Violenze di Capodanno, il racconto delle amiche della 16enne abusata nella villetta di Torresina: “Hanno fatto il panico, aveva paura”.
Il racconto della notte tra il 31 dicembre 2020 e il 1 gennaio 2021 attraverso le chat delle amiche. La festa di Capodanno si è conclusa ormai da qualche ora, passato l’effetto di alcol e stupefacenti rimane il dolore di una notte di violenza.
“Amo’, l’hanno stuprata tre volte Sara (nome di fantasia), ecco perché vi si è accollata. Aveva paura“. A scrivere è Martina (nome inventato) minorenne, la migliore amica di Sara: il 1 gennaio arriva il momento di rivelare quanto accaduto durante la festa della notte prima. Sono le 15,26 del primo dell’anno, dall’altra parte del telefono, c’è Adele (altro nome di fantasia), anche lei minorenne, figlia di una soubrette, soprannominata “pugile” dagli invitati alla festa. Adele confida a Martina di non aver gradito il comportamento di Sara della sera prima. “Io e il mio fidanzato Simone (Ceresani, nipote dell’ex Premier Ciriaco De Mita, ndr) siamo stati tutta la serata con lei. Dalle sette alle sette del mattino. Senza mai staccarsi un attimo. E a ‘na certa me dava anche ar c…”, scrive all’amica.
Ora Adele è indagata assieme al fidanzato per cessione di stupefacenti alla festa, quella sera oltre a fiumi di alcol nella villa giravano cocaina, hashish e pasticche.
“Amo’, l’hanno stuprata tre volte – risponde Martina – la terza quando ve ne siete andati, l’’hanno iniziata a insultare, a prenderla, a fare cose. Per questo vi stava appiccicata. Fidati, stava veramente male. Aveva paura. Per questo stava appiccicata a te. E’ arrivata qua piangendo”, scrive ad Adele. Intanto Sarà, che è ospite della migliore amica, dorme. A quel punto “pugile” risponde che tutto ciò che ha fatto Sara la notte prima l’ha fatto di sua spontanea volontà. Ma Martina che conosce la verità e sa come si sono svolti ribatte: “Non voleva. Stava da sola. Sta piangendo ancora adesso”.
Solo a quel punto Adele comprende la gravità della situazione: “Amo’, mi spiace, non pensavo”. Martina allora racconta: “L’hanno stuprata in 15, hanno appeso mutande, hanno fatto il panico. Uno la stava stuprando e l’ha menata. Sara sta male, non riesce nemmeno a camminare”. Adele si scusa: “Se lo avessi saputo, sarei rimasta. Ma non riuscivo a stare in piedi”.
La Procura intanto ha disposto il giudizio immediato per Patrizio Ranieri che, assieme a due minorenni, avrebbe violentato Sara una prima volta in un bagno della villetta. Poi la sedicenne sarebbe stata di nuovo abusata da Claudio Nardinocchi e Flavio Ralli, con la partecipazione della ragazza di quest’ultimo.
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