Agenzia delle Entrate, enigma cartelle esattoriali | Le nuove regole spiazzano: cosa evitare

Arrivano novità importanti sul fronte del pagamento dei debiti, con tanto di annuncio da parte dell’Agenzia delle Entrate: cosa è accaduto e quali sono i dettagli sulle cartelle esattoriali. 

Non mancano i dettagli sul fronte dei pagamenti dei debiti da saldare con il Fisco. La possibilità di compensare i crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione diventa argomento centrale e da analizzare ad ampio raggio.

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Agenzia delle Entrate, enigma cartelle esattoriali | Le nuove regole spiazzano: cosa evitare (Immagine Rete)

Ora emergono diverse novità derivate dal decreto Aiuti che ha preannunciato nuovi elementi. I dettagli emergono e non bisogna tralasciare nulla al caso, specialmente in casi come quelli evidenziati dagli esperti.

Agenzia delle Entrate, cosa valutare sulle cartelle esattoriali

Di fatto è aumentata la soglia per i debiti da pagare al Fisco, seppur in modalità semplificata, così come evitare la decadenza nel caso in cui non si dovesse ottemperare al pagamento. Altra novità è quella di compensazione dei crediti verso la PA con i cosiddetti “debiti a ruolo“.

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Agenzia delle Entrate, cosa valutare sulle cartelle esattoriali (Immagine Rete)

Di fatto i nuovi modelli semplificati offrono la rateizzazione fino a 120mila euro, senza però alcuna documentazione da allegare. Sul sito dell’Agenzia delle Entrate sono ben presenti i modelli per formulare la richiesta di rateizzazione, a breve si potrà anche richiedere la dilazione fino a 120mila euro anche online. Sarà così possibile ricevere un piano fino ad un massimo di 72 rate senza alcun bisogno di apportare la documentazione.

Il pagamento dilazionato e gli eventuali problemi

Cambia da 5 a 8 le rate non pagate come limite massimo accettato dall’Agenzia delle Entrate (anche non consecutive ndr). Non pagarne otto equivale quindi alla decadenza del piano di rateizzazione ratificato in precedenza. Tutto ciò è emerso con la Legge 91/2022 e si rifà alle richieste presentate a partire dal 16 luglio 2022. In questo caso specifico, infatti, il debito non potrà più essere dilazionato. La possibile decadenza non preclude la dilazione del pagamento per altre cartelle esattoriali o avvisi di pagamento.

Per quanto concerne la rateizzazione dopo l’8 marzo 2020, nello specifico le istanze presentate fino al 31 dicembre 2021, la decadenza è prevista dopo il mancato pagamento di 10 rate. Cambiano le cose invece per le rateizzazioni nel periodo 1 gennaio-15 luglio 2022: decadenza dopo il mancato pagamento di cinque rate. Grazie alla Legge 91/2022 emerge la possibilità di compensare i crediti non prescritti (esigibili o liquidi che siano) maturati nei confronti delle PA, senza la necessità di rinnovo annuale della misura.

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