Kiev, 15 persone sono rimaste ferite in una base militare.
Anche le regioni settentrionali e meridionali dell’Ucraina sono state colpite. Intanto l’Ucraina cerca di isolare le truppe russe nel sud del Paese. Un ponte chiave nella città di Kherson è fuori uso dopo che le forze ucraine lo hanno colpito con razzi a lungo raggio. Funzionari della difesa del Regno Unito affermano che, a causa della distruzione del ponte, l’unica capitale regionale ucraina presa dall’inizio dell’invasione russa è ora “praticamente tagliata fuori dagli altri territori occupati”.
09.00 – Salgono a 8 i civili morti e 19 quelli feriti per i bombardamenti russi di ieri sera a Bakhmut, nella regione di Donetsk, nel Donbass. Lo ha dichiarato su Telegram Pavlo Kyrylenko, capo dell’amministrazione militare della regione di Donetsk, citato dall’agenzia di stampa Ukrinform.
08.20 – Le forze russe hanno bombardato stanotte il centro di Kharkiv, colpendo un edificio a due piani e un istituto scolastico. Lo rendono noto le autorità locali, citate dall’agenzia Ukrinform. “Il servizio di emergenza statale è a lavoro per sgomberare le macerie e cercare eventuali persone intrappolate. Attualmente non ci sono notizie di morti o feriti o uccisi“, afferma il sindaco Ihor Terekhov.
08.00 – Le truppe russe hanno colpito il centro di Kharkiv all’alba di oggi. Lo ha riferito il sindaco Igor Terekhov su Telegram. “Hanno attaccato alle 4:09” ha scritto “nella parte centrale della città, colpendo un edificio a due piani. Il servizio di emergenza statale sta già lavorando lì: stanno smantellando le macerie e cercando persone sotto di esse. Un secondo attacco ha preso di mira uno degli istituti di istruzione superiore di Kharkiv. Finora, non ci sono informazioni sui feriti o sui morti. Spero che non ce ne siano“.
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