Dopo il bonus di 200 euro i lavoratori italiani potranno ricevere un nuovo aiuto una tantum. È stabilito nel decreto Aiuti approvato poco più di 10 giorni fa.
Il sostegno, che sarà versato in un’unica soluzione potrà superare anche 500 euro. Ecco di cosa si tratta e come averlo.
Il decreto Aiuti, approvato lo scorso 14 luglio, ha sancito l’inizio della crisi del governo di Mario Draghi nonostante lo stesso abbia ottenuto la fiducia. Con sé, il decreto, non ha portato solo la fine del mandato del Premier, ma anche un nuovo bonus destinato ai lavoratori italiani.
Dopo quello da 200 euro, arrivato direttamente in busta paga ai lavoratori dipendenti, e nelle casse dei pensionati italiani, adesso un nuovo sostegno diretto a una specifica categoria di lavoratori.
Il nuovo aiuto è il Bonus 550 rivolto a tutti i lavoratori che nel 2021 hanno svolto attività professionale con contratti di lavoro part-time.
Per tutti questi lavoratori sono stati stanziati 30 milioni di euro che porteranno fino a un massimo di 550 euro nelle tasche degli italiani interessati. Ci sono però dei vincoli per poter ottenere il bonus. I lavoratori dovranno dimostrare di aver lavorato con un contratto part-time in modo non continuativo. Il contratto di chi usufruirà di questo tipo di sostegno dovrà aver previsto la sospensione dell’attività per un periodo non inferiore alle 7 e non superiore alle 20 settimane.
Inoltre il lavoratore non deve aver instaurato altri tipi di contratti di lavoro subordinato nello stesso periodo o abbia ricevuto altri redditi come la Naspi o pensioni. Bisognerà attendere il decreto attuativo per sapere quando si potrà ricevere il bonus che sarà erogato dall’Inps.
Il 505 non concorrerà alla formazione del reddito e sarà compatibile con il bonus di 200 euro. Si potrà fare richiesta per via telematica o attraverso contact center integrato attraverso il numero verde 803164 da rete fissa, gratuitamente, o al numero 06164164 da rete mobile, a pagamento. Sarà possibile richiedere il bonus anche attraverso Patronati o consulenti fiscali.
La cifra stabilita per ogni lavoratore sarà determinata in base al apporto tra i giorni di lavoro e di sospensione dall’attività e dalla retribuzione, fino a un massimo di 550 euro.
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