Un’altra ondata di caldo sta per colpire l’Italia. Come di consueto si consigliano regole per evitare esposizione diretta al sole e tutelare la salute. Ma il caldo, secondo alcune recenti ricerche, non influenzerebbe soltanto l’aspetto fisico, ma anche quello mentale.
Le temperature alte, secondo gli scienziati, influenzerebbero anche l’aspetto cognitivo di ogni individuo.
L’anticiclone africano porterà un’ondata di caldo eccezionale in questi giorni in Italia anche se le temperature roventi si sono fatte già sentire. In vista di una nuova settimana bollente gli esperti ricordano alcune regole, rivolte a tutti ma in particolare a bimbi e ad anziani. Sul sito del ministero della Salute è possibile trovare tutti i suggerimenti per prevenire sbalzi termici o disidratazione.
Ma a preoccupare gli specialisti ci sarebbe un altro aspetto legato alle alte temperature e quindi al caldo.
Le alte temperature aumenterebbero i sintomi di depressione e ansia
Secondo alcuni studi, l’aumento di temperatura sarebbe collegato a un peggioramento dei sintomi di ansia e depressione.
Gli scienziati, attraverso alcune ricerche, hanno appurato che con il caldo calerebbe anche la capacità cognitiva e al contempo aumenterebbe l’aggressività. Insomma una correlazione stretta tra l’aumento delle temperature e i sintomi della salute mentale. Nelle persone che già soffrono di sintomi depressivi o di ansia le ondate di caldo poterebbero a un aumento degli stessi.
Un altro elemento importante che è stato notato dai ricercatori è che il calore porterebbe anche a ostacolare l’efficacia di alcuni farmaci utilizzati per le malattie psichiatriche, con una riduzione degli effetti. “Sappiamo che molti farmaci aumentano il rischio di morte correlata al calore, ad esempio gli antipsicotici, che possono sopprimere la sete provocando la disidratazione nelle persone” affermano Laurence Wainwright, docente di Sostenibilità, Impresa e Ambiente all’Università di Oxford e Eileen Neumann, ricercatrice di Neuroscienze all’Università di Zurigo.
“Alcuni farmaci – si legge sulle pagine di corriere.it – funzioneranno in modo diverso a seconda della temperatura corporea e di quanto è disidratato il paziente, come ad esempio il litio, uno stabilizzatore dell’umore molto potente e ampiamente utilizzato, spesso prescritto per le persone con disturbo bipolare“.
Gli effetti del calore sulla salute mentale e capacità cognitiva non sarebbero legati soltanto a chi già soffre di disturbi depressivi o di ansia. Il caldo, infatti, avrebbe anche effetto sulle capacità cognitive di tutti in quanto lo stress da calore può influenzare le aree del cervello che si occupano della soluzione di complessi compiti cognitivi.