La crisi di governo rischia di mettere a repentaglio tutte le politiche finora messe a punto dal parlamento per resistere alla crisi energetica. E soprattutto per combattere il caro prezzi legato alle speculazioni. Resterebbero in sospeso molti dossier e piani necessari per affrontare l’autunno. Cosa potrebbe succedere? Al quotidiano online Free.it Gianluca Di Ascenzo, presidente del Codacons.
Il Codacons ha detto un secco no alla richiesta dell’Antitrust di concludere il processo di liberalizzazione dei mercati dell’energia. Secondo l’associazione dei consumatori il mercato tutelato andrebbe prorogato fino alla fine dell’emergenza energia. Soprattutto ora che si prospetta una crisi di governo che potrebbe congelare tutte le politiche industriali ed economiche. Al quotidiano online Free.it Gianluca Di Ascenzo, presidente del Codacons.
Cosa pensate della crisi di governo alla luce della crisi energetica?
“Il premier Draghi ieri è andato in Algeria per contrattare la fornitura di gas, così che possiamo essere meno dipendenti dalla Russia. Se il governo cadesse tanto per cominciare si interromperebbe una procedura che sta assicurando le forniture per l’autunno. E ancora non sono stati siglati tutti gli accordi che servono per stare sicuri per i prossimi mesi. Serviranno per agevolare dal punto di vista amministrativo e burocratico le rinnovabili. E’ chiaro che una crisi di governo in questo momento creerebbe molti problemi. E fa sorgere molti dubbi sull’approvvigionamento energetico e sul piano in caso ci saranno interruzioni da Nord Stream”.
Quali sono i rischi per i cittadini?
“Il gas è aumentato del 300%, l’energia elettrica di oltre il 200% e le misure che sono state prese dal governo sono tutte provvisorie. Tipo la sterilizzazione degli oneri di sistema, la riduzione dell’iva sul gas, le accise sui carburanti. Chiaramente noi speriamo che si adottino delle soluzioni definitive, ma con la crisi di governo rischierebbero di non essere più in cima all’agenda. Poi ci sarebbe la campagna elettorale e nel frattempo che si formerà un nuovo governo passeranno mesi. A quel punto saremo già in autunno e con le bollette da svenarsi”.
E quindi, cosa potrebbe succede nel frattempo?
“Che gli aumenti che già vediamo e stiamo pagando saranno ancora più forti. Nonostante gli interventi, per dire, non è che la situazione sia migliorata molto. È il caso del costo dei carburanti, che è comunque superiore ai 2 euro nonostante il taglio delle accise del 30%.
C’è il rischio che i prezzi saliranno ancora nel prossimo futuro. Abbiamo visto che il pallet che nelle zone del nord Italia è raddoppiato. Già adesso le famiglie, se volessero sostituire il riscaldamento con il pallet potrebbero avvantaggiarsi degli sconti per l’acquisto della stufa ma il pallet è raddoppiato”.
Il Codacons cosa dice?
“Noi speriamo che la crisi rientri e che il parlamento con senso di responsabilità si renda conto che non è possibile interrompere il percorso finora fatto. Altrimenti sarà davvero un inverno duro”.
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