Quanto vale una vita umana? Poco, meno di 4mila euro, la cifra che ha chiesto una madre per vendere il figlio di appena 5 giorni. Ma la cosa più terribile è il motivo per cui la donna ha venduto il neonato
Una storia terribile quella di una donna che ha deciso di vendere il proprio figlio di appena 5 giorni per un motivo che assurdo.
La 33enne si sarebbe messa d’accordo con l’aiuto di una vicina di casa per cedere il piccolo per il corrispettivo di circa 3.400 euro. Come riporta il Mirror, la donna (il cui nome non è stato rivelato) ha spiegato alla coppia che aveva intenzione di portare a buon fine la ‘compravendita’ che non aveva un lavoro o un posto dove vivere. Agli stessi neo-genitori del figlio, ha ammesso cosa voleva fare con i soldi che avrebbe ricevuto.
La notizia ha fatto velocemente il giro del mondo e in una dichiarazione ricevuta da NewsFlash sulla vicenda, il Comitato Investigativo della Federazione Russa per la Repubblica del Daghestan ha raccontato che: “il 25 aprile 2022, una donna ha dato alla luce un figlio maschio al Caspian City Central Hospital”.
Vende il figlio appena nato per un motivo assurdo. Come si è svolta la vicenda
Il comunicato continua il racconto della tremenda vicenda: “Il 30 aprile 2022 stata dimessa dall’ospedale, dove, incontratasi con un residente locale, ha accettato di consegnargli il figlio appena nato per un compenso di 200.000 rubli“.
“Ha quindi scritto una rinuncia ai diritti del bambino e ha ricevuto il denaro per un importo di 20.000 rubli da parte dei neo-genitori. Il 26 maggio 2022 ha ricevuto il resto del denaro per un importo di 100.000 rubli“. Agli stessi acquirenti la donna ha raccontato che i soldi le servivano per fare un’intervento di plastica al naso. Resasi conto ha poi modificato le sue parole dicendo che ne aveva bisogno per “respirare meglio”.
A quel punto sono intervenuti che li hanno arrestati con l’accusa di traffico di esseri umani. Sempre il Comitato Investigativo della Federazione Russa ha poi concluso il suo comunicato dicendo: “Attualmente sono in corso una serie di azioni investigative, volte ad accertare tutte le circostanze del reato commesso e consolidare le prove della colpevolezza dell’indagata“.