Bonus prima casa, svolta per i più giovani. Cosa cambia nelle possibili agevolazioni: quello che bisogna sapere prima della stipula.
L’acquisto della prima casa può rappresentare un investimento impegnativo, specialmente per chi decide di fare questo tipo di passo in giovane età. In tal caso ci sono delle agevolazioni da tener presenti, così l’acquisto o la richiesta del mutuo potrebbe risultare meno gravosa del previsto.
Gli incentivi hanno molteplici parametri, ma quello più richiesto inevitabilmente è in base all’età proprio per agevolare i potenziali padroni di casa più giovani. La prassi prevede che un eventuale mutuo possa essere a tasso fisso o variabile, le agevolazioni sono valide in entrambi i casi. Nella fattispecie, il bonus sulla prima casa si può ottenere per gli acquisti non soggetti a IVA comportando l’esenzione di pagamento delle imposte di registro, ipotecarie e catastali.
Bonus prima casa, gli Under 30 aspettano: i nuovi parametri
Per chi è soggetto invece al pagamento dell’IVA è possibile ottenere un credito d’imposta di importo pari all’ammontare dell’IVA pagata al venditore. I requisiti essenziali per poterne beneficiare sono circostanziati e divisi per categoria: occorre avere al di sotto dei 36 anni al momento della stipula dell’atto, è necessario avere un ISEE inferiore a 40mila euro, firmare l’atto tra il 26 Maggio 2021 e il 31 Dicembre 2022.
Avere la residenza nello stesso Comune dell’edificio. Se la residenza non dovesse coincidere con l’ubicazione dell’immobile, è possibile – entro un limite massimo di 18 mesi – adeguare la propria documentazione di residenza. L’immobile, inoltre, per ottenere i tassi agevolati, non deve essere considerato di lusso. Queste situazioni, sottili e apparentemente marginali, fanno la differenza in sede di contrattazione rispetto a una fascia all’altra di pagamento per i tassi di mutuo. Importo a cui si devono aggiungere, solo successivamente, le spese condominiali.