Le avances sul luogo di lavoro subite da un funzionario hanno portato una donna ha denunciare tutto creando uno scandalo a Palazzo di Giustizia. Si indaga sui comportamenti del presunto molestatore improvvisamente assente da lavoro
Le allusioni sgradite, gli approcci fisici ripetuti e le continue ed incessanti molestie. Questo è quello che una donna ha denunciato pochi giorni fa ai carabinieri.
Uno scandalo avvenuto nelle stanze del Palazzo di Giustizia dove il presunto molestatore improvvisamente risulta assente (ingiustificato) da lavoro.
Scandalo a Palazzo di Giustizia, molestata ripetutamente denuncia tutto | Ma la legge non è uguale per tutti
Le molestie sono avvenute all’interno del Tribunale di Lecce. Una donna delle pulizie ha, così, denunciato un funzionario di cancelleria che è finito sotto inchiesta.
Le presunte avances sessuali nei confronti dell’addetta alle pulizie avvenivano nel Palazzo di Giustizia. Dopo l’ennesima “mano morta” dell’uomo, la donna ha denunciato tutto ai carabinieri che ora dovranno chiarire al meglio l’accaduto.
In attesa degli sviluppi dell’indagine la vicenda è coperta dal massimo riserbo. Il cancelliere, intanto, è assente dal posto di lavoro ormai da giorni. Tanto che la sua assenza non è passata inosservata ai colleghi.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso e ha spinto la donna a denunciare tutto si è consumato nei giorni precedenti dopo l’ultima molestia ricevuta. Non sarebbe, quindi, il primo caso di avances a fondo sessuale che la lavoratrice ha subito dal funzionario.
Troppe allusioni, lusinghe, apprezzamenti verbali e diversi approcci fisici inopportuni. Dopo l’ultimo incontro, la lavoratrice tormentata dalle continue molestie non ce l’ha fatta e, infastidita e determinata, ha agito denunciando il cancelliere.
Avviata l’inchiesta, i carabinieri del comando provinciale di Lecce hanno informato anche il pm di turno il quale, insieme alle altre autorità competenti stanno valutando eventuali sanzioni disciplinari e penali nei confronti del presunto funzionario.
Ovviamente, come accade in molti casi del genere non è escluso che nella fase delle indagini preliminari possa essere acquisita la versione dell’indagato. Nel frattempo l’intero Tribunale di Lecce è incredulo sulla vicenda accaduta poiché il funzionario è conosciuto per la sua infinita gentilezza e professionalità. Per ora nessuno tra i vertici del Tribunale ha voluto rilasciare dichiarazioni. Il dubbio è se la legge, in tal caso, sarà “uguale per tutti”, o no?