La guerra in Ucraina passa anche dai canali diplomatici: Putin incontra Erdogan in Iran. Spunta un obiettivo da raggiungere a breve termine. Cosa sta accadendo.
Il presidente russo non si arrende e continua ad attaccare diverse zone del Paese ucraino. Gli obiettivi sono sempre più ampi e il Cremlino non ha alcuna intenzione di indietreggiare, anzi. Nel frattempo spunta un dettaglio non di poco conto che riguarda proprio Putin e le sue scelte.
Il ministero della Difesa britannico ha pubblicato il consueto report che parla degli obiettivi russi. Putin vorrebbe impadronirsi di tutta Donetsk, sebbene le sue forze possano ancora ottenere ulteriori zone. “La Russia continua a impegnare quelli che nominalmente sono sei eserciti separati nella sua offensiva nel Donbass. A pieno regime, prima dell’invasione, queste formazioni erano costituite per circa 150mila dipendenti”, si legge nell’ultimo rapporto.
Il segretario al Tesoro statunitense Janet Yellen ha invece affermato che gli Stati Uniti imporranno dure conseguenze a quei Paesi che abusano o infrangono l’ordine economico internazionale. “L’integrazione economica è stata armata dalla Russia“, si legge in una nota rilanciata da Reuters. Yellen ha chiesto a tutti i Paesi responsabili di unirsi in opposizione alla guerra della Russia in Ucraina.
Intanto è previsto un incontro fra Vladimir Putin e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in quel di Teheran. L’obiettivo è raggiungere un accordo per sbloccare l’esportazione del grano ucraino, questione fondamentale e allo stesso tempo difficile da realizzare a breve termine. La Turchia cerca di ricoprire il ruolo di mediatore, ma la situazione non è semplice. All’evento parteciperà anche Ebrahim Rasi, presidente dell’Iran, con lo scopo di sbloccare la situazione.
Volodymyr Zelensky ha lanciato il consueto videomessaggio notturno per elogiare l’operato dei militari ucraini. Le forze di Kiev avrebbero inflitto perdite importanti nei confronti della Russia guidata da Vladimir Putin. “È sempre più difficile per l’esercito russo mantenere posizioni sul territorio catturato. Passo dopo passo, avanziamo, interrompiamo le forniture per gli occupanti, individuiamo e neutralizziamo i collaboratori. La prospettiva è evidente: la bandiera ucraina sarà in tutte le nostre città e villaggi. L’unica domanda è il tempo. E finché durerà questo tempo, non dimenticate di fornire informazioni e sostegno emotivo alla nostra gente nelle aree occupate“, ha ricordato il presidente dell’Ucraina.
“E un’altra importante notizia sul Servizio di Sicurezza dell’Ucraina. È in corso un audit del personale del Servizio. Si sta esaminando la questione del licenziamento di 28 funzionari. Diversi livelli, diverse direzioni. Ma le basi sono simili – prestazioni lavorative insoddisfacenti“, ha concluso Zelensky.
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