Il mondo dell’alta moda viene “sconvolto” da una bagarre da tappeto rosso. Tra Valentino e Dior, le prestigiose maison di alta moda, volano “stracci” e si richiedono risarcimenti a molti zeri.
Cosa è successo nel mondo più “fashion” che ci sia, quello dell’alta moda? Anche i grandi stilisti perdono le staffe e non le stoffe? Pare di sì e se è vero che i panni sporchi si lavano in famiglia, questa volta “i panni” dai prezzi esorbitanti, sono stati “stesi” a furor di popolo.
Tra Valentino e Dior è scoppiata la bufera. La maison francese non ha preso bene, quello considerato un vero e proprio sgarbo, e non si è fatta troppi problemi a chiedere al “divino” dell’alta moda (un tempo italiana) un risarcimento a molti zeri. Tutto è successo durante la famosa sfilata sulla scalinata di Piazza di Spagna a Roma, dove era stato invitato il gota mondiale, comprese molte star hollywoodiane. Secondo “Diet Prada”, l’account Instagram più temuto del mondo della moda, Dior avrebbe chiesto un risarcimento di 100.000 euro per i mancati incassi dovuti appunto alla sfilata di Valentino, che avrebbe impedito alle sue clienti di raggiungere il negozio.
Il negozio di Dior si trova su Piazza di Spagna a poche decine di metri dalla Fontana della Barcaccia. Si tratta di una delle 200 boutique che il marchio ha sparso in tutto il mondo. Secondo la rivista WWD: “Ora il marchio sostiene che la presenza di Valentino abbia impedito ai propri clienti l’accesso al negozio, e così hanno mandato una lettera a Valentino chiedendo un risarcimento per un importo di 100.000 euro, pagabile in due settimane, prima di intraprendere un’azione legale“.
Ma a prendere le parti di Valentino, è proprio la rivista che fa notare come in quel fazzoletto di piazza ci sia la più alta concentrazione di boutique di alta moda.
“Dior non è l’unico marchio presente vicino alla Scalinata” nelle cui vicinanze si affacciano i marchi più disparati: è il cuore del centro storico romano e a poche decine di metri ci sono i marchi più disparati, “dalle scarpe Camper a Chanel, ma a quanto pare sono i primi a lamentarsi“. A sua difesa, pare che Valentino avesse avvertito dello spettacolo, firmato dal direttore creativo, Pierpaolo Piccioli: “Valentino aveva inviato una lettera prima dello spettacolo informando i rivenditori dell’evento e promettendo che il loro traffico pedonale non sarebbe stato ridotto, ma Dior ha sostenuto che i suoi clienti sono rimasti bloccati e reindirizzati dalla sicurezza“.
Diet Prada a questo punto fa un po’ di conti. “Nel 2018, Dior SA è stata indicata da Forbes come il più grande gruppo di moda del mondo e nel 2021 ha registrato un fatturato di 64 miliardi di euro, contro i circa 1,2 miliardi di euro di Valentino. Si dice che gli abiti couture di Dior partano da circa 100.000 dollari, quindi la ritorsione finanziaria sembra meschina… Per non parlare del costo della cattiva stampa. Lol, che ridere“, conclude sarcastico l’account di Instagram più temuto del mondo della moda.
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