Crollo Marmolada, identificate tutte le 11 vittime della tragedia: completate le analisi dei Ris. Proseguono comunque le ricerche.
Ora le persone che hanno perso la vita a causa della valanga di domenica scorsa hanno tutte un nome e un cognome. Il terzo giorno di ricerche sulla Marmolada ha consentito il ritrovamento e l’identificazione dell’undicesima vittima della tragedia.
I Carabinieri del Ris hanno concluso la comparazione dei Dna dei corpi recuperati con quelli dei parenti. “Abbiamo completato la comparazione dei profili genetici tra le salme e quelle dei familiari – ha spiegato il Comandante del Ris di Parma Giampietro Lago intervenendo in conferenza stampa – anche il soggetto che mancava all’appello è stato identificato. Sono stati ritrovati altri resti e materiale tecnico e abbiamo chiuso il cerchio e fermato il numero delle vittime a 11. A oggi, non ci sono elementi per pensare a ulteriori soggetti interessati dall’evento incidentale”, ha concluso precisando che le salme saranno riconsegnate solamente a ricerche concluse.
Sei le vittime inizialmente identificate, Filippo Bari, Paolo Dani e Tommaso Carollo, Liliana Bertoldi e i due turisti della Repubblica Ceca Pavel Dana e Martin Ouda. A cui ora si aggiungono i coniugi Davide Miotti ed Erica Campagnaro, i fidanzati Manuela Piran e Gianmarco Gallina, e il 22enne Nicolò Zavatta.
Alla conferenza stampa odierna è intervenuto anche il Presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti. Altri reperti sono stati rinvenuti in mattinata, ha spiegato Fugatti confermando che le ricerche continueranno finché le autorità competenti lo riterranno necessario.
“Domani – ha precisato – le squadre in azione sul ghiacciaio non saranno più una bensì tre. Esamineranno punti diversi dell’area travolta dalla valanga. Tutto, come sempre, nella massima sicurezza”, ha aggiunto.
Lo stesso Fugatti ha inoltre ufficializzato lo stato di emergenza con propria ordinanza firmata ieri. Un documento contenente le linee guida sulle attività di monitoraggio della zona interessata dal crollo, quelle necessarie al completamento le operazioni di soccorso e recupero, e alle modalità con cui si cercherà di garantire per quanto possibile il ripristino della condizione di normalità della zona colpita dalla crollo.
La notizia del bilancio definitivo delle vittime travolte dalla valanga del 3 luglio ha scosso anche il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia. “Siamo vicini ai familiari delle persone che hanno vissuto una delle più brutte pagine di storia delle nostre montagne, un episodio che si fa fatica ancora ad accettare e a comprendere – commenta Zaia – otto di queste vittime sono venete. La nostra Regione paga un tributo pesantissimo. Ringrazio i soccorritori, le Forze dell’Ordine, i volontari e il personale sanitario che subito dopo il tremendo boato di domenica scorsa hanno dato tutto”, aggiunge.
Il Presidente della Regione Veneto ha poi ringraziato “tutti gli operatori che nel corso di tutta questa settimana hanno in qualche caso addirittura rischiato la loro stessa vita durante le ricerche, nella speranza di trarre in salvo eventuali superstiti“. “Le ricerche tuttavia non si fermano e proseguiranno nei prossimi giorni. Lo si deve per rispetto verso chi non potrà più riabbracciare i propri cari. Ai familiari delle vittime va il mio più sincero e totale cordoglio“, ha concluso.
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