Fabio Cannavaro torna a parlare del suo amore per la sua città, Napoli, e per la squadra azzurra. Club dove è cresciuto professionalmente e ha debuttato in serie A, prima di avere una grande delusione.
L’ex difensore della Nazionale italiana, nel corso di una intervista, ha anche svelato un aneddoto legato a Diego Armando Maradona.
Sono passati esattamente 16 anni dalla notte magica di Berlino. Una serata indimenticabile per tutti gli italiani, figurarsi per Fabio Cannavaro. Fu lui ad alzare la quarta coppa del mondo italiana al cielo. Era il 9 luglio del 2006 e l’allora difensore della nazionale e della Juventus, si apprestava ad essere il nuovo vincitore del pallone d’oro. L’ultimo italiano a vincerlo. L’ultimo difensore a pregiarsi di aver conquistato questo trofeo.
Cannavaro tra passato e futuro: “A Napoli fui costretto a lasciare”
Da quel giorno tante cose sono cambiate, a iniziare dal ruolo svolto da Cannavaro. Da difensore a propositore di gioco e strategie. E da allenatore ha espresso un giudizio su alcuni giocatori della Nazionale odierna, oltre a ricordare il suo passato nella squadra della sua città.
Cannavaro ci porta dove tutto è iniziato: le partitelle sotto casa, gli amici e… i palloni finiti chissà dove 😅#LineaDiletta #DAZN #9Luglio pic.twitter.com/lpfpjwwl2c
— DAZN Italia (@DAZN_IT) July 9, 2022
“A Napoli c’è una squadra sola, non è come le altre città, i tifosi hanno un rapporto viscerale con quei colori” ha detto Cannavaro nel corso di una intervista a Dazn. L’ex difensore azzurro ha anche ricordato i suoi trascorsi con la maglia del Napoli e un rimpianto. “Mi avrebbe fatto molto piacere rimanere al Napoli, ma la società era in difficoltà e fu costretta a cedermi.”
Cannavaro, nel corso dell’intervista, ha anche elogiato alcuni giocatori del giro nella nazionale. “A me piace molto Tonali, ha capito la differenza tra giocare a calcio e vincere. Secondo me nei prossimi anni sentiremo parlare tanto di lui” ha concluso Cannavaro.