‘Ndrangheta, il boss Rocco Morabito estradato dal Brasile: termina la fuga del secondo latitante più ricercato d’Italia dopo Messina Denaro. E’ considerato uno dei più importanti trafficanti di droga al mondo.
Il boss della ‘ndrangheta Rocco Morabito, detto ‘Tamunga’ è stato estradato dal Brasile ed è atterrato questa mattina all’aeroporto di Roma-Ciampino. Il 56enne narcotrafficante di Africo è stato preso in custodia dai Carabinieri che lo accompagneranno in un carcere di massima sicurezza.
Termina, dunque, la fuga del boss più ricercato d’Italia dopo Matteo Messina Denaro. E’ dal 1995 nella lista dei latitanti di massima pericolosità del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno. Il superboss della ‘Ndrangheta era stato arrestato lo scorso 25 maggio dalla Polizia Federale brasiliana, nel corso di un’operazione congiunta con i Carabinieri del Ros e del Comando Provinciale di Reggio Calabria, supportati dal Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia – progetto I-Can e dalle agenzie statunitensi Dea e Fbi.
Il re dei broker della cocaina, sparito per 23 anni, è riapparso nel 2017, quando fu arrestato in Uruguay, dove utilizzava la falsa identità di Francisco Antonio Capeletto Souza (imprenditore che aveva fatto fortuna operando nell’import-export della soia).
Due anni dopo l’arresto, quando stava per essere estradato in Italia, il 24 giugno del 2019 Morabito evase dal carcere insieme ad altri tre detenuti (Leonardo Abel Sinopoli Azcoaga, Matias Sebastiàn Acosta Gonzales e Bruno Ezequiel Diaz). I quattro scavarono un tunnel attraverso il quale fuggirono dal “Central” di Montevideo. Latitante per la seconda volta: la sua fuga è durata però ‘solo’ due anni. I Carabinieri lo hanno arrestato in un albergo di Joao Pessoa, capitale dello Stato di Paraiba, nel nord-est del Brasile.
Durante la lunga latitanza Morabito non ha mai smesso di operare nell’ambito del narcotraffico mondiale. Con lui la ‘ndrangheta ha incassato miliardi di euro con la cocaina che faceva arrivare dal Sudamerica, reinvestendo il ricavato in acquisti immobiliari e attività imprenditoriali. Proprio per questo la sua estradizione era considerata una priorità per il Procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri e per l’aggiunto Giuseppe Lombardo.
Oggi lo attende un cumulo di 30 anni per condanne definitive emesse dalle Corti d’appello di Palermo, Milano e Reggio Calabria e confermate dalla Cassazione. Dopo 30 anni di latitanza per Morabito si spalancano le porte del carcere duro.
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