Il traffico negli aeroporti è nel caos per colpa di numerosi voli cancellati: quali sono le cause e perché si rischiano non pochi problemi durante le vacanze.
Milioni di passeggeri hanno ripreso a viaggiare in giro per l’Italia e l’Europa, ma alcune situazioni rischiano di compromettere l’arrivo e partenza da e per il Belpaese. Diverse compagnie stanno infatti subendo la cancellazione dei voli per alcune problematiche piuttosto frequenti ormai da diverse settimane a questa parte.
Fra lo sciopero e alcuni guasti al sistema dello smistamento dei bagagli si registrano di conseguenza gravi disagi per tantissime persone. File veramente lunghe, ritardi accumulati e rabbia fra chi aveva scelto di partire, dopo due anni alquanto complicati per la pandemia da Covid-19, in cerca di momenti di puro relax.
Le vacanze scelte nel mese di luglio diventano così a rischio per il problema aeroporti, ma l’effetto domino potrebbe ripercuotersi anche su quelle di agosto. Disagi a Parigi, Londra e anche in minima parte a Fiumicino. Proprio la crisi generata in periodo di Covid ha creato notevoli problemi alle compagnie aeree. La mancanza di personale reintegrato a pieno regime sarebbe una delle cause, da qui la decisione dei sindacati di indire una grande protesta.
Di fatto al momento i problemi maggiori non starebbero avvenendo in Italia, la paura per la cancellazione del volo resta ed è inevitabile. Il rischio di vedersi annullare una vacanza preoccupa tantissime persone. Negli ultimi 14 giorni, infatti, 41mila aerei cancellati nel periodo fra 1 luglio e 30 settembre 2022 in tutta Europa, di questi 7mila soltanto in Italia. Il rischio è di aumentare il numero fino ad oltre 100mila. A segnalare i maggiori problemi sono compagnie come Austrian Airlines, British Airways,Brussels Airlines, Easyjet, Lufthansa e Ryanair.
Le compagnie aeree estere e quelle low cost stanno segnalando profondi disagi a causa degli scioperi, pur non coinvolgendo direttamente l’Italia. A parlare di quanto sta accadendo è Pierluigi Di Palma. “Per fortuna l’Italia non è coinvolta in maniera così estesa, ma soltanto in modo derivato. La politica adottata e il governo hanno consentito con la cassa integrazione e con 800 milioni di aiuti di mantenere il personale aeroportuale“, ha ribadito il presidente dell’Enac.
Intanto alcune sigle sindacali hanno già annunciato uno sciopero per il prossimo 17 luglio, con tanto di inevitabili disagi. Il passare delle settimane non aiuta di certo, da qui la preoccupazione dei viaggiatori che hanno scelto di utilizzare gli aerei come mezzo di trasporto per motivi turistici.
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