Guerra Russia Ucraina. Le notizie di lunedì 4 luglio 2022. Gli aggiornamenti sul conflitto.
131esimo giorno di guerra, Mosca annuncia la conquista del Lugansk: le forze russe hanno preso il controllo della città di Lysychansk, ultimo baluardo di resistenza della Regione. Truppe di Kiev in ritirata ma il Presidente Zelensky avverte che “la situazione può cambiare ogni giorno”, assicura il massimo impegno per accelerare il rifornimento di armi e promette battaglia: “Ritorneremo”.
Prosegue invece la battaglia per il Donbass, mentre le Forze Armate ucraine hanno bombardato l’aeroporto della città occupata di Melitopol, sede delle truppe russe. Per la prima volta Mosca ammette l’affondamento della nave Saratov. Intanto a Lugano in giornata si tiene la conferenza internazionale sulla futura ricostruzione dell’Ucraina.
23.00 – Tre cosmonauti russi sono stati fotografati oggi con le bandiere dell’autoproclamata Repubblica popolare di Lugansk (Lpr) e della Repubblica popolare del Donetsk (Dpr) all’interno della Stazione Spaziale Internazionale. “Roscosmos e i nostri cosmonauti Oleg Artemyev, Denis Matveev e Sergey Korsakov, che lavorano sulla Stazione Spaziale Internazionale, si sono uniti oggi al capo della Lpr Leonid Pasechnik nel congratularsi per il ‘nuovo Grande Giorno della Vittoria‘”, ha detto l’agenzia spaziale russa in un messaggio pubblicato sul suo canale ufficiale Telegram. Ieri il leader dell’autoproclamata Repubblica popolare separatista di Lugansk aveva dichiarato che la regione separatista nell’Ucraina orientale era stata “liberata” con l’aiuto delle forze russe. L’esercito ucraino aveva quindi dichiarato di essere stato costretto a ritirarsi da Lysychansk, l’ultima sua roccaforte nella regione. “Questo è il giorno che i residenti dei distretti occupati della regione di Lugansk aspettavano da otto anni“, ha aggiunto il messaggio di Roscosmos. A marzo, il trio di cosmonauti russi aveva generato speculazioni dopo essere arrivato alla Stazione Spaziale Internazionale indossando tute giallo brillante bordate di blu, che alcuni avevano interpretato come un segno simbolico di solidarietà con l’Ucraina. Roscosmos aveva smentito, dicendo che l’equipaggio non rappresentava l’Ucraina ma indossava i colori dell’alma mater dei tre: l’Università tecnica statale di Mosca Bauman.
19.40 – Vladimir Putin ha chiesto a Sergei Shoigu, attuale ministro della Difesa, di proseguire con l’offensiva in Ucraina. L’obiettivo è anche il pieno controllo dell’intero oblast di Lugansk. “Le unità militari, incluso il gruppo Est e il gruppo Ovest, devono portare a termine le loro missioni secondo i piani approvati in precedenza“, dichiara il presidente russo.
19.00 – Volodymyr Zelensky ha parlato dell’economia russa e dei danni provocati in seguito allo scoppia della guerra. “L’economia di Mosca vive la più grande crisi degli ultimi 50 anni. Ha perso più di 35mila soldati con una stima prudente. Il mondo ha rotto i legami con la Russia. Le parole collasso, deficit e povertà descriveranno la vita russa finché questo Stato vorrà essere uno Stato terrorista“, si legge in una dichiarazioni del presidente ucraino riportata da Ukrinform.
18.00 – Un grave incendio è scoppiato all’interno della zona ferroviaria di Donetsk. A riportare la notizia è l’agenzia Unian che ha diffuso una serie di video su Telegram. Le immagini mostrano fiamme alte e un rogo che ha invaso l’intera zona. L’incendio ha coinvolto anche diversi tendoni del mercato che si trova nelle vicinanze.
16.29 – Il lancio del “corridoio del grano” per la fornitura di prodotti agricoli ucraini via mare dipende in gran parte dalla Russia. Lo ha affermato il Ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, citato dalla TASS. “L’ONU ha un buon piano a riguardo. Prevede di soddisfare le esigenze di esportazione sia della Russia che dell’Ucraina. L’attuazione del piano consentirà di fornire il grano ucraino ai mercati mondiali, ma è impossibile creare le linee di sicurezza fino a quando l’area non sarà ripulita dalle mine. La soluzione del problema dipende in gran parte dalla Russia. Vogliamo che il problema venga risolto tenendo conto degli interessi sia dell’Ucraina che della Russia”, ha aggiunto Cavusoglu.
16.19 – “L’obiettivo del Cremlino è minare l’esistenza stessa dell’Ucraina come Stato e noi non lo permetteremo mai”. Così la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen intervenendo alla Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina, a Lugano. “Dobbiamo assicurarci che l’Ucraina non solo vinca la guerra, ma anche la pace”, ha aggiunto.
16.07 – La Russia ha scelto la via della guerra, l’Ucraina combatte per la pace. Lo ha detto il Presidente Zelensky, citato da Ukrinform, davanti alla comunità universitaria giapponese. “Non possiamo deporre le armi, perché altrimenti scompariremo. Come Stato, come nazione, semplicemente come popolo. La Russia ha scelto la via della guerra, l’Ucraina sta combattendo sulla via della pace. La Russia punta alla distruzione, l’Ucraina alla sopravvivenza. La guerra è un’idea nazionale della Federazione Russa. L’idea nazionale dell’Ucraina è la pace”, ha dichiarato Zelensky.
15.59 – La Russia non ha iniziato la “guerra contro i giornalisti” ed è interessata a farla finita, ma l’Occidente non è più in grado di fermare i suoi media oltraggiosi. Lo ha affermato il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in una conferenza stampa a margine dei colloqui con l’omologo venezuelano Carlos Faria. “L’Occidente ha, per usare un eufemismo, smesso di prestare attenzione al diritto internazionale – dice ancora Lavrov – lo viola continuamente e ha inventato le proprie regole. Le sue regole dicono che sarà l’Unione europea stessa a decidere cosa sia la libertà di informazione e cosa sia la propaganda“, conclude. Lo riporta la TASS.
15.47 – Sono 800mila gli edifici distrutti in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa. Lo ha riferito il Presidente Zelensky, durante il suo intervento in collegamento video alla Conferenza di Lugano. “Sono state distrutte scuole, università, asili, pregiudicando il nostro sistema di istruzione – ha spiegato Zelensky – sono state colpite 79 unità ospedaliere”. “Non è tattica militare” ma è “il metodo di uno Stato terroristico che vuole affermare che la nostra scelta democratica non è realizzabile. Più di 12 milioni di ucraini sono stati costretti a diventare rifugiati o sfollati”, ha aggiunto. Lo riporta Ukrinform.
15.41 – Il vice capo del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha definito la liberazione del territorio della Repubblica popolare di Lugansk un “evento importante” nel corso dell’operazione militare speciale della Federazione Russa in Ucraina. Lo riporta la TASS.
15.30 – Sono 144.838 le persone arrivate finora in Italia dall’Ucraina. Si tratta di 76.692 donne, 22.748 e 45.398 minori. Le destinazioni principali sono Milano, Roma, Napoli e Bologna. Lo rende noto il Viminale su Twitter.
15.17 – “La guerra della Russia non è solo una mossa per prendere i nostri territori ma è una sfida al sistema europeo. Vuole provare che l’Europa è debole e non può difendere i propri valori”. Così il Presidente Volodymyr Zelensky intervenendo durante la Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina, in corso a Lugano. “La ricostruzione del nostro Paese non è dunque solo un fatto locale ma la missione di tutto il mondo democratico“, ha sottolineato.
15.11 – “La conferenza di Lugano è un passo fondamentale per concordare i principi dello sforzo internazionale di ricostruzione dell’Ucraina. Il Presidente Ignazio Cassis e io sosteniamo la dichiarazione di Lugano e attendiamo con ansia la sua approvazione. L’Ucraina può contare sul nostro costante sostegno, per tutto il tempo necessario”. Lo ha scritto su Twitter la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.
13.13 – Il Cremlino è in attesa di risolvere la situazione con del transito di merci a Kaliningrad, ma si stanno anche elaborando scenari nel caso in cui il blocco continui. Lo ha annunciato il portavoce presidenziale russo Dmitri Peskov, citato dalla TASS. “Stiamo aspettando una soluzione a questa situazione. Speriamo per il meglio, ma, ovviamente, stiamo considerando vari scenari, anche i peggiori. Pertanto, noi non vogliamo dire altro per ora, ma speriamo comunque che prevalga il buon senso”, ha aggiunto.
13.00 – Nella battaglia di Lisichansk, le Forze Armate ucraine hanno perso 12 aerei, 6 sistemi missilistici antiaerei e hanno anche abbandonato 39 carri armati e veicoli corazzati, Lo rende noto il Ministro della Difesa russo Sergej Shoigu, citato dalla TASS.
12.47 – “L’economia russa vive la più grande crisi degli ultimi 50 anni. Il mondo ha rotto i legami con la Russia. Le parole collasso, deficit e povertà descriveranno la vita russa finché continuerà a essere uno Stato terrorista”. Così il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel consueto video messaggio serale alla Nazione. “E’ chiaro a tutti nel mondo – prosegue Zelensky – e, ne sono certo, a tutte le persone sane della stessa Russia che l’Ucraina vincerà. E’ solo una questione di tempo. Sfortunatamente, è una questione di perdite che subiamo, principalmente di persone. E’ una questione di armi moderne, che dobbiamo ottenere e sicuramente otterremo”, conclude. Lo riporta Ukrinform.
12.27 – “Le probabilità che la Bielorussia entri in guerra contro Kiev aumenteranno proporzionatamente ai successi russi sul campo”. Lo ha dichiarato il Ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, citato da Ukrinform. “Abbiamo un Ambasciatore in Bielorussia e loro hanno un’Ambasciata a Kiev – ha aggiunto Kuleba – questi sono gli unici canali di comunicazione. Tutto è molto secco e ufficiale, non c’è una casella di posta giornaliera piena di comunicazioni”, ha concluso.
12.15 – Il Presidente russo Vladimir Putin non invierà congratulazioni alla leadership statunitense per il Giorno dell’Indipendenza, poiché quest’anno è stato il culmine della politica ostile di Washington nei confronti della Federazione russa. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato da Interfax. “In queste condizioni non è appropriato inviare un messaggio di congratulazioni del genere”, ha aggiunto Peskov.
12.00 – Il capo dell’intelligence di Kiev Kyrylo Budanov esclude che la Bielorussia si stia preparando a entrare in guerra contro l’Ucraina al fianco della Russia. “Non c’è alcuna seria minaccia che le truppe bielorusse attraversino il confine con l’Ucraina”, ha confermato Budanov. Mosca “non si limiterà al Donbass“ e intende distruggere completamente l’Ucraina, ha aggiunto. Lo riporta il Kyiv Independent.
11.53 – L’Esercito russo mira a conquistare le città strategiche della Regione di Donetsk, Kramatorsk e Sloviansk, attraverso la presa di Seversk, a una ventina di chilometri da Lysychansk. Lo riferisce l’esponente della repubblica filorussa di Lugansk Vitaly Kiselev secondo cui il controllo di Seversk, attaccata da due direzioni, consentirebbe ai russi di sviluppare un’offensiva contro Kramatorsk e Sloviansk. Lo riporta la TASS.
11.41 – “Il problema principale per i cittadini rimane l’acqua: sono costretti a percorrere kilometri per potersi mettere in fila dove viene distribuita. La gente è costretta a raccogliere l’acqua ovunque anche dalle pozzanghere“. Lo scrive su Telegram il consigliere del sindaco di Mariupol Petro Andriushchenko.
11.33 – “I migliori saluti dall’Ucraina ai nostri amici americani per il 4 luglio. L’indipendenza è sacra per entrambe le nostre grandi Nazioni. Sono profondamente grato agli Stati Uniti e al Segretario di Stato Antony Blinken per averlo dimostrato con i fatti, anche con il recente nuovo pacchetto di aiuti militari”. Lo scrive su Twitter il Ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.
11.21 – Le forze ucraine si riorganizzeranno e torneranno a combattere le truppe russe nella città orientale di Lysychansk, presa dall’Esercito di Mosca domenica 3 luglio. Così il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso quotidiano alla Nazione. Lo riporta il KyivPost.
11.00 – “Nelle drammatiche circostanze attuali, segnate dalla pandemia e dalla guerra nel cuore dell’Europa, il legame transatlantico ha riconfermato la sua ineludibile centralità, mostrando di essere la chiave per affrontare con efficacia le comuni sfide”. Lo scrive il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio inviato al Presidente statunitense Joe Biden per il 4 luglio. “In tale contesto, l’unità di intenti di fronte all’inaccettabile aggressione russa all’Ucraina va costantemente rafforzata, a sostegno del condiviso impegno a favore della pace, della libertà e della democrazia”, ha aggiunto Mattarella.
10.49 – “Cessate il fuoco. Ritiro delle truppe Z. Ritorno dei cittadini deportati. Estradizione dei criminali di guerra. Meccanismo di risarcimenti. Riconoscimento dei diritti sovrani dell’Ucraina. La controparte russa conosce bene le nostre condizioni. Il capo di Peskov non deve preoccuparsi, verrà il tempo e le registreremo sulla carta”. Così il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak ha risposto su twitter alle parole del portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, che ieri aveva dichiarato che Kiev “deve capire le condizioni della Russia e accettarle”.
10.41 – “Ricatti sul gas, prezzi in aumento, crisi migratoria, attacchi informatici, propaganda… Ogni elemento fa parte di un quadro più ampio: Putin, dal suo punto di vista, sta già facendo la guerra all’Europa. Molti leader dell’Ue lo capiscono. Altri dovrebbero piuttosto dire addio a pericolose illusioni”. Così in un tweet il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.
10.22 – La Turchia si opporrà all’ingresso di Svezia e Finlandia nell’Alleanza Atlantica se i due Paesi scandinavi non rispetteranno l’accordo firmato con Ankara al vertice Nato di Madrid. “Devono attenersi al documento, se non lo faranno non li accetteremo nella Nato”, ha spiegato il Ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, citatato da Anadolu.
10.11 – Il processo di ammissione di Svezia e Finlandia alla Nato avviato di recente ha completamente annullato la narrativa secondo cui l’Ucraina non può essere inclusa nell’Alleanza a causa del confine comune con la Russia e della possibilità di un’escalation. Lo ha affermato il Ministro degli Affari esteri Dmytro Kuleba, citato da Ukrinform, in un’intervista a LB.ua. “L’intera narrazione, tutto ciò che i singoli partner ci hanno detto sul perché l’Ucraina non può aderire alla Nato, è stata semplicemente annullata dall’adesione di Svezia e Finlandia”, le parole del Ministro.
10.01 – “Questo è il momento in cui i Paesi occidentali stanno scommettendo sulla prosecuzione della guerra. Questo significa che l’Occidente, sotto la guida di Washington, non permette agli ucraini di pensare e di parlare di pace“. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov in un’intervista a rilasciata a Rossiya-1. “Prima o poi il buon senso in Occidente prevarrà e i negoziati sull’Ucraina riprenderanno” ha aggiunto, sottolineando che prima che i colloqui negoziali riprendano Kiev dovrà “ancora una volta comprendere le condizioni di Mosca“.
09.51 – Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky in occasione del 4 luglio (festa nazionale per l’Indipendenza statunitense) ha scritto su Twitter: “Buon Giorno dell’Indipendenza al popolo degli Stati Uniti e al Presidente americano Joe Biden! Auguro al popolo amico degli Stati Uniti pace e prosperità”. “Apprezzo l’assistenza alla leadership degli Stati Uniti nella difesa da parte dell’Ucraina dei valori comuni: Libertà, Democrazia e Indipendenza”, ha aggiunto.
09.44 – Ci sono circa ottomila civili a Severodonetsk, sotto controllo russo, e circa 10mila nella Lysychansk appena occupata. Lo ha reso noto il Governatore regionale del Lugansk Serhiy Haidai su Telegram. “Manteniamo le nostre posizioni in una piccola parte della Regione di Lugansk in modo che i nostri militari abbiano il tempo di costruire le difese”, ha aggiunto.
09.31 – “Oggi veniamo criticati per essere l’unico Paese al mondo a sostenere la Russia nella sua lotta contro il nazismo. Sosteniamo e continueremo a sostenere la Russia”. Lo ha dichiarato il Presidente bielorusso Alexander Lukashenko in un messaggio video diffuso dall’agenzia stampa statale BELTA. “Quelli che ci criticano, non sanno che abbiamo un’unione così stretta con la Federazione Russa? Che abbiamo praticamente un Esercito unificato. Voi lo sapevate. Rimarremo insieme alla Russia”, ha aggiunto.
09.22 – La battaglia per il Donbass non è ancora finita: anche se l’Esercito russo conquista tutto il Lugansk non siamo al game over. Lo ha detto il portavoce del Ministero della Difesa ucraino Yuriy Sak alla BBC, precisando come ci siano “altre grandi città nell’area del Donbass, in particolare nella Regione di Donetsk” attualmente sotto il controllo delle Forze Armate ucraine.
09.09 – “Dopo le pesanti battaglie per Lysychansk, le forze di difesa ucraine sono state costrette a lasciare le posizioni e i confini occupati“. Lo annuncia lo Stato maggiore delle Forze armate di Kiev su Facebook. “Di fronte ai molteplici vantaggi delle truppe russe a livello di artiglieria, aviazione, lanciarazzi, munizioni e personale – si legge ancora nel post – continuare la difesa della città avrebbe portato alle conseguenze fatali. Per preservare le vite dei difensori ucraini, è stata quindi presa la decisione di ritirarsi”. “Adesso continuiamo la nostra lotta. Purtroppo la volontà d’acciaio e il patriottismo non sono sufficienti per vincere, ci vogliono risorse materiali e tecniche. Torneremo e assolutamente vinceremo“, conclude il post.
Il conflitto tra Mosca e Kiev giunge al 131esimo giorno, l’Esercito di Mosca annuncia la conquista dell’Oblast di Lugansk: le forze russe hanno preso il controllo della città di Lysychansk, ultimo bastione della resistenza della Regione. Le truppe di Kiev ammettono la ritirata ma il Presidente Zelensky assicura che “la situazione può cambiare ogni giorno”, garantisce il massimo impegno per accelerare il rifornimento di armi e promette battaglia: “Ritorneremo”.
Non conosce sosta invece la battaglia per il Donbass. E mentre le Forze Armate ucraine bombardano l’aeroporto della città occupata di Melitopol, sede delle truppe russe, per la prima volta Mosca ammette l’affondamento della nave Saratov. Intanto a Lugano in giornata è in programma la conferenza internazionale sulla futura ricostruzione dell’Ucraina.
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