Un anestesista violenta durante il parto una donna e approfitta del momento alquanto delicato: l’accusa per un infermiere è gravissima.
Delicata e terribile la vicenda di una donna che ha accusato un medico di aver compiuto uno stupro poco prima del parto cesareo. L’uomo ha abusato della donna durante le prime ore di lunedì 11 luglio 2022. L’accusa è gravissima, così come le conseguenze per la donna e il professionista attualmente denunciato.
Gli inquirenti hanno immediatamente avviato le indagini visto il caso delicato e molto particolare. L’uomo ha compiuto l’atto osceno, ora è stato arrestato e denunciato con gravissime accuse a suo carico. Non si sa se al momento si tratti di un caso isolato, ma potrebbe non esserlo.
La vicenda riguarda un uomo di 31 anni che si chiama Giovanni Quintella Bezerra, accusato per gli abusi ai danni della paziente dopo la fase di sedazione per il parto cesareo. La vicenda è accaduta presso l’Hospital da Mulher Heloneida Studart di Vilar dos Teles che si trova nello Stato di Rio de Janeiro (Brasile).
L’anestesista è stato filmato mentre abusava alla vittima. L’uomo avrebbe addirittura mostrato stupore dopo aver ricevuto il mandato di arresto, scoprendo successivamente di essere stato ripreso in flagranza. Lo stupro di una persona vulnerabile rischia una pena da 8 a 15 anni di carcere. Indagini in corso per chiarire altri eventuali episodi. Intanto proprio il Consiglio medico regionale ha avviato un processo per adottare provvedimenti di tipo amministrativo. Aperta una indagine interna.
Il medico aveva già partecipato ad altri interventi in una stanza nella quale non era possibile filmare l’accaduto, ma soltanto il cambio della sala avrebbe permesso di registrare quanto compiuto dall’uomo. I sospetti diventano realtà e così l’uomo è stato scoperto mentre abusava della paziente. Disposta un’azione legale per l’espulsione dell’anestesista, con tanto di possibile risarcimento danni.
“Informiamo che verrà aperta un’indagine interna per prendere provvedimenti amministrativi, oltre alla notifica a Cremerj. L’équipe dell’Ospedale delle donne sta fornendo pieno sostegno alla vittima e alla sua famiglia. Questo comportamento, oltre a meritare il nostro ripudio, costituisce un reato. Dovrebbe essere punito secondo la legislazione vigente”, si legge in una nota ufficiale dell’ospedale.
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