Diretta guerra Russia Ucraina oggi. Le ultime notizie di giovedì 30 giugno 2022. Gli aggiornamenti in tempo reale sul conflitto.
127esimo giorno di guerra, il giorno dopo l’accordo sull’allargamento dell’Alleanza Atlantica Mosca torna ad alzare i toni: il Presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che “la Russia risponderà allo stesso modo se la Nato dispiegherà truppe e infrastrutture in Finlandia e Svezia“.
Intanto l’Esercito russo stringe la morsa su Lysychansk, alle truppe di Kiev mancano armi, munizioni e dispositivi indispensabili come i visori notturni. Gli 007 Usa lanciano l’allarme: “Col prolungarsi della guerra in Ucraina è possibile che Mosca utilizzi le armi nucleari“. E la Nato annuncia l’aumento della presenza militare in Europa: in arrivo in Italia un altro battaglione statunitense e un sistema di difesa antiaerea.
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22.35 – L’ambasciatrice della Federazione russa in Bulgaria Eleonora Mitrofanova ha consegnato oggi al ministero degli Esteri di Sofia una nota verbale in cui si chiede di revocare entro le 12 di domani l’espulsione come ‘persona non grata’ di 70 diplomatici e funzionari dell’ambasciata russa, ordinata dal premier bulgaro Kiril Petkov. “In caso contrario le autorità russe esamineranno la chiusura dell’ambasciata della Federazione Russa nella Repubblica di Bulgaria. Questo significa anche la chiusura dell’ambasciata bulgara a Mosca e la responsabilità delle gravissime conseguenze per le relazioni bilaterali ricadrà interamente sulla parte bulgara”, è detto nella nota.
In un’intervista alla tv pubblica Bnt, Mitrofanova non ha escluso perfino la rottura dei rapporti diplomatici tra Russia e Bulgaria. A suo giudizio “non ci sono prove che i diplomatici russi espulsi si fossero occupati di attività non conformi al loro status“. Pronta la reazione del premier bulgaro: “Crediamo nella necessità del dialogo, per il quale i canali diplomatici sono fondamentali. Siamo convinti che le relazioni bulgaro-russe possano continuare a svilupparsi in aree di reciproco interesse, nel rispetto dei valori importanti per ciascuno dei nostri paesi. Per questo ci appelliamo all’ambasciata della Federazione Russa affinché ritiri la nota presentata oggi“, ha detto Petkov.
22.10 – L’Occidente sta usando “cinicamente” l’Ucraina per contenere la Russia e sabotare il suo desiderio di svilupparsi in linea con i valori tradizionali. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin visitando il quartier generale del servizio d’intelligence per l’estero. “Il cosiddetto Occidente collettivo basa le sue azioni sulla convinzione the il suo modello di globalismo liberale non ha alternative. E questo modello non è altro che una versione rivista del neocolonialismo, un mondo in stile americano, un modo per pochi selezionati in cui i diritti di tutti gli altri sono semplicemente calpestati“.
21.55 – La Germania sta valutando l’acquisto di un sistema di difesa missilistico da Israele o dagli Stati Uniti per rafforzare le proprie difese contro le minacce, tra cui quella dei missili russi Iskander a Kaliningrad. A riferirne è il domenicale della Welt, la Welt am Sonntag. In un’intervista al quotidiano tedesco, l’ispettore generale della Bundeswehr tedesca, Eberhard Zorn, ha affermato che i missili Iskander potrebbero raggiungere quasi tutta l’Europa occidentale e non c’è uno scudo missilistico utile a proteggersi da questa minaccia.
“Gli israeliani e gli americani possiedono tali sistemi. Quale preferiamo? Riusciremo a stabilire un sistema globale (di difesa missilistica) nella Nato? Queste sono le domande a cui dobbiamo rispondere ora“, ha affermato Zorn. Nel 2018, il Cremlino ha schierato missili Iskander nella sua exclave di Kaliningrad, tra Polonia e Lituania.
21.40 – Mosca ha detto oggi di giudicare “inaccettabili” le affermazioni fatte da responsabili governativi britannici “circa le minacce di usare le armi nucleari che secondo loro sarebbero state fatte dalla parte russa“. Lo riferisce l’agenzia Interfax in merito alla convocazione oggi al ministero degli Esteri dell’ambasciatrice britannica in Russia, Deborah Bronnert. Il ministero degli Esteri ha inoltre fatto sapere di avere espresso “una forte protesta per le dichiarazioni apertamente rozze da parte della leadership del Regno Unito in merito alla Russia, al suo leader, ai rappresentanti delle istituzioni e al popolo russo“.
21.10 – Il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier ha avuto un colloquio telefonico con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. A riportarlo è stato l’ufficio di Steinmeier, precisando che la conversazione è durata circa un’ora. Steinmeier si è congratulato per lo status di candidato all’adesione all’Ue dell’Ucraina ed ha espresso rispetto per “l’eroica lotta contro l’aggressore russo” di Zelensky, ha riportato su Twitter la portavoce Cerstin Gammelin.
Zelensky ha riferito, sempre su Twitter, di aver parlato di “accrescere il sostegno alla difesa dell’Ucraina” e ha ringraziato il presidente tedesco per le condoglianze espresse a seguito del “disumano attacco al centro commerciale” di Kremenchuk. Zelensky e Steinmeier avevano già parlato per telefono a maggio.
20.45 – Kiev ha smentito di aver consegnato al presidente indonesiano, Joko Widodo, un messaggio per il leader del Cremlino, Vladimir Putin. “Per quanto riguarda qualunque messaggio, il presidente dell’Ucraina se vuole rivolgersi a qualcuno lo fa pubblicamente nei suoi appelli quotidiani“, ha dichiarato il portavoce del presidente Volodymyr Zelensky, Serghei Nikiforov. Lo riporta Ukraina 24 su Telegram. Poco prima, da Mosca dove si è recato in visita dopo aver fatto tappa a Kiev, Widodo aveva riferito di aver trasmesso a Putin un messaggio da parte di Zelensky, senza rilevarne il contenuto.
20.10 – Il Cremlino rinnova le sue accuse ai paesi occidentali considerati responsabili dell’aumento dei prezzi alimentari globali e di creare difficoltà per le esportazioni di fertilizzanti e cibo dalla Russia. Formalmente, l’Occidente non ha imposto restrizioni commerciali sui fertilizzanti e i generi alimentari russi, “ma i proprietari di aziende produttrici di fertilizzanti e persino i loro familiari sono finiti sotto sanzioni“, si è lamentato il presidente russo Vladimir Putin in un incontro con la controparte indonesiana Joko Widodo a Mosca.
A riportarlo è l’Interfax. Inoltre, ha affermato Putin, gli Stati Uniti e l’Ue hanno imposto sanzioni che colpiscono i porti russi e creato difficoltà per le assicurazioni delle navi mercantili. Tutto questo “crea alcuni problemi nei mercati di cibo e fertilizzanti“, ha dichiarato.
19.45 – Continuano i bombardamenti a Lysychansk con vittime e feriti anche fra i civili. A parlare della vicenda è Serhiy Gaidai, governatore dell’oblast di Lugansk. Peggiorano le cose nel Donbass con problemi causati dai bombardamenti che procedono senza alcuna tregua. “L’esercito russo si sta avvicinando da diverse direzioni verso Lysychansk“, ha ribadito Gaidai. Intanto le truppe russe sarebbero ancora nelle zone della periferia, nessun attacco fra le strade cittadine.
19.20 – Nuovi attacchi verbali arrivato dalle parole di Sergei Lavrov, attuale ministro degli Esteri in Russia, durante la conferenza stampa tenutasi in Bielorussia. L’esponente politico russo ha parlato di nuove tensioni che starebbero calando con l’Occidente. “Per quanto riguarda la cortina di ferro…essenzialmente sta già scendendo. Il processo è già iniziato“, ha ribadito Lavrov.
19.00 – Mario Draghi ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla guerra in Ucraina. L’intervento del presidente del Consiglio arriva dopo il G7 svolto in Germania. “La posizione espressa nel G7 e nella Nato è di sostegno all’Ucraina, la frase esatta è: sosterremo l’Ucraina per tutto il tempo necessario. Significa aiuto economico, umanitario, ormai importante, e militare. Su questo tutta l’alleanza Nato e l’alleanza del G7 è unita, molto determinata“, dichiara Draghi.
18.20 – L’aumento degli aiuti all’Ucraina sarebbe conseguenza di un peggioramento della situazione. A dichiararlo è Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, in una nota riportata da Ria Novosti. “Non abbiamo mai sentito appelli per la pace, né alla fine del vertice del G7, né alla fine del vertice della Nato. Al contrario, abbiamo sentito dichiarazioni su intenzioni piuttosto militaristiche, che, ovviamente, provocano solo ulteriori tensioni nel continente“, commenta Peskov.
17.55 – Joko Widodo, attuale presidente dell’Indonesia, ha dichiarato di aver consegnato a Vladimir Putin un messaggio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. A rilanciare la notizia è l’agenzia Interfax. “Ho trasmesso il messaggio del presidente Zelensky al presidente Putin e ho espresso la mia disponibilità a stabilire una comunicazione tra i due leader“, ha dichiarato Widodo secondo quanto riportato da Interfax.
16.22 – Il Presidente indonesiano e del G20 Joko Widodo è arrivato a Mosca. In programma un colloquio con il leader russo Vladimir Putin dopo aver incontrato ieri a Kiev il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo annuncia lo stesso Widodo in un tweet, descrivendo la sua visita come una missione “di pace”.
16.09 – “Tutto secondo i piani? A causa del rifiuto di pagare i dividendi, le azioni dei principali alimentatori delle elite russe, Sberbank e Gazprom, sono scese del 15-30%. E’ la fine dell’era dei ‘ricchi anni 2000’. L’orologio è pronto per suonare la mezzanotte e la carrozza si trasforma in zucca” Così su Twitter il Consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak. “L’economia russa tocca il fondo”, ha aggiunto.
16.00 – Il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha affermato che Mosca non ha rapporti con l’Unione europea dal 2014. Secondo Lavrov la ragione di ciò è stata l’assistenza dell’Occidente all’opposizione ucraina, che ha rimosso il Governo ufficiale a Kiev. “L’Unione Europea non ha trovato il coraggio di ragionare con i golpisti, che hanno preso il potere illegalmente, e, infatti, ha iniziato a sostenerli nell’offensiva, anche fisica, contro gli abitanti della Crimea e dell’Ucraina orientale“, ha detto il Ministro degli Esteri russo. Lo riporta la TASS.
15.51 – Mosca è aperta al dialogo sulla stabilità strategica e la non proliferazione nucleare, ma al momento non sono previsti colloqui con Washington. Lo ha dichiarato il Presidente russo Vladimir Putin, citato da Reuters che ricorda come Russia e Stati Uniti siano di gran lunga le più grandi potenze nucleari del mondo, con circa 11mila testate nucleari in totale.
15.43 – La crisi alimentare globale è causata dalle sanzioni occidentali contro i porti russi, che hanno creato problemi al trasporto delle merci. Lo sostiene il Presidente russo Vladimir Putin, citato dalla TASS, sottolineando come le sanzioni ai produttori di fertilizzanti ostacolino la conclusione dei contratti di vendita.
15.33 – Mentre la Nato continua ad agire in modo aggressivo e ad espandersi Russia e Bielorussia continueranno a insistere affinché i loro legittimi interessi di sicurezza siano rispettati. Lo ha annunciato il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov dopo un incontro con il Presidente bielorusso Alexander Lukashenko. “Possiamo vedere dalla reazione isterica quanto sia profondo questo problema – aggiunge Lavrov – e quante speranze ripone l’Occidente nel trasformare l’Ucraina in uno strumento permanente di contenimento della Russia per promuovere la russofobia, distruggere e cancellare tutto ciò che è russo. Vediamo con quanto nervosismo sta reagendo ora, dal momento che questi piani non si avvereranno, perché noi non permetteremo che si realizzino”, conclude. Lo riporta la TASS.
15.22 – “Difenderemo ogni centimetro del territorio alleato, le cose cambiano e noi ci dobbiamo adattare. Ho detto a Putin che se avesse attaccato avrebbe ottenuto più Nato. Ed è esattamente ciò che è accaduto”. Lo ha detto il Presidente statunitense Joe Biden al termine del vertice Nato di Madrid. “Il mondo cambia e la Nato cambia di conseguenza”, ha aggiunto.
15.15 – Il grano ucraino può essere esportato attraverso la Romania, la Polonia, la Bielorussia e i porti sul Mar d’Azov controllati da Mosca. Lo ha detto il Presidente russo Vladimir Putin ridimensionando l’importanza per la crisi alimentare globale della produzione di grano di Kiev, ovvero “0,5% del cibo prodotto a livello globale”.
15.03 – “Dopo che l’Ucraina ha sconfitto gli invasori russi a Snake Island, presentano la loro ritirata come un ‘gesto di buona volontà’. Minimizzano sempre le loro sconfitte in questo modo. I partner non dovrebbero diffidare dal fornire all’Ucraina armi più pesanti in modo da liberare più terre”. Così in un tweet il Ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.
14.50 – Gli alleati della Nato e del G7 ritengono che se Vladimir Putin vincesse la guerra in Ucraina vi sarebbero conseguenze disastrose per il mondo. Lo ha dichiarato il Primo Ministro britannico Boris Johnson a margine del vertice di Madrid. “La libertà ha un prezzo e vale la pena pagarlo – aggiunge Johnson – se Putin vincesse si troverebbe nella posizione di colpire altri Paesi dell’area ex sovietica”, conclude.
13.22 – “Tutto secondo il piano? Ancora una volta, come dimostrazione di ‘buona volontà’, le truppe russe fuggono dall’Isola di Zmiinyi, lo ha confermato il Ministero della Difesa della Federazione russa. Quindi, affinché Mosca mostri la sua buona volontà, dobbiamo picchiarla regolarmente. In parole povere: più armi verranno inviate e prima arriverà la pace senza la lettera Z nazista“. Lo scrive un Tweet il Consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.
13.15 – “Sono lieta di annunciare che da oggi l’Ucraina può esportare elettricità nel mercato dell’Unione europea. Fornirà un’ulteriore fonte di elettricità per l’Unione. E le entrate tanto necessarie per l’Ucraina. Quindi ne beneficiamo entrambi”. Lo scrive la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen su Twitter.
13.09 – “La Russia è aperta al dialogo sulla stabilità strategica mondiale, il disarmo e il commercio”. Lo ha detto il Presidente russo Vladimir Putin, citato dalla TASS, precisando che Mosca “cercherà di rendere il mondo più democratico”. Putin ha poi accusato “i Paesi che difendendo la propria esclusività violando i diritti al loro interno” e i “tentativi di sostituire la legge con i diktat”, sostenendo che in questo momento storico “l’ordine mondiale multipolare si sta evolvendo in senso globale. E il processo non può essere invertito”, ha concluso.
11.44 – In Ucraina il valore più alto è l’uomo, mentre in Russia sono le armi. Lo ha scritto il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky sul suo canale Telegram. “L’Ucraina è un Paese in cui il valore più alto è una persona. E stiamo combattendo contro l’aggressore, per il quale il valore più alto sono le armi”, ha sottolineato Zelensky. Lo riporta Ukrinform.
11.33 – La Borsa di Mosca scivola a metà mattinata attorno al 6% negli indici Moex in rubli e Rtsi in dollari. Oltre al calo del prodotto interno lordo di più del 4% a maggio, pesa la caduta di oltre il 20% del titolo Gazprom. Lo riferisce Bloomberg secondo cui gli azionisti del colosso russo non hanno approvato la distribuzione del dividendi.
11.11 – Le truppe russe si sono ritirate dall’Isola dei Serpenti, territorio ucraino nel Mar Nero. “Il 30 giugno, come segno di ‘buona volontà’, le Forze Armate russe hanno conseguito gli obiettivi prefissati per l’Isola dei Serpenti e hanno ritirato la guarnigione sul posto”. Lo comunica il Ministero della Difesa russo, spiegando che il ritiro ha lo scopo di facilitare l’export di cereali dall’Ucraina.
10.55 – “Le ambizioni espansioniste di Putin non si fermeranno all’Ucraina. Riguardano anche le Repubbliche baltiche, Polonia, Lituania e altri Paesi che stanno bussando alle porte della Nato“. Lo ha dichiarato il Premier spagnolo Pedro Sanchez, in conferenza stampa all’inizio dell’ultimo giorno del vertice Nato di Madrid. “Se la Finlandia e la Svezia aderiscono alla Nato non è per animo espansionista ma perché desiderano difendersi da una minaccia reale, ovvero la Russia guidata da Putin – spiega Sanchez – se non agiamo a difesa dell’Ucraina, il costo e il prezzo che pagheremmo nel presente e nel futuro sarebbe molto maggiore”, conclude.
10.47 – “Ringrazio il Primo Ministro britannico Boris Johnson per il ruolo chiave del Regno Unito nella nostra Alleanza e per i suoi contributi al rafforzamento della deterrenza e della difesa della Nato in un mondo più pericoloso. Abbiamo discusso del continuo sostegno all’Ucraina per aiutarla a difendersi dalla brutale guerra della Russia“. Lo scrive il Segretario Generale della Nato Jens Stoltenberg su Twitter.
10.31 – Alcune prove suggeriscono che il 16 marzo scorso due attacchi aerei russi presero di mira deliberatamente il teatro di Mariupol, usato come rifugio durante l’assedio della città ucraina. E’ quanto sostenuto da Amnesty International in un report diffuso oggi. Amnesty ha definito l’attacco russo un crimine di guerra sottolineando come non esista alcuna indicazione che il Donetsk Academic Regional Drama Theater fosse una base operativa per i soldati ucraini, come sostenuto da Mosca.
10.22 – L’intera area della raffineria petrolifera di Lysychansk, nell’Ucraina orientale, è ora controllata dalle Forze Armate russe e di quelle dell’autoproclamata Repubblica di Lugansk. Lo ha detto l’ambasciatore della Lpr in Russia Rodion Miroshnik, citato dalla TASS.
10.11 – Sono almeno 35.600 i soldati russi rimasti uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione. Lo rende noto l’Esercito di Kiev nel consueto aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca. Nel report si registrano anche 217 caccia russi, 185 elicotteri e 641 droni abbattuti. Inoltre le Forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.573 carri armati russi, 790 sistemi di artiglieria e 3.726 veicoli blindati per il trasporto delle truppe. Lo riporta NEXTA.
10.01 – “Il Regno Unito è all’avanguardia nel fornire assistenza militare vitale all’Ucraina. Continuiamo a sostenere il Presidente Zelensky e il popolo ucraino per garantire che Putin fallisca”. Così il Primo Ministro britannico Boris Johnson su Twitter.
In un altro tweet Zelensky riferisce di una conversazione telefonica con la Premier neozelandese Jacinda Ardern che ha ringraziato per “la solidarietà e il sostegno, in particolare per la sicurezza”. “Abbiamo discusso dell’ulteriore rafforzamento delle sanzioni alla Russia”, invitando la Nuova Zelanda “a partecipare alla ricostruzione postbellica dell’Ucraina”, ha aggiunto Zelensky.
09.41 – Gli obiettivi dell’operazione militare speciale in Ucraina sono la liberazione del Donbass, difendere i residenti della Regione, e “creare le condizioni che garantiranno la sicurezza della Russia”. Lo ha detto il Presidente russo Vladimir Putin, al termine della sua visita ad Ashgabat, dove si è recato per il Vertice del Mar Caspio. Putin ha ribadito che l’operazione prosegue “in modo calmo e cadenzato, le forze militari avanzano e raggiungono i punti di destinazione assegnati loro come obiettivo” e che quindi “tutto procede come pianificato”. “Non c’è alcun bisogno di fissare una data per il completamento dell’operazione. Non parlo mai di questo, dal momento che così è la vita reale, non va bene confinarla in scadenze”, ha aggiunto. Lo riporta la TASS.
09.33 – “Sono grato al Primo Ministro britannico Boris Johnson per l’assegnazione di un ulteriore miliardo di sterline per l’assistenza alla sicurezza all’Ucraina. La Gran Bretagna è il nostro vero amico e partner strategico. Apprezziamo il costante sostegno della leadership ucraina nel contrastare l’aggressione russa”. Lo ha scritto il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Twitter.
09.22 – Col prolungarsi della conflitto in Ucraina è possibile che la Mosca utilizzi le armi nucleari. Lo ha detto la numero uno dell’Intelligence statunitense Avril Haines nel corso di una conferenza del Dipartimento del Commercio.
09.09 – La città di Lysychansk è sotto incessanti bombardamenti, la Russia prosegue la sua offensiva nell’Oblast di Lugansk. Lo ha reso noto il Governatore regionale Serhiy Gaidai, citato dal Guardian. “I combattimenti proseguono senza sosta. I russi sono costantemente all’offensiva. Non c’è tregua. Viene bombardato assolutamente tutto”, ha detto Gaidai parlando alla Tv ucraina.
Il conflitto tra Mosca e Kiev giunge al 127esimo giorno, nel corso del vertice Nato di Madrid i leader trovano l’accordo sull’allargamento dell’Alleanza Atlantica. Mosca torna ad alzare i toni con il Presidente russo Vladimir Putin che torna a minacciare l’Occidente: “La Russia risponderà allo stesso modo se la Nato dispiegherà truppe e infrastrutture in Finlandia e Svezia“.
L’Esercito russo continua a premere su Lysychansk, alle truppe di Kiev mancano armi, munizioni e dispositivi indispensabili come i visori notturni. Gli 007 Usa lanciano l’allarme: “Col prolungarsi della guerra in Ucraina è possibile che Mosca utilizzi le armi nucleari“. Intanto la Nato annuncia l’aumento della presenza militare in Europa: in arrivo in Italia un altro battaglione statunitense e un sistema di difesa antiaerea.
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