Lo spaccio di droga avveniva come sempre accade in questi giri ma, questa volta quello che è vergognoso è il luogo dove la merce veniva nascosta. Arrestate 3 persone
Lo spaccio di droga si era pian piano allargato dai centri limitrofi della località costiera sino a raggiungere i centri cittadini e frequentati dai turisti.
Ma quello che fa più clamore è il luogo dove la merce veniva depositata. Un posto insospettabile che è emerso solo dopo lunghe ricerche da parte dei carabinieri.
Senza scrupoli tre persone intente a spacciare la droga, nascondevano la merce in un luogo sacro. Chili di marijuana venivano depositati dentro il capitello votivo dedicato alla madonna, a Zungri località in provincia di Vibo Valentia, Calabria.
Responsabili del giro di spaccio due fratelli e un loro cugino. Tutto è iniziato con il controllo occasionale di un ragazzo trovato in possesso di una quantità elevata di stupefacente.
Così, coordinati dalla Procura della repubblica di Vibo Valentia guidata dal Procuratore Camillo Falvo, i carabinieri della Stazione di Zungri e della Compagnia di Tropea hanno iniziato le perquisizioni riuscendo a ricostruire i contorni della vicenda.
I tre presunti spacciatori sono autori di oltre 50 episodi di spaccio avvenuti tra gennaio e giugno 2020. Ma quello che desta maggiormente scalpore è come la roba veniva nascosta.
La droga, infatti, veniva nascosto in una cavità ricavata all’interno di un’edicola votiva dedicata alla Madonna, sita nel centro cittadino del paesino Zungri (VV).
Da questo posto sacro le sostanze stupefacenti venivano prelevate e, successivamente, smistate in piccole dosi per soddisfare le richieste degli acquirenti. Le dosi di droga venivano commissionate dagli acquirenti stessi attraverso piattaforme social.
I pagamenti venivano poi saldati direttamente ai tre spacciatori dopo la consegna della dose acquistata proprio davanti l’altare sacro dedicato alla Madonna.
Le indagini hanno poi accertato anche il presunto coinvolgimento degli stessi tre spacciatori nel furto di almeno tre autovetture, di alcuni quadrupedi, di attrezzature agricole nonché di un furto commesso in un’abitazione privata proprio in località Zungri.
Questa mattina il gip del Tribunale di Vibo Valentia ha disposto il carcere per i due fratelli, mentre per il terzo (cugino) gli arresti domiciliari. Infine, i tre erano già noti alle cronache per un grave pestaggio avvenuto ai danni di una giovane ragazza presso un distributore di benzina lo scorso 26 settembre.
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