Crollo Marmolada, a quattro giorni di distanza dalla tragedia proseguono le operazioni con i droni alla ricerca dei dispersi. Quattro gli apparecchi che in queste ore stanno sorvolando la zona del disastro.
Da questa mattina, come già avvenuto ieri, quattro droni sono in volo sul ghiacciaio. Passano al setaccio l’area in cui il 3 luglio la frana ha travolto un gruppo di alpinisti che stava risalendo lungo la via normale.
Due droni del Soccorso alpino veneto e altri due dei Vigili del Fuoco di Trento più due operatori della Guardia di Finanza hanno proseguito senza sosta le ricerche per tutta la mattinata. Fino ai primi ritrovamenti di altri resti delle persone rimaste uccise. Nel punto stampa oggi pomeriggio è stato fissato un dato certo: al momento le vittime accertate
sono 9. Due in più di ieri. 4 di queste sono state riconosciute dalle rispettive famiglie 5 quelli ancora non identificati. Di alcuni sono già state rese note le identità: si tratta di Erica Campagnano con il compagno Davide Miotti, il 22enne studente universitario Nicolò Zavatta e l’altra giovane coppia Emanuela Piran e Gianmarco Gallina. Quanto ai feriti invece per ora sono in tutto 7.
Stando a quanto riferito da Adnkronos, al momento nessuno si sbilancia su quella che potrebbe essere l’identità delle vittime che saranno trasportate al Palaghiaccio dove, compatibilmente con lo stato dei corpi, verrà effettuato il riconoscimento da parte dei parenti.
Nel frattempo proseguono le operazioni di trasporto del materiale tecnologico utili all’intervento “vista e udito” di una squadra di soccorritori scelti che potrebbe tornare domani sul ghiaccio per continuare le attività di ricerca, coadiuvata da unità cinofile.
La polvere e i detriti rendono difficoltoso l’utilizzo dei droni che non riescono a “vedere” chiaramente i resti e le parti di attrezzatura mimetizzate tra i ghiacci. Per questo motivo, nonostante il rischio di nuovi crolli sia alto, si sta pensando di proseguire nelle ricerche con degli operatori scelti. Ma la neve nella parte bassa del via normale su cui si è abbattuta la frana si sta sciogliendo. In più, tra oggi e domani sono previsti sulla zona intensi temporali: la speranza dei soccorritori è che nelle prossime ore le forti piogge possano ripulire la superficie del ghiacciaio, consentendo così agli operatori che interverranno una visuale migliore. La situazione rimane comunque in fase di valutazione, l’intervento è al momento considerato ad alto rischio.
Sabato alle 18, a Canazei, il Vescovo di Vicenza Monsignor Beniamino Pizziol e l’Arcivescovo di Trento Lauro Tisi celebreranno una messa di suffragio per le vittime del crollo.
Sono due uomini le vittime che si aggiungono alle sette già accertate della valanga della Marmolada di domenica 3 luglio. Oltre ai due alpinisti che dovranno essere identificati, nella tarda mattinata sarebbero stati recuperati dai soccorritori anche i resti di una donna, ma non è ancora chiaro se si tratta di una vittima già accertata o da ricercare nell’elenco dei dispersi. Lo apprende l’Adnkronos da fonti investigative.
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