Guerra in Ucraina, giorno 137. Non si fermano i combattimenti nel sud dell’Ucraina. E questa notte un intenso bombardamento sulla regione del Donetsk ha ucciso almeno sei persone e ne ha ferite 5. Ma il bilancio potrebbe essere ben più grave. Sotto le macerie di un palazzo crollato ci sarebbero almeno 34 persone tra cui un bambini di 9 anni. C’è anche un video dell’attacco.
E’ stata una notte di bombardamenti sulla regione del Donetsk. L’esercito russo ha inviato decine di missili Hurricane per colpire diverse città della zona, tra cui Chasiv Yar e Druzhkivka. Per ora è lì che si sono contate le prime vittime. In totale sono morti sei civili ma, secondo le fonti, ne resterebbero almeno 34 intrappolati sotto le macerie. Tra loro anche un bambino di 9 anni. A dare le informazioni è stato all’alba Pavel Kirilenko, presidente dell’amministrazione militare di Donetsk.
Secondo le fonti ucraine, l’attacco missilistico russo si sarebbe concentrato in un’area densamente abitata. E infatti, uno dei missili è caduto su un palazzo di cinque piani a Chasov Yar. E’ accaduto nella notte ma le operazioni di recupero sono ancora in corso.
Uno dei razzi è caduto proprio vicino al palazzo dove un soldato legionario stava filmando con il telefono la pioggia di missili sulla città. E il video, pubblicato su Twitter, ha fatto il giro del mondo in pochi minuti.
Dello stesso attacco sulla regione, però, sono accusati anche gli ucraini. La denuncia arriva dai militari della repubblica separatista, secondo cui Kiev avrebbero bombardato utilizzando armi della Nato. Secondo l’agenzia russa Tass, nella notte Kiev avrebbe lanciati missili, sempre di produzione Nato, su sei distretti residenziali nel Donbass. Al di là delle accuse incrociate, l’esercito russo sta comunque avanzando. Anche se più lentamente, ora.
Secondo l’ingelligence inglese, ormai i militari di Putin sarebbero alle porte di Popasna, principale di città dell’oblast di Lugansk. Intanto continua a bersagliare anche le zone di Sloviansk, Izium e Lysychansk, nella regione di Donetsk. L’obiettivo, secondo le fonti militari, è interrompere i collegamenti tra le città di Donetsk e Kharkiv.
“Non si fermano i brutali attacchi dell’artiglieria russa in Donbass“. Il presidente Volodymyr Zelensky ha parlato ieri nel suo consueto videomessaggio serale. “Simili azioni terroristiche possono essere fermati solo con potenti armi moderne ad alta precisione”, ha detto il presidente ucraino.
“Sono grato agli Stati Uniti per la decisione di fornire ulteriori lanciarazzi Himars e altre armi che ci consentono di prendere misure precise antiterrorismo e di ridurre il potenziale d’attacco russo”. Zelenski ha detto che l’Ucraina farà di tutto per spezzare il potenziale terroristico dei russi che occupano il Paese.
Mosca, dunque, continua ad avanzare nelle regioni separatiste dell’Ucraina e non sembra intenzionata a fermarsi per nessuna ragione. Intanto, però, Putin dovrà fare i conti con ulteriori sanzioni in arrivo. Il Canada, infatti, ha fatto sapere che stanno per partire nuove sanzioni contro il settore energetico russo. Secondo quanto comunicato dal governo di Toronto, “si applicheranno al trasporto terrestre e in gasdotti. Ma anche alla produzione di metalli e di trasporto, computer, apparecchiature elettroniche ed elettriche, nonché di macchinari”.
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