“Il concerto è una follia, deve essere bloccato”, questo è l’appello allarmante dei medici rivolto ai Maneskin. La situazione diventerà ancora più preoccupante in vista dell’esibizione della rock band il 9 luglio a Roma
I medici lanciano un appello allarmante ai Maneskin chiedono alla band romana di posticipare il concerto in programma per sabato 9 luglio 2022 al Circo Massimo di Roma.
La situazione è particolarmente seria nelle ultime settimane in Italia e un assembramento di tale portata, dove saranno presenti più di 70mila persone, è considerato dai camici bianchi potenzialmente disastrosa.
Un’allarme connesso all’emergenza sanitaria che nelle ultime settimane sta nuovamente preoccupando l’Italia. L’ondata di contagi per la nuova variante Covid, Omicron 5 dovrebbe raggiungere il suo picco entro il 15 luglio.
Su Repubblica, Antonello Mariutto, statistico dell’Università Lumsa, è preoccupato sull’evento musicale dei Maneskin in calendario per il prossimo sabato a Circo Massimo a Roma: “Non è una buona idea fare questo concerto adesso. Così non si fa altro che posticipare il picco”.
Dello stesso parere anche il pensiero del medico curante Marcello Pili che, dal litorale romano, spiega:
“Ad oggi, i grandi eventi sono stati delle bombe sanitarie. Tutti noi medici abbiamo visto pazienti positivi reduci da Vasco e ora il virus circola ancora di più. Trovo il concerto dei Maneskin, in questo momento, una follia. Il problema, oltre che sanitario, è anche economico: da una settimana sempre più pazienti mi chiedono certificati medici Covid per il rimborso di vacanze che non riusciranno a fare a causa della positività. Se questa situazione permane fino ad agosto saranno dolori, rischiamo che il 70% delle vacanze degli italiani salti per colpa del virus. Non ci resta che fare i conti con la situazione attuale”.
Ed è lo stesso Dott. Pili che lancia l’appello direttamente al frontman del gruppo rock, Damiano David: “Reputa che sia proprio indispensabile questo concerto, adesso? Rimandarlo a un momento di minore impatto del virus non sarebbe un’idea sbagliata. Mettere insieme 80mila persone è incomprensibile”.
Marco Trifogli, segretario regionale Snami, (Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani) in merito alla questione sui Maneskin afferma sempre su Repubblica che “non c’è coerenza. Il contagio avviene nelle grandi città quanto in provincia, dove si verifica anche un altro paradosso: a finanziare sagre e feste è la Regione stessa”.
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