Prevista un’altra giornata infernale per chi quanto riguarda i trasferimenti in aereo. Domani in programma uno sciopero di 4 ore che potrebbe avere pesanti ripercussioni sui viaggi di milioni di persone.
Dopo gli scioperi dell’8 e del 25 giugno, e il caos nei maggiori aeroporti europei degli scorsi giorni, per i turisti in cerca di un po’ di relax le vacanze potrebbero trasformarsi ancora in un incubo.
“Ci auguriamo di avere al più presto risposte concrete per assicurare alle lavoratrici e ai lavoratori condizioni di lavoro dignitose, così da poter evitare ulteriori disagi ai passeggeri in questo periodo estivo“. Filt Cgil e Uiltrasporti lo sottolineano ricordando che per domani è stato indetto uno sciopero di 4 ore.
Uno stop ridotto, rispetto a quello paventato inizialmente, che avrà il via alle 14 e terminerà alle 18.
Ad incrociare le braccia i piloti e assistenti di volo delle compagnie aeree Ryanair, Malta Air e della società CrewLink. A fermarsi anche i lavoratori di Easyjet e Volotea.
“Dopo gli scioperi degli scorsi 8 e 25 giugno – sottolineano le organizzazioni sindacali – i lavoratori italiani di Ryanair, Malta Air e Crewlink rivendicano condizioni contrattuali e salariali in linea con il contratto nazionale del trasporto aereo ed inoltre acqua e cibo per gli equipaggi, spesso impossibilitati a scendere dall’aereo anche per 14 ore consecutive e la cancellazione dei tagli ai salari introdotti per fronteggiare un periodo di crisi non più attuale“.
Ma anche Ita sarà nella bufera. La compagnia aerea ha già annunciato la cancellazione di 122 i voli a causa dell’agitazione proclamata da alcune sigle sindacali dei controllori di volo. Nell’avviso ai viaggiatori sul sito di Ita si sottolinea che “potrebbero verificarsi alcune modifiche dell’operativo dei voli: la Compagnia, inoltre, si è vista costretta a cancellare alcuni voli, sia nazionali che internazionali, previsti per la giornata del 17 luglio“.
Ita Airways ha attivato un “piano straordinario per limitare i disagi dei passeggeri“, riprenotando sui primi voli disponibili il maggior numero possibile di viaggiatori coinvolti nelle cancellazioni: il 50% riuscirà a volare nella stessa giornata del 17 luglio. L’altro 50% verrà riprotetto nell’arco dei due giorni a seguire.
A complicare la situazione negli scali italiani ci sarà anche lo sciopero, nella stessa giornata, degli addetti della vigilanza privata e dei servizi di sicurezza degli aeroporti. Si fermeranno per la mancanza di una intesa per il rinnovo del contratto nazionale, scaduto nel 2015 e applicato ai circa 70 mila addetti al settore. Tra i nodi irrisolti anche quelli legati al trattamento economico e ai cambi di appalto.
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