Spunta sui social una nuova classe di complottisti, sono i negazionisti della siccità e dichiarano che l’emergenza acqua non esiste. Così le foto di fiumi e laghi in piena fanno capolino sul web
Non bastavano i no vax, i no green pass, i no covid e i terrapiattisti, ora l’ultima frontiera del complottismo online sono i negazionisti della siccità. Un gruppo indefinito di esaltati che spuntano, come funghi velenosi, sul web negando l’esistenza di una vera e propria emergenza acqua.
E viene quasi da ridere al solo pensiero che sia tutto un complotto, che non è mica vero che l’acqua non c’è, anzi, di acqua è pieno il Po (dicono), i laghi e i bacini idrici. Non è vero che l’Italia tutta, da nord a sud isole comprese è in uno stato d’emergenza più totale. No, non è mica vero. Nel frattempo, non piove da oltre 100 giorni e l’agricoltura sta morendo. Ma l’acqua, quella c’è. È tutto un complotto!
Emergenza acqua, sul web nascono i negazionisti della siccità | “E’ tutto un complotto”
Gente delirante che grida a gran voce che è tutto un complotto. Dall’emergenza siccità non potevano che mancare i negazionisti, una nuova classe di complottisti che seri, nella loro comicità, dichiarano al popolo web che l’acqua c’è e pure abbastanza ma per qualche misterioso motivo, che loro dall’alto della loro immensa conoscenza conoscono, viene negata.
Così si sono messi d’impegno – i negazionisti della siccità – postando sui social foto di fiumi in piena e laghi stracolmi d’acqua. Una campagna nazionale per negare l’ovvio.
I negazionisti si aggiungono alla lista, già lunghissima, di tutti gli altri complottisti ormai triti e ritriti sul web. Spuntano come erba cattiva diverse decine di account social per condividere foto inequivocabili di piogge incessanti e orti rigogliosi. Ma le foto postate sono vecchie, senza contesto e senza senso. E loro però vanno avanti al motto di: “La siccità non esiste”.
Peccato che la realtà è completamente diversa. L’acqua manca come mai è capitato finora e la situazione è sempre più tragica in tutta Italia.
Il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini, ha assicurato che “nei prossimi giorni il Consiglio dei ministri prenderà decisioni importanti in merito alla siccità in Italia”. Da Nord a Sud l’incessante urlo di richieste di aiuto non si arresta, specie nel settore agricolo.
Nel frattempo, il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, ha chiesto lo stato d’emergenza nazionale per la Regione, dichiarando, come riporta il Giornale: “Noi fino al 10 luglio andiamo avanti, oltre no. Bisogna usare l’acqua con logica e non sprecarla”.
Quindi, se il meteo non cambierà nei prossimi giorni, l’emergenza siccità interesserà anche le città e i rubinetti privati dei cittadini. E poi chi glielo dice ai negazionisti che non era un complotto!