La procura di Grosseto ha aperto un fascicolo. Ora tocca alla Capitaneria di porto guidare le indagini sullo scontro tra barche avvenuto ieri tra l’Argentario e l’isola del Giglio. Le ipotesi di reato sarebbero naufragio, omicidio colposo e
lesioni.
La dinamica non è ancora chiara, saranno gli investigatori a ricostruire i fatti che hanno portato tremendo impatto tra un motoscafo e una barca a vela. Forse c’entra il pilota automatico.
Per ora quel che è certo è che c’è una donna morta, rimasta schiacciata tra i due scafi ed è stato ritrovato il corpo dell’uomo che risultava disperso fino a stamattina. I sommozzatori dei vigili del fuoco hanno ritrovato il cadavere incastrato tra le eliche della barca a vela. Recuperato durante la mattinata il corpo di Andrea Giorgio Coen. Si tratta di un 59enne originario di Biella e residente a Roma che lavorava nel settore dell’antiquariato. Ora è all’obitorio di Porto Ercole. All’appello manca ancora una donna di cui non si ha più traccia da dopo l’impatto. E poi ci sono quattro feriti, due donne e due uomini e uno di loro è in condizioni gravi.
Subito dopo lo scontro, intorno alle 17,30 di sabato 23 luglio, sul posto sono arrivate tre imbarcazioni della Guardia Costiera di Porto Santo Stefano. Mentre un elicottero dei vigili del fuoco ha iniziato a sorvolare l’area per inquadrare la situazione e cercare feriti e dispersi.
I feriti sono stati trasportati alla banchina di porto Ercole. Ad attenderli, c’erano quattro ambulanze del 118. Il ferito più grave è all’ospedale di Grosseto, dove ora è ricoverato in prognosi riservata. I restanti feriti sono ancora sotto shock e sono all’ospedale di Orbetello. Tutti i passeggeri a bordo della barca sono originari di Roma, tra i 59 e i 61 anni. Ancora nessuna traccia di Anna Claudia Cartoni, donna 60enne attualmente dispersa in seguito all’impatto, che di mestiere fa l’insegnante. L’insegnante laureata era impegnata nel mondo dello sport come giudice di ginnastica artistica. Ha una figlia con una grave forma di disabilità: ha scritto anche un libro che parla proprio delle difficoltà quotidiane vissute dalla giovane di 20 anni e dalla sua famiglia.
Alla guida del motoscafo c’erano due turisti danesi che pare non abbia subito danni fisici durante lo scontro. Il sindaco di Monte Argentario Franco Borghini, intervistato dai giornalisti de La Nazione che sono corsi sul posto, ha voluto commentare la notizia. “È difficile parlare di un fatto così tragico quando si hanno notizie frammentarie come in questo caso. Mi hanno parlato di un morto e di un disperso, è una tragedia“, ha detto il sindaco.
“Ripeto, non ho elementi sicuri ma, evidentemente, qualche disattenzione c’è stata: il mare è vasto se non c’è qualche distrazione è impossibile che due imbarcazioni vadano a collidere. Purtroppo, si tratta di una nuova tragedia del mare, molto dolorosa, ma, a mio modesto avviso, anche molto evitabile“, ha detto ancora il primo cittadino di Monte Argentario.
In effetti, ieri le condizioni del mare era buone, la visibilità era perfetta ed è davvero ancora un mistero come due imbarcazioni abbiano potuto scontrarsi con tale violenza. La Guardia Costiera ha fatto sapere in una nota che le ricerche della donna dispersa continuano anche nel pomeriggio, con l’ausilio di un elicottero Sar, cioè search and rescue, della Guardia Costiera. È decollato già ieri pomeriggio da Sarzana e ha proseguito le ricerche anche durante la notte. Nel tratto di mare in cui è avvenuto lo scontro, il fondale è profondo circa 40 metri.
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