Il Consiglio dei ministri ha dato il suo via livera al così detto decreto taglia-bollette, per tentare di sostenere le famiglie italiane nella spesa per gas ed energia elettrica. Obiettivo anche dare respiro alle aziende e assicurare liquidità per l’immagazzinamento del gas. In totale la somma a disposizione è di 3.044 milioni di euro. Ci sono 116 milioni in più rispetto alla bozza di decreto che era stata precedentemente presentata in commissione. Proprio perché, nel frattempo, i prezzi sono cresciuti e l’inflazione è arrivata alle stelle. Più 8% a giugno, secondo l’Istat. A Free.it Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
Confrontando i prezzi di luce e gas dall’ottobre 2021, la spesa per le bollette è cresciuta di tantissimo. Per la bolletta la cifra attuale è più alta del 91% rispetto al 2021. Mentre la bolletta del gas è il 70% in più alta. Secondo l’Autortià di Regolazione per Energia Reti Ambiente (Arera), però, senza gli interventi del governo, le cose sarebbero ancora peggiori. Ma quanto spendono davvero le famiglie? E quanto incide il nuovo decreto taglia-bollette? . A Free.it Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
Il dato di oggi che preoccupa è l’inflazione. Cosa ci dice l’Istat?
“Che l’inflazione è all’8%. Ed è una calamità! I prezzi proseguono oramai indisturbati la loro corsa e le speculazioni non trovano più alcun ostacolo o freno. Bisogna tornare ai prezzi amministrati almeno per quei prodotti come il gasolio, che incidendo sui costi di distribuzione ha effetti moltiplicativi sulla merce trasportata, e come i beni energetici che oramai hanno contagiato tutti gli altri comparti merceologici”.
Che costa sta provocando questo balzo dell’inflazione?
“Guardi, noi abbiamo verificato che senza i rincari dei beni energetici l’inflazione oggi sarebbe pari al 4,2%. Anche se il mercato tutelato Arera ha annunciato ieri che da luglio a settembre i prezzi di luce e gas restano stabili, non è una gran bella notizia per le famiglie. Che non ce la fanno più a pagare le bollette, visto che avere gli stessi prezzi di prima equivale a livelli da primato e a fatture da infarto”.
I soldoni, quanto costano in più le bollette?
“Secondo i dati Istat di oggi, l’energia elettrica, considerando sia il mercato tutelato che quello libero, sale rispetto a giugno 2021 dell’81,4%. Il che equivale, per una famiglia media, ad un rialzo annuo pari a 514 euro. Per il gas l’incremento è del 63,2%, che corrisponde ad una stangata di 394 euro”.
Ci può fare esempi di bilancio familiari?
“L’inflazione a +8% significa, per una coppia con due figli, una batosta complessiva, in termini di aumento del costo della vita, pari a 2667 euro su base annua. 1057 per abitazione, acqua ed elettricità, 600 euro per i Trasporti, 700 per prodotti alimentari e bevande, 722 per il carrello della spesa.
Per una coppia con 1 figlio, la mazzata totale è pari a 2476 euro, 995 per l’abitazione, 562 per i trasporti, 632 euro per cibo e bevande. In media per una famiglia il rialzo annuo è di 2087 euro, 960 per l’abitazione, 396 per i trasporti, 513 euro per mangiare e bere. Ma il record spetta alle famiglie numerose con più di 3 figli con una scoppola pari a 2988 euro, 836 solo per il cibo”.
Adesso c’è il nuovo decreto taglia-bollette da oltre 3 milioni di euro…
“Sì. Da giugno ad agosto 2022, saranno annullate le aliquote sulle bollette sia alle utenze domestiche, sia alle utenze non domestiche in bassa tensione (fino a 16,5 kW). (Per utenze non domestiche in bassa tensione si intendono esercizi commerciali di piccole o medie dimensioni, studi professionali, attività artigianali, capannoni e magazzini), ma anche l’illuminazione pubblica, così come le colonnine per ricaricare i veicoli elettrici)
Per quanto riguarda il gas, per uso domestico viene fissata l’Iva al 5 per cento, e al contempo, vengono mantenute al livello del secondo trimestre le aliquote relative alle spese per il gas. È prevista inoltre una ulteriore riduzione degli oneri di sistema per il settore del gas, con particolare riferimento agli scaglioni di consumo fino a 5.000 metri cubi all’anno”.
Cosa ne pensa?
“Che purtroppo, il Governo si è limitato a rinnovare i provvedimenti già presi. Tutto questo ha permesso di non far scattare aumenti dal 1° luglio per il mercato tutelato. E’ una cosa comunque importante e positiva, certamente e non lo sottovalutiamo. Ma non è abbastanza per ridurre le bollette che restano ad un livello insostenibile per le famiglie. Insomma, prezzi stabili vuol dire che restano da record”.
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