Guerra in Ucraina, giorno 144. Nella notte si sono finalmente concluse le operazioni di soccorso a Vinnytsia, la città bombardata dai russi venerdì 14. I missili erano caduti sul centro e solo poche ore fa i soccorritori sono riusciti a estrarre gli ultimi corpi da sotto le macerie.
Il conto è di 23 morti, 202 feriti e tre superstiti. Ma manca ancora all’appello una persona il cui corpo ancora non è stato ritrovato. Il governatore della regione Serhii Borzov ha fatto sapere stamattina che tutti i corpi sono stati identificati. E che ci sono 68 persone in ospedale, 14 delle quali in gravi condizioni.
Intanto la guerra prosegue sul fronte occidentali, con gli ucraini che stanno pian piano riprendendo terreno. Lo ha confermato anche Zelenski. “L’Ucraina ha riconquistato alcune aree occupate dai russi e che continuerà a lottare per riconquistare il territorio”. Il presidente ha inviato nella notte il consueto messaggio di aggiornamento della situazione. “Siamo già riusciti a liberare parte del territorio occupato dopo il 24 febbraio. Gradualmente libereremo altre regioni del nostro paese che sono attualmente occupate”.
Da qualche giorno l’esercito di Kiev sta scalfendo le linee russe e sta provocando danni al loro arsenale. A inizio settimana, infatti, hanno distrutto un deposito di munizioni russe a Kherson. I risultati sono da attribuire alle armi occidentali che sono arrivate nelle mani dei soldati ucraini. E questo Mosca lo sa benissimo. Ecco perché i servizi segreti russi hanno la missione di capire in che modo, da dove e per dove arrivano i carichi di armamenti in Ucraina.
A riferirlo è l’agenzia Ukrinform. Secondo quando riferito dagli 007 di Kiev, ma anche dai servizi segreti europei, c’è un gran fermento nell’intelligence russa. Avrebbero ricevuto l’incarico di intercettare i carichi anche per capire che tipo di armamenti sono in arrivo sul campo di battaglia.
Sempre in base a quanto riferito, dal Cremlino sarebbe partito l’ordine di reclutare polizia, civili e tutti coloro che sono coinvolti nelle spedizioni.
E infatti l’attenzione è molto alta e anche le comunicazioni in questi giorni sono diventate ancor più criptate. In un rapporto si legge che l’attività di reclutamento e indagine delle spie è molto forte soprattutto nei Paesi che confinano con l’Ucraina. Ma sarebbero arrivate alla polizia già diverse segnalazioni di incontri e proposte equivoche da parte di cittadini delle comunità locali.
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